Primavera, tempo di sagre: gli appuntamenti gastronomici del Lazio

Primavera, tempo di fioritura: in giro per gli oltre 8 mila comuni italiani, gli amanti della stagione dolce festeggiano con manifestazioni dedicate non solo al risveglio della natura, come le celebri infiorate, ma anche al risveglio del palato. Il cibo, infatti, viene festeggiato in questa stagione come non mai, declinato nelle sue ricette locali: quella che vi presentiamo qui è una piccola rassegna delle sagre del Lazio.

Le specialità del Lazio

Il Lazio offre diversi prodotti enogastronomici che sono alla base della sua cucina regionale: una cucina semplice ma dai sapori decisi. Al centro della produzione laziale ci sono latticini, ortaggi e soprattutto le carni ovine e suine: la lavorazione delle frattaglie è una specialità dei macellai romani e laziali in genere, che le usano in parecchi piatti della tradizione.

I prodotti più famosi sono sicuramente l’olio extravergine d’oliva, con le specialità DOP della Sabina, dove si trova anche l’ulivo più antico d’Europa, e l’olio extravergine Canino, prodotto sulle colline viterbesi e le specialità della Tuscia. Sono famosi i salumi: la Mortadella di Amatrice, la Corallina, la Spianata romana, le coppiette di cavallo e bufale.

Sui latticini regna il celebre pecorino, ma anche la Marzolina ciociara, la Ricotta romana e la mozzarella di bufala tipica delle zone di Latina e Frosinone. Non sono da meno le verdure e gli ortaggi: tipiche di Roma e dintorni sono le puntarelle, una varietà di cicoria che si mangia in insalata con l’acciuga e l’aglio. E ancora: carciofo romanesco IGP, kiwi di Latina, fragole di Nemi, le olive di Gaeta e San Gregorio.

La Regione Lazio ha individuato circa 350 prodotti rappresentativi di tutte le sue realtà territoriali: ma, per molti di questi prodotti genuini, non c’è spazio nella grande distribuzione. Le fiere e le sagre sono quindi un modo per mettere in contatto diretto produttori e consumatori, valorizzare le specialità bypassando le catene della grande distribuzione alimentare.

Le sagre di maggio-giugno

Il numero elevatissimo di sagre e feste locali non ci permette di fare un compendio esaustivo: vi invitiamo dunque a indicarci le sagre di cui non abbiamo notizia. Questo è una piccola guida: alcune delle sagre nominate sono celebri in tutta Italia, altre sono prettamente locali.

Carne

Una delle sagre più conosciute del Lazio è sicuramente la sagra degli arrosticini di Riano, in provincia di Roma: giunta alla sua ottava edizione si svolge dal 29 maggio al 2 giugno. Cinghiale a più non posso, malgrado le temperature sempre più calde: la sagra di Canale Monterano (RM) e la sagra del cinghiale e sentieri dell’allume, ad Allumiere (RM), un modo di scoprire non solo le specialità della zona, ma anche la centralità della scoperta dell’allume per la crescita socio economica di questo territorio.

Ma la celebrazione delle carni laziali non finiscono qui: Sabaudia (LT), offre ben due sagre in questo periodo. La sagra della bufala con polenta, che si svolge il 7 e l’8 giugno e la particolare sagra dell’Aratura d’epoca, sabato 5 e domenica 6 giugno.

Sagra delle fragole - Nemi (RM)
La sagra delle fragole a Nemi (RM)

Frutta e verdura

Anche qui abbiamo una celebre manifestazione come la sagra delle Fragole di Nemi, le cui prime notizie documentate risalgono al 1922 e che si svolge ogni prima domenica di giugno. Prugnolo e asparago selvatico a Configni (RI), prevista per il 31 maggio e per il primo giugno: un fungo poco conosciuto come il Prugnolo (Calocybe gambosa) insieme ad un ortaggio dal sapore deciso come l’asparago selvatico.

Dal 4 al 9 luglio a Montalto di Castro (VT), sede di diverse manifestazioni culinarie come la sagra dell’asparago verde appena conclusa, si tiene la sagra del melone. La sagra del fiore di zucca, invece, è a Canale Monterano (RM), domenica 6 luglio.

Una sagra a metà fra primi piatti e secondi è quella della panzanella, dal 2 al 6 luglio a Monterotondo (RM): l’originale insalata di pane proveniente da Toscana e Umbria viene rivissuta a Monterotondo in una variante locale con pomodori e basilico. Infine, il 24 e 25 maggio si tiene la sagra della Tiella, olive e alici a Gaeta (LT): anche qui una specialità prodotta in diverse zone d’Italia, ma che qui viene declinata in una ricetta particolare che prevede un ripieno di olive e alici locali.

Pasta che passione

L’estate non spaventa i diversi comuni laziali, che partono con la sagra degli Stringozzi al tartufo a Filacciano (RM), il primo giugno. La sagra degli Gnocchi a corda de soreca, invece, Valmontone (RM): un nome molto particolare per una pasta fresca lunga condita con ragù di castrato, cinghiale o maiale.

Un’altra pasta fresca dal taglio lungo a Canale Monterano (RM), con la sagra dei Lombrichelli, 14 e 15 giugno: la pasta casalinga, per questo Comune della provincia di Roma, è una vera e propria passione. La sagra delle Fettuccine a Grotta Santo Stefano (VT), il 13 e 15 giugno, condite con ragù, funghi porcini, o sugo di cinghiale.

Infine, ci preme segnalare la sagra dell’Acquacotta a chilometro zero Oriolo Romano (VT), dal 27 al 29 giugno: un piatto povero che può sembrare estremamente semplice, ma che è anche molto nutriente dal momento che doveva sfamare i butteri, i cowboy nostrani per intenderci, al rientro dalle cavalcate.

Pesce e simili

Quale posto migliore di Fiumicino per gustare del buon pesce fresco? La sagra del pesce, prevista per dal 13 al 15 giugno, mette al centro della scena il fritto, grazie alla celebre Padella gigante dell’Adriatico, che viene fatta arrivare appositamente ogni anno da Porto S. Giorgio, per cucinare il pesce della sagra. Il Lattarino, pesce  lacustre che vive nel lago di Bolsena, viene celebrato a Marta (VT) con una sagra prevista per il 31 maggio, primo e 2 giugno.

La sagra della Tellina a Passoscuro (RM), dal 30 maggio al primo giugno: il mollusco che porta il nome scientifico di Donax Trunculus, sarà cucinata insieme agli spaghetti. Infine, anche se non rientra esattamente nella categoria, dal 27 al 29 giugno si teine la sagra della Lumaca a Valmontone (RM): una manifestazione la cui documentazione affonda nel lontano 1182, per poi essere ripresa dagli anni ’70. Come non citare almeno una sagra che riguardi il vino: a Paliano (FR), sabato 5 e domenca 6 giugno c’è Vino in Festa.

Infine, vogliamo citare una sagra che prende spunto dalla storia ma che celebra degnamente anche il cibo: la Sagra Vacunae, a Vacone (RI), dal 27 al 29 giugno. La manifestazione è dedicata all’antica divinità sabina Vacunae, dea che protegge il riposo dopo il lavoro nei campi: rievocazioni  e riti storici, banchetti luculliani con pietanze della Roma antica, e vinum a quantità.

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Francesca Fiore

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IlaCuz
IlaCuz
9 anni fa

Non pensavo ci fossero così tante sagre interessanti vicino Roma in questo periodo…ne ho già adocchiata qualcuno a cui di sicuro nn mancherò 😉

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