
Weekend a Orvieto e Civita di Bagnoregio con base a Roma
Eccomi qui amici della community di Gente in Viaggio, per raccontarvi la nostra avventura ed esperienza a Roma, nella città eterna. Eh si, questa volta un grazie va a Gente in Viaggio, al suo staff, per averci regalato questa bellissima esperienza ed avventura.
Roma non finisce mai di stupire, di sorprendere, di regalare emozioni! Anche questa tre giorni è stata ricca di emozioni e scoperte!
Proprio così, destinazione Roma targata Gente in Viaggio e Hotel Villa Pirandello!
Partenza dall’aeroporto di Cagliari alle ore 6.50 del mattino….cosa non si fa per viaggiare e non perdere tempo durante le vacanze! In questa maniera hai a disposizione tutta l’intera giornata quando arrivi a destinazione. Effettuati i controlli di routine, fatta un’abbondante colazione, si parte: volo in perfetto orario ed arrivo a Roma Ciampino dopo un’oretta di volo. Giusto il tempo di fare un sonnellino.
Con i nostri trolley ci rechiamo all’uscita dell’aeroporto dove prendiamo uno shuttle bus (costo andata/ritorno 8 euro), che ci porta alla Stazione Termini. Roma è letteralmente assediata da studenti, lavoratori, turisti, gente comune, macchine, bus, taxi, camion che si recano presso le proprie destinazioni. È lunedì mattina e sono le otto..
Presa la Metro destinazione fermata Bologna, usciamo e in cinque minuti a piedi arriviamo a destinazione: Hotel Villa Pirandello, Via Antonio Bosio! Ad accoglierci c’è Nicola, con cui mi ero relazionato via mail, e il loro staff tra cui Danilo!
L’Hotel è in una posizione carinissima, molto elegante e vicina al centro città! Conosciamo i ragazzi e con un caffè caldo, iniziamo a parlare, a raccontarci il più e il meno!! Nicola ci consegna la busta marchiata Gente in Viaggio che contiene all’interno quattro biglietti giornalieri, validi per mezzi pubblici, metro, treni regionali!!! Si inizia alla grande!!!
Ma le sorprese non finiscono qui…ci accompagnano alla nostra camera, camera numero 3, chiamata “Il Viaggio”, non c’è titolo migliore di questo!!!! Wow!! Entriamo per poggiare le nostre cose, per rinfrescarci un attimo e per prendere il necessario per la giornata: zaino, biglietti, guida turistica, acqua, soldi, cellulare e via!!!
La camera è a dir poco deliziosa: intima, accogliente, pulita, ordinata con tutto il necessario! Preso il tutto, salutato i ragazzi, partiamo per la nostra gita giornaliera: Orvieto e Civita di Bagnoregio!
Sicuramente state pensando: perché andare fuori Roma, con tutto quello che c’è da visitare in città? Ebbene avete ragione, ma avendo visitato Roma in altre occasioni, decidiamo di visitare questa parte d’Italia mai vista e ancora a noi nascosta. Riprendiamo la Metro e arriviamo alla Stazione Termini, da qui prendiamo un treno con destinazione Pisa. Dopo circa un ora di viaggio, arriviamo ad Orvieto!
Orvieto
Bellissima giornata di sole, con pochi gradi, forse 4-5°C. Presa la funicolare, costo del biglietto 1,20 Euro, arriviamo nel centro città, dove visitiamo subito il pozzo di San Patrizio. Pagato il biglietto di 5 Euro, iniziamo la visita. A dir poco spettacolare!!! Alto 53 metri, largo circa 14 metri, con 70 finestroni e due scalinate a spirale, in passato permetteva la discesa e la risalita di muli carichi di otri d’acqua che grazie a questo sistema non si intralciavano lungo quest’operazione. Autore di questa imponente opera è Antonio da Sangallo il Giovane attorno al XVI secolo, anche se bisogna dire che l’idea originale fu quella di Papa Clemente VII che rifugiatosi ad Orvieto voleva far si che la città fosse rifornita d’acqua pura anche durante un possibile assedio. Il nome “Pozzo di San Patrizio” data la sua profondità, prende origine da una caverna in Irlanda, il Purgatorio di San Patrizio, che secondo la leggenda immetteva negli inferi. Bisogna dire che, con il passare del tempo

vi è anche un altro significato: “essere come il pozzo di San Patrizio”, che significa disporre di inesauribile ricchezza. Proprio per questo, abbiamo lanciano nel pozzo, speranzosi, una monetina nella polla d’acqua che si trova alla base del pozzo! Monetina che viene lanciata da tutti i turisti che vanno a visitare lo stesso.
Sono ormai le due e iniziamo ad avere fame. Così visitiamo a piedi il centro di Orvieto, con la sua passeggiata in sanpietrini, e ci fermiamo a magiare un piatto caldo, ma veloce perché alle 14.30 ci aspetta il pullman della Cotral che ci porterà a Bagnoregio.
