vacanze in tenda consigli utili

Una settimana in tenda: chi ha detto che deve essere per forza scomodo?

Prima del lockdown vidi un post che parlava di vacanze in tenda, quindi essendo stata abituata fin dalla tenera età al campeggio, ho deciso di parlare della mia personale esperienza e chissà che non possa darti qualche consiglio utile!

Quando parlo di passare una settimana in tenda spesso vedo espressioni corrucciate con un misto di stupore, disprezzo e compassione, questo perchè moltissime persone hanno vissuto esperienze spiacevoli a causa di una pessima organizzazione.

La mia storia e il mio adattamento

Quando avevo due anni, i miei genitori decisero di acquistare una roulotte come casa vacanze in un campeggio a Sarzana; ben presto la trasformarono in una vera e propria casa vivibile tutto l’anno, con una cucina, una tettoia in legno, una bellissima siepe tutta intorno e una pianta di lavanda della quale mi sembra di sentire ancora il profumo.

Quello era il nostro angolo di paradiso che ben presto si arricchì con l’arrivo della mia amatissima barca Balù.

Questo era il mio modello ideale di campeggio, una casa comoda dove tornare sempre la sera e una barca per poter andare in gita durante il giorno invece di andare nelle affollatissime spiagge liguri.

Non male vero? Credevo sarebbe stata la mia vita per sempre, o almeno fino a quando non serei diventata grande, ma purtroppo lentamente tutto questo svanì nel nulla e contro la mia volontà di bambina di 9 anni quel campeggio non lo vidi più.

Avevo 18 anni quando io e mia mamma tornammo al parco vacanze IronGate Marina 3B, per curiosità, per vedere come si era trasformato negli anni.
In un secondo tutto era tornato ad essere familiare, i miei amici di infanzia erano ancora lì, il bar, la piscina, la darsena dove 9 anni prima era ormeggiata la mia Balù, era come se il tempo si fosse congelato.

Con l’arrivo dell’estate si fece viva in noi la voglia di tornare nel nostro paradiso, ma per farlo dovevamo adattarci, dovevamo pensare in piccolo e la tenda è diventata il nostro nuovo modo per vivere il campeggio.

Lo stretto necessario e qualcosa in più per partire comodi

Ecco alcuni passaggi per un’esperienza positiva e rilassante in campeggio in tenda:

  1. Prepara in anticipo tutto il necessario per partire, una lista può essere utile per appuntare tutto ciò che ancora manca.
  2. Utilizza un borsone al posto del classico trolley, essendo morbido sarà più semplice adattarlo agli spazi sia in tenda che in macchina. Da donna so quanto sia difficile lasciare a casa armadio e scarpiera ma è fondamentale portare solo lo stretto necessario. I campeggi hanno le lavatrici, quindi opta per pochi vestiti e ricorda di portare qualcosa di pesante, anche se il 15 agosto la notte in tenda è abbastanza umida e fredda.
  3. È arrivato il momento di caricare la macchina, un consiglio, prima fatti una partita a tetris, ti sarà utile per sfruttare al meglio ogni centimetro a disposizione.

Cosa non può mancare nel mio soggiorno

Necessario per una vacanza in tenda

Per la “zona notte” ovviamente tenda e picchetti sono i protagonisti indiscussi (quando vado via con mia mamma ci “trattiamo bene” e utilizziamo due tende Quechua da 3 persone); ecco cosa non può mancare:

  • teli impermeabili da posizionare sotto la tenda (messi in modi strategici sono utilissimi in caso di pioggia);
  • materassini gonfiabili e annessa pompa per il gonfiaggio;
  • piumone (messo sotto al materassimo che elimina un po’ l’umidità che solitamente c’è in tenda);
  • sacco a pelo;
  • cuscino;
  • luce.

    Preparazione dell’ “appartamento estivo” in corso

Come detto poco fa mi tratto bene, quindi non posso rinunciare alla “zona giorno” composta da cucina e un rudimentale salotto/sala da pranzo; ecco il necessario:

  • Fornello da campeggio a gas o a luce;
  • Tavolo e sedie (Decathlon offre delle soluzioni non comodissime ma salvaspazio e ben fatte)
  • 2 Frigo elettrici da viaggio: in uno tengo il bere e nell’altro i generi alimentari. L’ideale per avere tutto fresco e assicurarsi che niente vada a male è di non riempirli troppo, ecco perchè due frigo
  • Gazebo a fisarmonica con piedi telescopici e picchetti per avere sempre un “tetto” sopra la testa
  • Telo impermeabile delle dimensioni del gazebo per creare il pavimento perfetto, non vorrai mica stare in mezzo a sassi e terra!
  • Tutto il necessario per cucinare e mangiare, compresi i prodotti per lavare i piatti
  • Prolunghe e ciabatte
  • Luce
  • Filo stendipanni
  • Ombreggiate da fissare ai piedi del gazebo per una maggiore privacy.

Tutto pronto per una settimana in tenda! Ovviamente una settimana in tenda non è come una settimana in un hotel a 4 stelle e non è nemmeno minimamente comparabile alla comodità delle tende che si vedono in Harry Potter, anzi, bisogna adattarsi ai bagni pubblici, convivere con il fatto che chiunque può vedere ciò che fai e che sarà sempre tutto impolverato. Vogliamo parlare poi della poggia? Non è la cosa più piacevole quando si vive in tenda, ma con un po’ di spirito di adattamento, positività e umorismo vi garantisco che è un’esperienza unica nel suo genere e udite udite, rigenerante!
In conclusione posso dire con assoluta certezza che vivere una settimana in tenda senza rinunciare totalmente al comfort è possibile!

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Martina Bernardi

Martina Bernardi

Mi piace viaggiare, girare, gioire in posti sempre nuovi o in posti dove ho lasciato un pezzetto di cuore.

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