
Sicilia on the road: la via del vino in 5 cantine per ritrovare il Mediterraneo nel calice
Un viaggio on the road in Sicilia, terra di sole, sapori, musica e passione. Un’isola calda e luminosa che offre ai visitatori esperienze memorabili. Gli appassionati di enoturismo trovano qui una delle destinazioni più interessanti sotto ogni punto di vista: per tradizione e autenticità, innovazione e originalità, ma anche qualità del prodotto e dell’esperienza dedicata al visitatore. Un vero eden quello che gli appassionati di vino e food culture trovano tra i vigneti, dallo stretto di Messina alla terra di Marsala. Ecco alcune suggestioni per un tour del vino e della Sicilia che vi conquisterà. Un itinerario dedicato a chi desidera conoscere le tipicità enologiche della Sicilia, degustando i vini autoctoni di alcune delle cantine più interessanti dell’isola. Pronti a mettere il Mediterraneo nel calice?
Partenza: lo stretto di Messina e i vini del mito
La prima tappa di questo tour ideale che vi porterà da est a ovest della Trinacria è Messina. Un giro in centro per scoprire lo straordinario orologio astronomico e assaporare l’atmosfera dell’ultima città dell’isola che dallo Stretto guarda allo stivale d’Italia. Ma è fuori città che bisogna andare per stupirsi tra meraviglie naturali come le oasi dei laghetti di Ganzirri e di Punta Faro. Qui, lungo la lingua di terra racchiusa tra il mar Ionio e il mar Tirreno, di fronte alle suggestive sagome delle Isole Eolie si trova il promontorio di Capo Rasocolmo, conosciuto dai turisti per le famose montagne di sabbia, che riserva una sorpresa preziosa per gli appassionati di enoturismo: la Cantina Giostra Reitano, una spettacolare tenuta di 10 ettari, che domina il mare dalla frazione Piano Torre del comune di Messina. Avrete la possibilità di vivere un’esperienza enogastronomica e naturalistica di altissimo livello in un territorio incontaminato. Un posto pieno di magia dove trascorrere momenti di relax in compagnia di vini e opere d’arte.
Il vigneto è coltivato esclusivamente a DOC Faro, una delle più antiche DOC italiane. Un blend di sole uve rosse da cui si ottiene un caratteristico vino rosso che invecchia esclusivamente in fusti d’acciaio, da degustare in questa incantevole cornice, accompagnato dai salumi di suino nero dei Nebrodi e da altre specialità locali. Una tappa d’obbligo per gli intenditori amanti del bello che si dovessero trovare nella città dello Stretto per svago, magari durante uno dei tanti eventi folkloristici che animano la zona come la processione della Vara e dei Giganti che segnano le grandi celebrazioni del Ferragosto messinese.
Enoturismo in Val di Noto
Ci spostiamo in direzione sud, tra le province di Catania e Ragusa, lì dove si trova il cuore di quella zona di Sicilia conosciuta come Val di Noto, consacrata come Patrimonio Unesco per via delle sue architetture tardo barocche, costruite in seguito al devastante terremoto che rase al suolo le testimonianze precedenti. Un unicum universale per la magnificenza dei monumenti e la vulnerabilità di un territorio minacciato dai terremoti e dalla vicinanza con l’Etna, il più grande vulcano attivo in Europa. Un suolo particolarmente ricco, neanche a dirlo, per lo sviluppo di una viticoltura di altissima qualità, che valorizza le tipicità siciliane. Come fa la cantina Terre di Giurfo, nell’omonima frazione del comune di Vittoria, in provincia di Ragusa. Qui si coltivano uve siciliane autoctone come il Cerasuolo di Vittoria, il Frappato, il Nero d’Avola, e il Nerello Mascalese, che danno luogo a vini pregiati. Lasciatevi rapire dalla bellezza del luogo, passeggiando tra i vigneti e concedendovi una degustazione all’aperto a base di scacce ragusane e pane cunzato, nella magnifica terrazza che domina il paesaggio collinare fino al lago Dirillo.
Dopo aver visitato la splendida città di Scicli, rimaniamo nella Sicilia Sud Orientale, per scoprire dei vini territoriali che esprimono l’atmosfera di questo angolo di Sicilia vicino al mare. Imperdibile allora una visita a Riofavara, azienda vitivinicola a conduzione familiare di Ispica, nella zona di elezione del più famoso tra i vitigni siciliani autoctoni: il Nero d’Avola. Da qui sarete a un passo da alcune delle spiagge più belle della Sicilia, come quella dell’incantevole villaggio dei pescatori di Marzamemi e dall’Oasi di Vendicari, un paradiso per gli amanti del birdwatching e delle atmosfere marinare.
Le strade del Marsala e i vini della provincia di Trapani
Questo grand tour che regala tante emozioni non poteva non fare tappa nella Sicilia Occidentale, in provincia di Trapani, nella strada del vino di Marsala. Prima di arrivare nella capitale del vino liquoroso, arrivando da sud, vi consigliamo di fare una sosta nella suggestiva Selinunte, il grande sito archeologico con i suoi templi dalle colossali colonne doriche, e di proseguire, attraverso un tratto di costa dal mare bellissimo e cristallino, fino a Mazara del Vallo, città delle contaminazioni dall’atmosfera mediterranea, che guarda al Nord Africa con il fascino dei suoni e dei colori portati dal mare. Un appuntamento per tutti gli appassionati di food è senz’altro la sagra del Cous Cous, o Cuscussu per dirla alla Mazarese, che qui è a base di pesce.
In questa Sicilia estrema e suggestiva si intravedono a perdita d’occhio vigneti sul mare, che sfruttano l’argilla e la sapidità del terreno per dare vita a vini eccezionali, come quelli prodotti nella Tenuta Gorghi Tondi che si trova nei pressi di una delle più belle oasi naturalistiche della Sicilia: la Riserva naturale integrale del WWF Lago Preola e Gorghi Tondi. Qui, la geometria dei vigneti si alterna alla fitta macchia mediterranea, luogo prediletto del falco pescatore e del tarabusino. Imperdibili sono la visita ai vigneti e le degustazioni di vini autoctoni come il Grillo, vinificato anche nella sua variante rara di passito muffato, e il Catarratto, serviti nell’antico Baglio in Contrada San Nicola a Mazara del Vallo.
Ci spingiamo ora a nord, nel cuore delle terre del vino Marsala, sinonimo per eccellenza di dolcezza e luminosità. Vino liquoroso, il Marsala è stato il primo Doc dell’enologia siciliana. E in Contrada Bausa, in una zona che dalla città sale verso la collina e dove il paesaggio riunisce le vigne, il mare, le isole Egadi e il Monte Erice, troverete l’Azienda agricola Barraco, che produce vini naturali equilibrati e unici che valorizzano ancora una volta il territorio, come il Pignatello e il Nero d’Avola.
L’ultima tappa del tour siciliano è il Baglio Donnafranca, un wine resort con una suggestiva barricaia, dove potrete assistere a tramonti mozzafiato e vivere atmosfere magiche. Grazie alla sua posizione panoramica sulla Riserva Naturale dello Stagnone, l’isola Mozia e le Saline, la cantina marsalese soddisferà la vostra curiosità sui vini autoctoni siciliani, in un contesto paesaggistico e naturalistico di notevole bellezza. A conclusione di questo lungo viaggio sensoriale il nostro consiglio di cuore è di sorseggiare un Passito da uve Zibibbo, magari davanti a un tramonto infuocato di Sicilia.
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Ottima e breve guida per una via del vino in una regione che non ha ancora ricevuto il giusto riconoscimento delle sue eccellenze enologiche