Pranzato e con la pancia piena ci rechiamo alla fermata dell’autobus, dove anche qui possiamo sfruttare il biglietto regalatoci dalla community. Fatto curioso è che il pullman che prendiamo è il pullman giornaliero degli studenti che rientrano nelle loro case dopo una mattinata trascorsa sui banchi di scuola! Mi sembra di essere tornato alle superiori!
Percorriamo ed attraversiamo tanti piccoli paesini del circondario e finalmente arriviamo a Bagnoregio.
Civita di Bagnoregio
Qui, invece di aspettare l’autobus cittadino, nonostante l’aria fredda e pungente, decidiamo di arrivare a Civita facendo una bella passeggiata che raccomandiamo. Si tratta di qualche km, ma ne vale davvero la pena. Anche perché vi aspetta sullo sfondo Civita di Bagnoregio. Che spettacolo!! È incantevole! Una città, o meglio un paesino costruito sul tufo dagli Etruschi circa 2500 anni fa. È chiamata la “città che muore”, per il suo isolamento, i pochi residenti e il fatto che giorno dopo giorno l’erosione della collina su cui sorge, rischia di far sparire questo straordinario borgo.
Siamo sul belvedere e iniziamo a scattare le prime foto! Sembra una città medioevale, e ci sentiamo in in uno dei film del Signore degli anelli!!!

Civita è collegata solo attraverso un ponte che risale al 1965, in precedenza altri ponti furono distrutti dai bombardamenti dell’esercito tedesco. Il ponte è percorribile solo a piedi, anche se in certi momenti della giornata, essendo Civita ancora abitata, possono circolare biciclette e motocicli che portano cibi, bevande e vivande in generale.
Arrivati ai piedi del ponte, scattiamo altre foto, da qualsiasi angolazione le foto sono spettacolari. Il ponte è percorso da tanti turisti per la maggior parte asiatici che si recano al villaggio. Il costo di ingresso è di 1,50 Euro, anche se si possono effettuare visite guidate. Purtroppo il lunedì questo servizio non è previsto.
Percorriamo il ponte e man mano che ci avviciniamo a Civita, il vento si fa sempre più freddo e forte…ci troviamo abbastanza alti…girarsi e guardare l’inizio del ponte fa uno strano effetto!
Arrivati in cima, entriamo in questo antico e molto particolare paesino. All’ingresso si trovano due negozi che vendono chincaglierie, oggettini e pensierini. Il paesino è quasi deserto se non fosse per la presenza dei turisti che con le loro voci, le loro risate lo riempiono.
Una cosa molto particolare e curiosa che notiamo subito è la folta presenza di gatti, neri, bianchi, marroni, piccoli e grandi che risiedono a Civita. Gatti quasi addomesticati che si siedono sulle gambe di una ragazza giapponese e si lasciano immortalare in una foto ricordo, quasi come se fossero loro le star di Civita!
Percorriamo in lungo ed in largo il paesino, cercando di scrutare ogni suo angolo e ogni suo spazio nascosto per scattare delle bellissime foto! Facciamo foto anche al paesaggio circostante, valli, campi, alberi e sullo sfondo la città di Bagnoregio.
Pensate che alcune delle case si possono anche affittare! Le casette son tutte piccoline, massimo a due piani e tutte in pietra! Immaginatevi essere qui d’estate, immersi nella natura che ti circonda, immersi nel silenzio, nella pace e tranquillità. A giugno si svolge la festa patronale di Maria SS. Liberatrice.
Visitiamo la piazza principale dove si trova anche la Chiesa di San Donato, contenente al suo interno il SS. Crocifisso ligneo e dopo altre foto, torniamo a valle. Peccato per l’assenza di residenti a cui avrei chiesto delle curiosità sul borgo di Civita.
Ormai è ora di rientrare a Bagnoregio e riprendere il pullman con destinazione stazione ferroviaria di Orvieto.
Arriviamo alle ore 18 e dopo quasi due ore di attesa presso la stazione, stanchi ed infreddoliti saliamo sul treno che ci porterà a Termini.
Sono le nove di sera quando arriviamo e decidiamo di recarci subito a mangiare qualcosa per poi rincasare.
Roma
Dopo una bella e profonda dormita, ci svegliamo verso le nove. All’Hotel Villa Pirandello, la colazione viene servita dalle ore 7,30 in una sala molto accogliente, calda, armoniosa: caffè, latte, cappuccino,spremute fresche, succhi di frutta, acqua, croissant, torte fatte in casa, salumi, formaggi e…..chi più ne ha, più ne metta! Nella sala è a disposizione anche un ipad con accesso ad internet nel caso servisse consultarlo, ed anche dei libri per una rilassante lettura!
