tulum messico

Tulum, la hippie messicana

Un viaggio aereo di poco meno di un’ora dalla capitale di Cuba, mi porta a Cancun, città delle trasgressioni e dagli hotel super lussuosi, ma la mia destinazione è un’altra. Un autobus ADO, compagnia ufficiale messicana, parte dall’aeroporto e arriva direttamente alla città in due orette (costo 265 pesos che corrispondono a 12 euro).

Fin dall’arrivo all’aeroporto sento già l’atmosfera cambiata. A parte fare un caldo da maniche corte a metà gennaio, la gente sorridente dalla pelle morena mi fa sentire già a mio agio. Piano piano lungo la strada inizio ad osservare anche la natura: la strada che percorriamo passa esattamente in mezzo tra la selva e il mar Caraibico, che però si intravede soltanto in alcuni punti. L’unica fermata che facciamo è Playa del Carmen, la seconda più grande città che però ai miei occhi sembra comunque ancora un villaggio.

Arrivo a Tulum che ormai è sera. Il mio ostello si trova sulla via principale, che è già animata da tanta gente, sia turisti che abitanti del posto che escono la sera a fare festa. Esco solo per una camminata e per prendere qualcosa da mangiare, ed è così che scopro La Reyna de Michoacan, una piccola “gelateria” dietro la piazzetta principale che serve a soli 15 pesos (meno di un euro) quello che sarà uno dei miei più grandi amori per il Messico: las Aguas de Sabores. Si tratta di un litro di acqua mischiata con qualsiasi tipo di frutta: banana, fragola, cocco, papaya e molti altri. Super dissetanti ma aimé molto zuccherate.

Torno in ostello e mi risveglio nel cuore della notte. Un suono costante proviene dalla finestra, mi affaccio: è la discoteca che si trova esattamente di fronte che non si fa scrupoli a far sentire a tutto il vicinato la musica che riproduce. Torno a letto con il sorriso: spero che presto una sera potrò andare in quel posto con i miei prossimi nuovi amici.

Il giorno dopo visito la città, composta da una via principale piena di negozietti, stile hippy, di souvenirs, amache o abiti. L’atmosfera che si sente è rilassata e piacevole. Pranzo con un burrito in compagnia di un ragazzo vietnamita a Burrito Amor, e nel pomeriggio visitiamo le rovine Maya sul Mare. Si raggiungono con un colectivo (pulmino bianco direzione Ruinas, costo 20 pesos) e l’entrata costa 70. Dopo di che approfittiamo della vicinanza e ci sdraiamo sulla bianca sabbia di Playa Paraiso, una delle più belle della costa, sorseggiando acqua di cocco direttamente dal frutto sulle sdraio di Best Beach Chairs. E che la pacchia abbia inizio!

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Letizia Manzoni

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