Fori imperiali

Un viaggio nel tempo per i Fori imperiali

Chi ha detto che per viaggiare bisogna necessariamente varcare i confini della propria città? E chi ha detto che per andare veramente lontano bisogna imbarcarsi su aerei veloci che in tempi brevissimi ci trasportano magari dall’altra parte del mondo? Chiunque sia stato ha detto delle bugie.

Vi ricordate, per esempio, la DeLorean di Marty McFly? Una semplice automobile che, opportunamente modificata tutt’altro che per la fiera del tuning, ha permesso a un diciassettenne studente di liceo di fare un salto addirittura in questo 21 ottobre della nostra epoca, intraprendo però il suo viaggio durante una tranquilla giornata degli anni ’80.

Un viaggio nel futuro il suo, mentre noi oggi probabilmente siamo molto più curiosi di conoscere o riconoscere il passato. Da quello più recente, come ci insegnano i centinaia di post condivisi su Facebook pescati dalla sezione “Non perderti un ricordo”, a quello più remoto a cui invece pensano le istituzioni culturali pubbliche o private, magari inventandosi visite guidate speciali attraverso tesori del passato che sono tutti i giorni sotto i nostri occhi i quali però, pieni di routine quotidiana, li osservano con superficialità e distrazione.

Ecco allora che occorre un viaggio per restituire attenzione e curiosità allo sguardo e imparare di più sulla storia di chi ci ha preceduto. Un viaggio nel passato, quindi nel tempo, ma non nello spazio per intraprendere il quale bisogna munirsi solo di occhi per guardare, orecchie per sentire e piedi per andare. E quale città è più capace di Roma nel compiere questa missione?

Forse nessuna, almeno in questo momento, perché la città eterna offre ai suoi più appassionati visitatori un’opportunità davvero magica: il viaggio nei fori imperiali dell’antica Roma, per vivere un passato lontano e affascinante senza neppure imbarcarsi su fantascientifiche macchine del tempo.

Quando il sole tramonta e la luna e le stelle iniziano a illuminare l’archeologia romana di una luce tenue e misteriosa, carica di una storia che, se in parte conosciamo, in parte non conosceremo mai nei suoi dettagli più intimi e semplici di quotidianità, i resti dei fori imperiali si svegliano, si sgranchiscono e ricominciano a vivere.

Fori ImperialiLà, dove prima Cesare e poi Augusto avevano costruito il centro dei loro affari, della loro politica e della normale vita di tutti i giorni dell’Impero che governavano, al calar della sera si comincia ad udire il rumore delle ruote di un carro che percorre la sua strada in pietra, quello di una moneta che cade dalla bilancia sul bancone di un commerciante o le voci di bambini che si recano a scuola, nonostante fossero loro stessi i protagonisti di una storia in divenire. E si odono gli scalpelli di un esercito di muratori, manovali e operai, che lavorano per radere al suolo un quartiere di epoca moderna e raggiungere, scavando in profondità il livello dell’antica Roma.

Magia e tecnologia, opportunamente messe insieme dal sapere storico e scientifico di chi, in Italia, è una leggenda nel racconto della storia e della scienza ci regalano questi particolari itinerari di viaggio attraverso i fori di Cesare e di Augusto. Due percorsi per due storie raccontate dalle voci tanto autorevoli quanto familiari di Piero Angela e Paco Lanciano.

Due percorsi simili per il metodo di racconto, basato sulla proiezione delle fedeli ricostruzioni dei luoghi dell’antica Roma direttamente sulle pietre conservate, che quasi sembrano parlare per narrare loro stesse i fatti a cui hanno assistito. Due percorsi diversi, invece, per capacità di coinvolgere il visitatore che, nel foro di Augusto assiste a una storia emozionante ma statica, che rimane ancorata al sito soffermandosi sulla figura dello stesso imperatore, mentre nel foro di Cesare ha la possibilità di camminare sulla storia e viverla in prima persona, calpestando lo stesso suolo che calpestarono gli antichi romani.

Nel foro di Cesare, il viaggio attraverso l’antica Roma ha inizio dal maestoso tempio di Venere attraverso il quale si entra nel vivo della vita del tempo quando tutti, dai funzionari ai senatori, passeggiavano sotto i portici del foro e riappaiono le taberne ovvero uffici e negozi dell’antica Roma come quello di un mummulario, una sorta di ufficio cambio dei giorni nostri, e si può vedere perfino un’autentica toilette di cui si conservano i curiosi resti. Le iscrizioni ritrovate e analizzate sulle mura, invece, ci raccontano tanto della didattica della scuola dell’epoca.

La narrazione, inoltre, è accompagnata da musiche ed effetti sonori che rendono la passeggiata per il foro reale, esaltando il visitatore.

Una vera magia e un viaggio molto bello, ma non eterno quanto Roma. L’iniziativa, infatti, scade il primo novembre. Soltanto fino ad allora è possibile prenotare le visite sul sito www.viaggioneifori.it. Se volete fare un salto indietro nel tempo, quindi, affrettatevi.

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Claudia Cannatà

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