La giornata è anche oggi fresca, ma bella. Ci vestiamo bene, sciarpa, guanti, berretto, zaino in spalla e la giornata inizia! Oggi rimaniamo a Roma città, ed iniziamo il nostro tour visitando le catacombe di San Callisto. Sono le più famose, grandi e ben tenute di Roma. Si trovano nella via Appia, vicino ad altre catacombe come quelle di San Sebastiano. Per recarci, prendiamo un bus cittadino che parte dalla fermata Circo Massimo, il numero 108. Arriviamo giusto in tempo per l’ingresso delle 11.30. le visite sono tutte guidate e hanno la durata di circa 30/40 minuti. Siamo fortunatissimi perché oggi è l’ultimo giorno disponibile per visitarle, dal 28 gennaio chiudono un mesetto per pausa invernale. Dopo aver pagato il biglietto d’ingresso, 8 euro a persona, iniziamo il tour. Siamo solo in quattro, quasi un tour privato. La guida ci racconta la nascita e lo sviluppo delle catacombe, prima di entrare nel cuore delle stesse. Molto suggestivo e “strano” entrare in questi vecchi ma ben tenuti cimiteri sotterranei, con semplici “tombe” scavate nel tufo, e vere e proprie cappelle di famiglia decorate con affreschi ben tenuti. Queste ultime sono chiuse da una porta trasparente e non visitabili all’interno, per via del fatto che la temperatura viene mantenuta costante per conservare al meglio gli stessi.
Alcune aree delle catacombe non sono visitabili, ma vi assicuro che sono davvero enormi…peccato non si possano fare delle foto…
Conclusa la visita, ci rechiamo in centro città e dopo una passeggiata ed essendo ora di pranzo, compriamo un panino e decidiamo di riposarci seduti sulla scalinata di Piazza di Spagna!
Dato che siamo a Roma e abbiamo degli amici a Ladispoli, decidiamo di andarli a trovare. Arrivati in stazione prendiamo un treno regionale che dopo qualche stazione ci porta a Ladispoli.
I nostri amici, sono già in stazione che ci aspettano e ci fanno scoprire la cittadina che nonostante sia inverno è viva. Ci fermiamo in un caffè ed assaggio per la prima volta, i tozzetti alle mandorle con amarene e cioccolato fondente!!! Mamma che buoni e quanti ne ho mangiati, tanto che decido di comprarne un po’ e portarli in Sardegna! Mi spiegano che questi tozzetti sono tipici della tradizione napoletana!
Oggi, ultimo giorno a Roma: visitiamo Galleria Borghese! Giorni prima della partenza per Roma, compriamo i biglietti via telefono, in modo da non fare la fila. Il costo del biglietto è di 11 Euro. Il nome deriva dalla prima residenza del Cardinale Scipione Borghese. Per arrivare prendiamo la Metro e scendiamo alla stazione Metro Spagna. Da qui attraverso una lunga passeggiata, sempre all’interno della Metro, arriviamo all’interno del grande parco di Villa Borghese. Ci dirigiamo all’ingresso del Museo dopo aver visto l’immensità, la maestosità del parco, con le sue fontane, casette, il trenino che ti porta in giro, ragazzi e ragazze che corrono, fanno sport! All’ingresso della Villa è possibile noleggiare anche le audio guide che ti aiutano durante tutta la visita. Il numero, la bellezza. L’importanza, la grandezza delle opere, delle sculture, mosaici, bassorilievi che vi si trovano è una cosa indescrivibile: Apollo e Dafne, La Caccia di Diana, Davide con la testa di Golia, La Pietà degli Angeli, la Madonna dei Palafrenieri e tanti, tanti, tantissimi altri….c’è da perdersi di fronte a tanta bellezza!
Il tempo stringe ed è ora di rientrare per salutare i nostri amici di Villa Pirandello, sistemare le nostre cose, e recarci in aeroporto. Dopo aver salutato Nicola e Davide, aver lasciato il nostro ricordo sul loro story book (bellissima ed originale idea), ci rechiamo in aeroporto per il nostro rientro a casa!!
Che bella avventura con Gente in Viaggio!
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Bellissima Orvieto, ma ancora più bella Civita. Ci sono stata anche io qualche anno fa, in una giornata con un cielo azzurro strepitoso, quindi puoi immaginare la vista mentre abbiamo percorso il ponte! Ricordo, peraltro, di aver mangiato in uno di quei pochi posti che puoi definire perfetti: un ristorante in una sorta di cantina, quindi la location già da sola valeva la pena di trascorrerci dentro qualche ora; cibo eccellente, sul serio, e ben servito, ché si sa che anche l’occhio vuole la sua parte. Forse il conto era arrivato un po’ alto, se non ricordo male, ma quando… Leggi il resto »
[…] Isolata e raggiungibile soltanto attraverso un ponte costruito nel 1965 percorribile a piedi, Civita di Bagnoregio si trova nella valle dei Calanchi ed è la progressiva erosione della collina e della vallata che […]