
Visit Bitti: un progetto di destination marketing con la Sardegna intorno
Chi l’ha detto che il marketing territoriale è solo roba per addetti ai lavori? Un gruppo di 14 PMI di Bitti, un piccolo paese della provincia di Nuoro si è fatto promotore di un progetto di destination marketing in piena regola.
Gli operatori ci sono, le bellezze culturali e naturali anche. Allora cosa manca? Manca la destinazione e le informazioni utili per un viaggiatore. Bitti è un piccolo paese è vero ma è anche uno dei più importanti e conosciuti del centro Sardegna. In primis per essere il luogo che ha dato i natali ai famosi Tenores di Bitti, un canto riconosciuto come Patrimonio intangibile dell’Umanità dall’Unesco. Inoltre i paesaggi e le possibilità di fare escursioni, trekking, gite in bicicletta o a cavallo rendono il questo posto ideale per gli amanti del turismo slow all’aria aperta. Infine, ma non per ultimo, una menzione d’onore alla tradizione enogastronomica che con i suoi formaggi, le paste tirate a mano, le carni, i diversi dolci contribuiscono a fare dell’esperienza bittese una vacanza completamente immersa negli usi e costumi tipici. Gli operatori turistici di Bitti hanno unito così le loro forze per far conoscere un paese dell’entroterra, trascurato dalle classiche rotte del turismo di massa che soprattutto in estate popola la Sardegna, rivolgendosi a chi vuole vivere un’esperienza autentica locale.
Obiettivi
L’obiettivo principale di Visit Bitti è rendere accessibili le informazioni su un territorio con un grande potenziale, che per diventare vero e proprio polo di attrazione turistica ha bisogno di farsi conoscere. Il progetto comprende un sito web (http://www.visitbitti.it) sia in versione italiana che inglese, una mappa cartacea distribuita nei punti strategici di accesso all’isola e degli incontri di formazione rivolti agli operatori del settore, e ha lo scopo principale di ispirare il visitatore e contestualizzare Bitti all’interno della più ampia destinazione Sardegna. Gli operatori tramite un percorso di formazione impareranno a utilizzare al meglio gli strumenti offerti dalla Rete Internet per promuoversi e informare il turista in maniera coerente, coordinata e ottimizzata per il web. L’azione di rete degli operatori locali risponde alla necessità di fare emergere le eccellenze e gli unicum archeologici, culturali, artigianali ed enogastronomici presenti nel territorio ma ancora poco battuti dai percorsi turistici, anche internazionali, che frequentano le aree costiere della Sardegna e che troppo spesso tralasciano le bellezze delle aree interne dell’isola.
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“Tutto è nato da un’idea social, una pagina Facebook, per costruire l’immagine di un paese sperso nel centro della Sardegna con un’offerta turistica fatta di piccole cose autentiche, che poi è quello che oggi una grande fetta di turismo ricerca – ha detto Dario Giovanetti, general manager dell’hotel ristorante Su Lithu, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta venerdì 11 dicembre nella splendida cornice di “Casa Calvisi” a Bitti – Non esiste solo la stagione balneare in Sardegna, bisogna portare i viaggiatori a scoprire l’entroterra dell’isola. Così abbiamo deciso di mettere insieme operatori privati, di lavorare tutti insieme per far diventare Bitti una destinazione turistica. Il logo infatti richiama i colori dell’isola, una quercia che caratterizza la nostra terra e i tenores per contraddistinguere l’identità bittese”.
“Ringrazio chi ha permesso questo importante appuntamento perché parte dal basso, da privati che hanno investito le proprie risorse dimostrando lungimiranza nel voler creare un progetto per mettere Bitti al centro – ha detto il sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini – La mia gratitudine va a loro e voglio dare la massima disponibilità del Comune a sostenere l’iniziativa in futuro. Contate sul mio sostegno perché c’è bisogno d’iniziative che facciano emergere l’importanza di fare rete e comunicare insieme una destinazione per raggiungere un obiettivo comune”.
Complimenti sono arrivati anche da Agostino Cicalò, presidente della Camera di Commercio di Nuoro: “Questo è l’esempio che ci sono persone che si danno da fare per promuovere il territorio con determinazione e sostanza. Visit Bitti può essere considerato un pezzo del progetto più ampio regionale che noi stiamo portando avanti. Senza l’aggregazione territoriale non si va da nessuna parte”.
“Bitti oggi fa un passo che altre destinazioni più blasonate non hanno ancora fatto – ha detto il Presidente Federalberghi Sardegna, Paolo Manca – Bisogna mettere a sistema un’isola che oggi è troppo disomogenea e che ha potenzialità infinite anche nell’entroterra. Oggi fare turismo non vuol dire solo ospitalità ma mettere a regime tutto il resto della filiera, trasmettendo l’esperienza da chi nella destinazione ci vive al viaggiatore. L’ospite vuole sempre di più essere coinvolto in esperienze autentiche sul territorio che richiamino la tradizione, gli usi, i costumi e le abitudini del luogo”.
Il direttore della Confcommercio di Nuoro Ogliastra, Gianluca Deriu ha anch’egli posto l’accento sulla caratterizzazione di adesione spontanea degli operatori locali nel progetto Visit Bitti: “Finalmente sono i privati che fanno il prodotto turistico. L’ospitalità vuol dire organizzazione ma anche comunicazione e competenza, per questo la Confcommercio sta puntando su corsi di formazione per gli operatori”.
Infine Manuel Cazzaniga, del tour operator Blueberry travel e coordinatore del progetto Gaveena ha sottolineato l’importanza di farsi conoscere all’estero: “La maggior parte dei turisti stranieri non sa neanche che esiste la Sardegna e se lo sa conosce solo la Costa Smeralda. Noi cerchiamo di portare il turista a scoprire e immergersi in attività autentiche per vivere a pieno i territori. Per questo abbiamo bisogno di iniziative del genere per creare una sinergia di operatori che condividano la stessa visione”.
I 14 operatori che hanno promosso e aderito al progetto sono:
Hotel Ristorante Su Lithu, Affittacamere Sa Domo de Diosa, Affittacamere Sa Zodia, Agriturismo Calavrina, Agriturismo Dogolai, Agriturismo Ertila, Artigianato artistico Terra Pintada, Bed and Breakfast Notte al Museo, Bed and Breakfast Tepilora, Centro Commerciale Naturale, Cooperativa servizi turistici Istelai, Pizzeria Paninoteca Tavola Calda Su Cantaru, Ristorante Pizzeria Il Pomodoro, Trattoria tipica Sos Chercos
Gli aspetti tecnici e creativi del progetto sono stati curati da Fare Digital Media, start up innovativa specializzata nella progettazione di strategie di comunicazione e storytelling digitale per la promozione turistica e ideatrice del travel community magazine che stai leggendo, Gente in Viaggio.
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