
Il mio itinerario on the road in Toscana
Grosseto è il punto di partenza del nostro itinerario toscano ‘on the road’: la città conserva ancora l’originaria cinta muraria medievale che incastona il centro storico con la sua splendida piazza del Duomo, sulla quale spiccano i marmi bianchi e rosa della Cattedrale di San Lorenzo. Per scoprirne i segreti il mio consiglio è di dare un’occhiata al Museo archeologico e d’arte della Maremma, il quale ricostruisce la storia della città di origine etrusca, dopo la devastazione saracena del ‘935 fino ad arrivare alla sua bellezza attuale.
Dopo aver speso la nostra prima notte di viaggio a Grosseto, si riparte alla volta della perla del Mediterraneo e dell’Arcipelago toscano: leggenda vuole che Afrodite, nata dalla schiuma del mare, per raggiungere in fretta la riva dove il suo amato Eros la stava aspettando, ruppe la sua collana e da una delle sue perle nacque proprio quella che oggi è l’Isola d’Elba.
Per raggiungerla e poi spostarci facilmente da una parte all’altra dell’isola, imbarchiamo la macchina e scegliamo di traghettare da Piombino per arrivare a Portoferraio in circa mezz’oretta. Le bellezze di questo gioiello naturale sono così affascinanti da lasciare senza fiato: si passa dalla macchia mediterranea alle spiagge dorate, dalle scogliere rocciose con acque cristalline ai sentieri montuosi per gli appassionati di trekking, offrendo al turista uno spettacolo unico.


Approfittiamo del soggiorno sull’isola per unire la cultura al relax andando alla ricerca delle spiagge più belle, per poi ritornare sulla terraferma alla scoperta di Volterra.

Volterra, a parer mio, è una di quelle città che ha il potere di incantarti e farti innamorare: le sue mura etrusche, le sue strade, la sua architettura, i suoi negozietti, trasportano il visitatore in un luogo magico dove sembra che il tempo si sia fermato. Arrivando nella sua piazza centrale, rimaniamo abbagliati dalla bellezza del Palazzo dei Priori e di Palazzo Pretorio con la sua Torre del Porcellino. E poi il Duomo, il battistero, le Porte della città, la Fortezza Medicea che dall’alto sorveglia la campagna circostante… da mozzare il fiato! Ci prendiamo tutto il tempo per girovagare per le vie di Volterra, tra le botteghe degli artigiani locali che realizzano a mano souvenir in tufo ed alabastro, per raggiungere successivamente San Gimignano.


Lungo la strada verso la prossima meta, dal finestrino ammiriamo in lontananza le torri medievali della città dall’atmosfera fiabesca, che ci fanno viaggiare al di là del tempo. Arrivati al tramonto, ci concediamo una bella passeggiata attraverso le vie del centro storico di San Gimignano (Sito Patrimonio Unesco) e, perché no, un bicchiere della famosa Vernaccia, il vino bianco di quest’area.

Breve soggiorno e partenza alla volta di Siena. Iniziamo il nostro itinerario a piedi da Piazza del Campo, celebre per la sua forma a conchiglia, dove si tiene il Palio e su cui si affacciano la torre di Palazzo Comunale e la Torre del Mangia: per ammirare dall’alto la piazza, meglio salire in cima (vale la pena, non rimarrete delusi!). Proseguiamo verso il Duomo, il Battistero, la Cripta ed il Museo dell’Opera. Amiamo poi perderci tra le stradine del centro storico, ricchissimo di tesori da scoprire, e respirare l’aria di questo luogo incantevole in una splendida giornata di sole.

Ultima tappa della nostra vacanza in Toscana è Arezzo: qui l’arte è visibile sotto i nostri occhi negli splendidi affreschi di Piero della Francesca nella Basilica di San Francesco, nel Crocifisso ligneo di Cimabue nella Chiesa di San Domenico, nelle logge del Vasari in Piazza Grande. Più in alto rispetto a Piazza Grande (famosa per il suo folklore durante la festa della Giostra del Saracino), troviamo il Duomo dedicato a San Donato, con il suo campanile che svetta grandioso.

Che aggiungere? Ci sono talmente tanti luoghi nel nostro Bel Paese che, al di là della loro sconvolgente bellezza, nascondono uno spessore, un ricordo, una storia che vale la pena conoscere perché quella è la chiave che li rende ancor più affascinanti e vivi, per quanto antiche siano le pietre con cui sono stati costruiti…
Antonio Tabucchi diceva:
Un luogo non è mai solo ‘quel’ luogo: quel luogo siamo un po’ anche noi. In qualche modo, senza saperlo, ce lo portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati..”
Beh, come non essere d’accordo?!
Alla prossima avventura Viaggiatori!
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