
Valogno, il borgo sospeso tra sogno e realtà
Nella calda ed afosa serata del ferragosto 2019, che i metereologi hanno classificato come il più caldo degli ultimi centocinquanta anni, dal litorale domizio decidiamo di avventurarci verso il Parco Regionale di Roccamonfina, sull’Appennino campano.
Trovandosi in alto, sicuramente troveremo un po’ di fresco, e la possibilità di visitare un “borgo d’arte”, come viene definito questa frazioncina del comune di Sessa Aurunca (CE), nota per aver dato i natali al poeta latino Lucilio, l’inventore della satira.
Questo agglomerato di case è abitato da meno di cento persone; è presente una rivendita di Sali e Tabacchi, è priva di farmacie, supermercati, bar o altri uffici, ma è conosciuta da circa dieci anni per una sua particolarità: i murales.
A spasso tra i bei muri di Valogno
Questa piccola frazioncina, come tutti i luoghi del meridione e di altre realtà italiane ha vissuto il lento spopolamento degli abitanti, generando flussi migratori verso il Belgio e la Germania, ma come dicevamo circa dieci anni fa, un emigrante di mestiere psicologo a Roma, decide di chiudere lo studio romano e di ristrutturare l’abitazione dei genitori a Valogno insieme alla moglie. Decide così di mettere in piedi un’associazione per realizzare murales sulle pareti delle abitazioni.
Raccontata così sembra un operazione di marketing turistico, ma girando tra i vicoli della frazione si percepisce la filosofia utilizzata dall’associazione. Nei murales è il trionfo del colore grigio, della fantasia, con tematiche che prende spunto dagli aspetti della vita.

Vi sono murales sul brigantaggio, fenomeno molto presente e sentito durante l’unificazione d’Italia con Garibaldi e Cavour. Altri murales descrivono aspetti della vita contadina del luogo; il vino e l’uva sono rappresentati in diversi murales. Il tema conduttore è la Fantasia; questi murales parlano di favole, di immaginazione. Qui si verifica la magica alchimia di un turismo diverso, a cui bisognerebbe trovare un altro nome. Turismo fatto di incontro, scambi e condivisione.
In alcuni punti della frazione sono apparsi degli ombrelli colorati sospesi in aria, come quelli presenti nella cittadina portoghese di Agueda dove si svolge da luglio a settembre l’Agitagueda Art Festival, ma credo che in questo borgo siano inadeguati.
I murales realizzati, come dicevamo, sono pieni di vascelli incantati, di fate, libri, briganti, etc. che stimolano in ogni visitatore sensazioni del bambino sopito, presente in ogni adulto. Il tutto associato a momenti della vita di campagna di questi luoghi, di vecchi mestieri, di momenti storici. Abbiamo scoperto che i murales sono stati creati da artisti locali, molte svolte non rinomate.
Vi sono nel corso dell’anno molte gite scolastiche di bambini delle scuole medie inferiori, che vengono accompagnati attraverso le stradine ad ammirare i murales dei loro sogni.
La parte più bella è l’interazione che si ha con i pochi abitanti del luogo, dicevamo meno di cento, che sono cordiali e disponibili, se ci si trova all’ora di pranzo o cena si rischia di finire ospiti a casa di qualcuno!
A Valogno vi è un solo ristorante/pizzeria, gestito da marito e moglie, che facevano le stagioni come cuochi in giro per l’Italia, in particolar modo sulla costiera romagnola. Si mangia con menù fisso, la pizza viene realizzata con impasto a lievitazione lenta. I sapori sono quelli della nostra infanzia: quelli che si sprigionavano dai forni dei nostri nonni.
I murales hanno cercato di rispettare l’architettura degli edifici, difatti finestre, porte, etc sono parte attiva; ve ne sono 42, che avranno ulteriori sviluppi nei prossimi anni, basta prenotarsi presso l’associazione e presentare il bozzetto del murales che si vuole realizzare. L’idea dell’associazione è che l’artista debba lavorare per valorizzare le arcate, ed altri elementi architettonici presenti, integrando la scena con il luogo e la destinazione d’uso del fabbricato. Si è avuto così il murales del falegname dove era presente una volta una falegnameria, quello con elementi riguardanti il vino nei pressi di una cantina e così via.
Molti stanno riscoprendo questo borgo per farci una gita di un giorno, ma molti chiedono anche la possibilità di poter affittare qualche abitazione, per poter assaporare i ritmi lenti e la quiete che lo caratterizza.




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Mi avevano parlato di questo luogo in provincia di Caserta, adesso che abbiamo visto le foto, siamo realmente incuriositi.- Ci andremo sicuramente. grazie
Sicuramente andremo una domenica a visitare questo borgo. Grazie