Canali di Trieste

Trieste: car pooling verso la città del vento

Dovevo partecipare ad un congresso a Trieste, ed ero curioso di poter visitare questa città mitteleuropea.

Dovendo viaggiare da solo e per soli due giorni, ho deciso di utilizzare un mezzo alternativo; mi sono rivolto ad una piattaforma specializzata nel car pooling, uso condiviso di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine di ridurre i costi di spostamento. Qui ho trovato un passaggio fino a Trieste in modo agevole e ad un prezzo economico. Il viaggio, di circa 10 ore, è stato piacevolmente allietato dai compagni, una docente di lingua francese e un informatore scientifico. Il conducente, che ci ha offerto il passaggio, è un tecnico di un cantiere di Monfalcone che viaggia settimanalmente.

Questo viaggio mi ha consentito di interagire con altre persone, entrando nella loro vita mentre loro entravano nella mia. Esperienza che in due giorni mi ha praticamente trasformato, mi ha consentito di confrontarmi con gli altri senza divario di età. Non appena siamo saliti in auto, il conducente ci ha subito fatto sentire a nostro agio ed inizialmente ha stimolato la nostra conoscenza, ci ha confidato che con questo metodo, oltre a conoscere nuove persone, riesce a tornare a Napoli quasi tutte le settimane.

Ragazzi… quanta umanità, semplicità, possibilità di scambiare quattro chiacchiere con altre persone; ti predispone al rispetto ed alla condivisione. Insomma ti entra dentro, ti prende e ti rendi conto che il mondo reale è vicino a te, basta cogliere le sfumature.

Alla fine siamo giunti a Trieste e ci siamo salutati come se fossimo vecchi amici. Sono andato al congresso e dopo i lavori assembleari, nel pomeriggio mi sono ritagliato circa tre ore per poter visitare la città. La tappa d’obbligo è la Piazza Unità d’Italia, semplicemente stupenda, affacciata sul mare con alle spalle il selvaggio promontorio carsico. Procedendo verso il porto, in fondo si scorge il castello di Miramare, che per mancanza di tempo non sono riuscito a visitare.

Ho trovato una città vivace, gente allegra, rispettosa, una città da cui traspare una bellezza altera, con una luminosità dell’aria resa tersa e cristallina dalla bora di cui ho avuto un piccolo assaggio. Ho scoperto che in questa città hanno realizzato il Magazzino dei Venti, un laboratorio della Bora e del Vento.

Castello di Miramare
Trieste: castello di Miramare

Gli stili architettonici gotici e rinascimentale ti fanno capire i trascorsi di questa città, vicina alla sede dell’impero asburgico, che ha avuto grande influenza su di essa.

Purtroppo il tempo è tiranno, per cui mi sono recato velocemente verso la risiera di San Sabba, passando vicino al teatro romano, che mi ha ricordato la presenza delle legioni romane nei secoli addietro in questo avamposto dell’occidente verso il nord Europa.

La risiera nasce come stabilimento per la lavorazione del riso alla fine dell’800, ed è l’unico campo di concentramento con la presenza di un forno crematorio sul territorio italiano. Vi confesso che entrare in questo luogo, l’avanzare della sera, vedere il forno crematorio, ha evocato nella mia mente urla di dolore ed un senso di mestizia mi ha pervaso. Il tutto amplificato dal silenzio e dalle alte mura di cemento che mi lasciavano comprendere la mia piccola statura.

Risiera San Sabba
Trieste: risiera San Sabba

Ho visitato le microcelle, dove sono stati torturati molti partigiani italiani, sloveni e croati, destinati al forno crematorio. Le sale dove erano ospitati gli ebrei in transito verso altri campi di concentramento in Polonia, mentre quelli che erano allo stremo delle forze venivano cremati proprio qui. Quanta crudeltà, quanta sofferenza che traspira da questi luoghi, quanti italiani morti per far sì che l’Italia fosse unita.

Il giorno successivo completati i lavori assembleari, ho ripreso il viaggio verso casa con altre persone, sempre grazie alla piattaforma di car pooling; questa volta ho viaggiato con un giornalista ed un notaio. Il giornalista ci ha detto che questo modo di viaggiare, di conoscere tanta gente gli facilita il lavoro, difatti prende spunto dalle chiacchierate fatte con i compagni di viaggio per scrivere i suoi articoli.

Il notaio ci ha spiegato che spesso utilizza questo metodo di viaggio perché gli consente di riappacificarsi con i suoi simili, in maniera semplice e spontanea, dimenticando leggi e pandette! Questa volta il conducente era uno studente che rientrava in Calabria dalla famiglia, ci ha detto che grazie al car pooling riesce a tornare a casa almeno una volta al mese.

Confesso che all’inizio ero molto titubante su questo modo di viaggiare, però è stato molto stimolante; credo che utilizzerò il car pooling spesso, anche se vorrei utilizzare le autolinee a lungo raggio nel prossimo viaggio, ma questa è un’altra storia…

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Pellegrino Villani

Pilgrim è l'equivalente inglese di Pellegrino: possiamo ritenerci un po’ tutti pellegrini, ovvero persone in cammino, che vivono la propria vita come una continua scoperta. Infatti vivere è scoprire le bellezze del quotidiano, anche quelle più ovvie e quindi più nascoste nelle pieghe delle nostre giornate ordinarie.

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