Turismo e digitale, come cambiano le abitudini dei viaggiatori

Il 97% degli italiani porta con sé almeno un dispositivo mobile quando viaggia per piacere. E’ avvenuto così il passaggio descritto da Jeremy Rifkin nel suo testo “L’era dell’accesso”, dall’homo faber della società industriale all’homo ludens di quella post industriale, capace di selezionare le informazioni per tradurle in valore ed emozione. L’interattività diventa interazione sociale, dando una forma e una dinamica relazionale a contenuti che trattano della vita culturale nei vari territori del nostro bel paese. E proprio i contenuti online sono oggi alla base dell’organizzazione di un viaggio.

Chi non ha mai utilizzato un sito internet per prenotare un volo, un treno o un hotel?

Molti prima di scegliere la meta della propria vacanza consultano le esperienze di viaggiatori che già hanno visitato quei luoghi per prendere spunti e suggerimenti che con pochi click si trovano sui portali dedicati ai travel blogger oppure su piattaforme come Tripadvisor. Il digitale conquista sempre più il turismo e anche gli italiani, che non sfuggono a questa tendenza, complici la praticità e la diffusione di smartphone e tablet. Come emerge chiaramente dalla prima edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano: la spesa digitale degli italiani per il turismo si attesta attorno ai 7 miliardi e ammonta al 22% della spesa totale (31,5 miliardi, escluso l’incoming e cioè la spesa di turisti stranieri in viaggio in Italia).

In particolare è esploso il mobile commerce che vale circa 340 milioni nel 2014, +40% rispetto a un anno fa. Con la diffusione di smartphone e tablet, il nostro modo di viaggiare e di organizzare le trasferte si è modificato radicalmente: ora bastano pochi click per decidere le tappe di un viaggio intorno al mondo direttamente da casa propria. Ma come è cambiato il nostro comportamento con l’utilizzo dei dispositivi mobili? Expedia, portale leader nei viaggi online, in collaborazione con Egencia, specializzata nei viaggi d’affari, ha presentato il Mobile Index 2014 Expedia/Egencia, uno studio globale sul comportamento e sulle preferenze dei viaggiatori di Nord America, Sud America, Europa e Asia – Pacifico per quanto riguarda l’utilizzo di dispositivi mobili.

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Il documento conferma l’importanza che hanno per i viaggiatori moderni i device come smartphone, tablet, e-reader o laptop e fornisce i numeri di questa evoluzione. “Viviamo in un’era in cui ci si destreggia senza problemi tra desktop, telefono, tablet e ora persino tecnologia indossabile, nel momento in cui si sogna, pianifica, prenota e infine parte per un viaggio” ha commentato Fabrizio Giulio, Managing Director di Expedia.it. “I viaggiatori non si limitano a cercare e prenotare viaggi in mobilità, ma commentano le esperienze che vivono, si rallegrano di ciò che stanno mangiando, oppure si lamentano, catturando ogni dettaglio del viaggio. È ormai questa la normalità quando si viaggia”.

I dati della ricerca

In vista di una trasferta, secondo i dati emersi dalla ricerca, gli italiani sono un popolo prudente, soprattutto quando si tratta di comunicare: il 42% dei viaggiatori nostrani, infatti, acquista un piano di roaming per l’estero, contro una media europea del 27% e mondiale del 35%. Sul fronte dell’organizzazione del viaggio, l’uso di device mobili e la disponibilità di connessione risultano essere due variabili di non poco conto nella gestione dei propri spostamenti. Secondo il 50% dei viaggiatori italiani, la disponibilità di reti wifi e il loro costo ha un impatto sulle decisioni di acquisto durante la scelta di volo e hotel. Quando viene richiesto di dare un ordine di priorità ai servizi di un albergo legati alla mobilità, chi viaggia per piacere mette al primo posto il “wifi gratis”, prima dell’accesso a internet ad alta velocità, connettività con cavo in camera e business center con computer e stampanti. Per chi viaggia per lavoro invece il wifi gratis diventa ancora più importante: l’86% dei viaggiatori lo considera fondamentale quando prenota.

Insomma se al primo posto tra le cause di ansia dei viaggiatori italiani rimane ancora lo smarrimento del passaporto, citato dal 54% dei rispondenti, seguito da perdere il denaro, e infine il bagaglio, non avere più  il proprio dispositivo mobile è nella lista delle cinque paure più diffuse tra chi viaggia.

Credits infografica: Visiwa

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Sara Sbaffi

Romana, classe 1982. Giornalista pubblicista dal 2009. Appassionata di viaggi ed enogastronomia. Collaboro con le Guide di Repubblica e il Trovaroma.

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