
Diario di weekend romantico a Venezia per San Valentino
Che bel San Valentino! Siamo appena tornati da un weekend nella romanticissima Venezia. È sempre bello tornare in questa magica città, che alcuni definiscono la più affascinante del mondo. E lo è ancora di più a San Valentino. Il clima e l’atmosfera sono diversi, quasi si respirasse l’amore nell’aria, lungo le calli, nelle piazze. La città ha appena visto concludersi il carnevale con le sue maschere veneziane, con le feste nei palazzi storici, con la miriade di turisti che hanno invaso Piazza San Marco, con le frittole e i coriandoli.
Questo weekend, invece, si trasforma per diventare la città romantica che accoglie gli innamorati provenienti da tutto il mondo.
Prendiamo un volo la mattina presto con destinazione Treviso Aeroporto Canova. Qui con il bus numero 6 ci dirigiamo verso la stazione per raggiungere Venezia Mestre. Il viaggio è breve, l’unica pecca è dovuta al tempo, un po’ nuvoloso e fresco. Arrivati alla stazione, con la cartina in mano della città, ci dirigiamo a piedi verso Canareggio dove si trova il nostro b&b. Su internet abbiamo letto la possibilità di prendere il traghetto per raggiungere Canareggio (comprando il giornaliero, invece del biglietto singolo), però optiamo per una passeggiata fra le calli. Camminando, riesci ad osservare e cogliere tanti punti di vista, particolari e angoli della città che in traghetto non riusciresti mai a cogliere. Inoltre, hai anche il tempo per fermarti, scattare foto, respirare e sentire l’aria che ti accarezza la faccia, e vedere il passaggio delle gondole dai ponti. Seguendo a menadito le istruzioni della nostra amica Sandra, arriviamo al nostro b&b. Lei è già li, che ci aspetta per accoglierci. Ci accomodiamo nella nostra stanza, favolosa con le travi in legno, due poltrone che danno sulla finestra da cui domini la città, una vecchia macchina da scrivere e una vista spettacolare.
Iniziamo a visitare i punti imperdibili
Scendiamo dalla parte opposta rispetto alla quale siamo arrivati, attraversando il mercato di Rialto dove ci fermiamo a curiosare tra le bancarelle che vendono ogni tipo di cosa: dal pesce, alla frutta, alla verdura, ai calamari fritti pronti da mangiare. È una tappa obbligatoria. Ci dicono che il momento migliore per visitarlo è la mattina presto quando i pescatori arrivano con il pesce appena pescato. Seconda tappa è il Ponte di Rialto che attraversa il Canal Grande (costruito attorno al 1590), per arrivare così nel quartiere San Marco. Giungiamo in piazza. Wow! È sempre bellissima. Il campanile che svetta, l’imponente basilica, i famosi caffè sotto i portici, i negozi che vendono vetri di Murano, i tavoli fuori dai caffè con l’orchestra musicale, i turisti che si fanno scattare le fotografie con i piccioni. Entriamo in uno dei più antichi e famosi caffè di Venezia: il Caffè Florian per prendere un caffè. Stiamo al bancone, visti i prezzi. Sembra di vivere al tempo dei dogi con tutti questi specchi, tutti questi vecchi arredi d’epoca, i tavoli in marmo, le sedie e le poltroncine vestite di rosso. Si respira proprio un’aria storica.
Nel bacino di San Marco vediamo parcheggiate una serie di gondole che si muovono seguendo il ritmo delle onde. Ci avviciniamo, contrattiamo sul prezzo con il gondoliere con il suo accento tipicamente veneziano (si può trattare il prezzo sino ad un certo punto), con maglia a righe bianche e blu, pantaloni lunghi neri, bandana rossa al collo e cappello, poi saliamo Che spettacolo. È una stranissima sensazione. Prendiamo posto nei sedili rossi e si parte. Il gondoliere, come tradizione vuole, si posiziona in piedi verso la prua (metodo di vogata alla veneta) e voga con un solo remo. Ogni gondola, lunga circa 11 metri, può contenere sino a sei passeggeri. In questi anni si sente sempre e più spesso parlare di “sharing”, ebbene anche una gondola può essere divisa fra vari turisti per ridurre così il costo. Il tour dura circa 30/40 minuti. Si può scegliere anche il tour con la musica, ossia il gondoliere canta tipiche canzoni veneziane o italiane. Il nostro tour ci porta lungo il Canal Grande, sino ad arrivare al Ponte dei Sospiri (che in passato erano le vecchie carceri della Repubblica di Venezia), passando per il Rio San Severo e tornare così al punto di partenza. Durante la “passeggiata” lungo i canali, l’atmosfera è magica, il silenzio ti avvolge, senti solo il soffice rumore del remo sull’acqua. Tu, innamorato, abbracciato alla tua dolce metà. Completato il tour, e incuriosito, chiedo al gondoliere di raccontarmi come le gondole vengono costruite. Veniamo a scoprire che le gondole sono realizzate con dei particolari legni, in uniche “officine” chiamate squeri, e che uno è anche visitabile, quello di San Severo, dal lunedì al venerdì.
In giro per le osterie e i locali veneziani
Sono circa le 18, e cosa c’è di più bello di andare in giro per bacari? Questo grazie anche al racconto pubblicato su Gente in Viaggio da Sara. I bacari sono locali simili alle osterie famosissimi a Venezia. All’interno dei bacari si mangiano i famosi cicchetti e si beve un bicchiere di vin bianco o anche il famoso spritz. Il bacaro non è assolutamente da persona anziana, anzi, sono sempre più i giovani che frequentano questi locali. Solitamente i bacari sono dei piccoli locali, ma all’esterno posizionano sedie, tavolini ed ombrelloni dove si può trascorrere qualche ora. È proprio nei bacari che si scoprono i veri sapori di Venezia. Noi ordiniamo lo spritz qualche cicchetto e ci sediamo fuori sopra un muretto esterno al locale. È proprio bello fare l’aperitivo in questa maniera. Tra l’altro devo dire che proprio a Canareggio si trovano i migliori bacari della città. Un cicchetto tira l’altro e qui abbiamo anche cenato ormai! Facciamo una passeggiata lungo Canal Grande e poi ci incamminano verso il nostro b&b.
Il giorno dopo ci aspetta una super colazione con le squisite torte fatte da Sandra. Prepariamo i bagagli dato che nel tardo pomeriggio rientreremo a casa e iniziamo il tour del palazzo Ducale. Il tour inizia alle ore 11 e permette di vistare i famosi palazzi ducali, visitando anche angoli oscuri e poco conosciuti come le carceri, o uffici e stanze dove si svolgeva la vita amministrativa e finanziaria all’epoca della Serenissima. Alcuni passaggi sono bui, stretti e vi sono alcune scale su cui va prestata attenzione, ma il tour è veramente bello. Usciti prendiamo un trancio di pizza al taglio e curiosiamo tra i negozi di souvenir e riusciamo a trovare anche un bell’oggetto in vetro di Murano come soprammobile.
Il tempo ormai sta per finire, torniamo a prendere le nostre cosette al b&b e salutare Sandra e dare un arrivederci a Venezia.
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