
Visitare il Parco Nazionale della Val Grande: l’area selvaggia più estesa d’Europa per un viaggio tra natura, storia e spiritualità
Forse sarò di parte, il Parco Nazionale della Val Grande si trova infatti proprio alle porte di casa mia, ma se c’è un parco naturale che ogni volta riesce a lasciarmi a bocca aperta è proprio quest’area selvaggia, protesa tra lago e cielo, che vanta addirittura il primato europeo per la sua estensione. Quando si usa il termine selvaggio, non si sta esagerando poichè ci sono delle aree all’interno del parco stesso che non sono mai state esplorate. Per questa ragione, salvo che non si voglia seguire uno dei “percorsi natura” situati vicino ai punti di ingresso del parco e facilmente percorribili sia da famiglie che dai meno allenati, per addentrarsi nei tratti più impervi e meno conosciuti è indispensabile l’accompagnamento di una guida ufficiale del parco, poiché è molto facile perdersi e spesso anche i soccorsi non riescono a rintracciare gli escursionisti poiché non c’è copertura del cellulare.
Escursioni nel Parco alla portata di tutti
Dopo aver fatto le dovute raccomandazioni, possiamo partire in questo viaggio a contatto con la natura al suo stato più puro, dove le montagne che ci circondano sembrano letteralmente tuffarsi nel blu del Lago Maggiore. Uno dei lati più affascinanti di questo parco sta proprio nel fatto di avere molti punti panoramici, da cui si gode una bellissima vista del Lago e delle sue isole.

Se siete tra gli escursionisti più esperti, amate la montagna e desiderate affrontare più di una vetta al di sopra dei 2.000 metri, potete anche decidere di intraprendere un’escursione di più giorni e pernottare all’interno del parco per una o più notti. Numerosi sono infatti i bivacchi e i rifugi presenti lungo i sentieri, ma è bene programmare in anticipo le soste e verificare con i gestori che non ci sia bisogno di prenotazione. Alcuni sono sempre aperti e a disposizione di tutti, ovviamente è richiesto un po’ di spirito di adattamento.
Val Grande, oltre la sua natura: storia e buon cibo
Il Parco della Val Grande però, non è sinonimo solo di natura infinita, ma racchiude in sé anche una profonda valenza storica, che si integra perfettamente con le più attuali esigenze di riscoperta dei sapori e dei prodotti locali e dell’educazione ambientale.
Gli amanti dell’archeologia si appassioneranno a guardare le incisioni rupestri sui massi coppellati, dislocate in diversi punti del parco, importanti testimonianze del passaggio di popolazioni primitive e dei riti che vi svolgevano, mentre se è la storia più recente a suscitare il vostro interesse, sappiate che i boschi della valle hanno svolto un ruolo importante durante la Resistenza, poiché proprio qui si erano nascosti alcuni partigiani, 17 dei quali furono uccisi direttamente in loco nel giugno del 1944, mentre altri vennero catturati durante l’operazione conosciuta con il nome di rastrellamento della Val Grande e fucilati in seguito.
I fautori dell’ecologia, invece, potranno partecipare ai vari eventi di sensibilizzazione ambientale organizzati dall’Ente parco e rivolti a grandi e piccini oppure visitare uno o più centri visita e musei dedicati.
Ritornando ai giorni nostri, possiamo dire che anche i buongustai avranno di che essere felici, pranzando o cenando presso i rifugi e gli agriturismi situati nei comuni che compongono il parco, o semplicemente degustando i prodotti locali (salumi, formaggi, funghi, miele, frutti di bosco e gustose conserve) durante alcuni degli eventi organizzati dalle Donne del Parco, donne più o meno giovani, meravigliose ambasciatrici a difesa delle tradizioni locali, dai costumi tipici delle valli agli antichi mestieri, passando per le ricette delle nostre nonne.
Quanti viaggi, quindi, si possono fare con una semplice escursione in Val Grande? A voi la scelta. Per molti autori, però, il viaggio in questi luoghi dove la natura regna incontrastata e il suono del silenzio a volte diventa assordante, è stata la spinta ad affrontare un viaggio dentro se stessi, alla riscoperta del vero io.