
Festa degli innamorati a Trentinara, il paese dell’amore nel Cilento
Il 14 febbraio è la festa di San Valentino, conosciuta anche come la festa degli innamorati. In questa giornata si scambiano i regali gli sposini, i fidanzati, gli amanti e persino alcuni conoscenti. La società moderna in questa festa si trasforma in una società ad alto impatto consumistico, di cui le cenette romantiche e le evocazioni di scenari dal forte impatto emozionale sono le caratteristiche principali. Il simbolo per antonomasia è invece il cuore, riprodotto in tutte le modalità: cuscini, cioccolatini, bigliettini d’amore; tutti categoricamente abbinati al colore rosso, che rappresenta la passione.
Ma questa festa da dove trae origine? Consultando l’enciclopeda cattolica Cathopedia scopriamo che questa festa prende origine dal nome del vescovo e martire San Valentino, venerato dalla chiesa cattolica, che si convertì alla religione cattolica da quella ortodossa. Fu proprio la Chiesa cattolica a istituire questa festa dando mandato a San Valentino di proteggere i fidanzati e gli innamorati diretti al matrimonio e di fatto sostituendo la celebrazione romana della fertilità dedicata al dio Luperco.
Al giorno d’oggi questa “passione”, intesa come motivo di unione tra due persone, allietata anche dalla nascita di figli, è stata fagocitata dalla società consumistica e, la storia degli innamorati per eccellenza Romeo e Giulietta, attratti da una passione divorante e profonda osteggiata dalle rispettive famiglie, è considerata uno dei simboli principali di questa festa.

Noi, per non essere da meno e per rispettare la tradizione di San Valentino, siamo andati nel Cilento, precisamente a Trentinara, paesino dell’entroterra salernitano, conosciuto come il paese degli innamorati. Anche in questo borgo la storia è la stessa: i due innamorati, rispettivamente un bel brigante tenebroso e una nobile fanciulla, vivono la loro storia di amore e passione con il solito epilogo, la morte.
Questo paesino, il cui nome sembra derivi da un’antica misura agraria in uso nella zona, diede i natali a Isabella, una ragazza bellissima e figlia del marchese tenutario del luogo. Alcuni briganti capeggiati da Saul, bello e tenebroso, assalirono il palazzo dove lei viveva, ma tra i due ragazzi scoccò subito una scintilla d’amore. Nei giorni seguenti cominciarono a frequentarsi e consumarono la loro passione in una rientranza di roccia chiamata preta ‘ncatenata (in italiano pietra incatenata), formate da due rocce sovrapposte, quasi come fossero incatenate.
Di fronte a questo anfratto un panorama mozzafiato si apre e mostra il mare azzurro in lontananza. Proprio per questo straordinario belvedere, il paese di Trentinara è anche conosciuto con il nome “la terrazza del Cilento”.

Il Marchese di Trentinara venuto a conoscenza di questi incontri furtivi tra sua figlia Isabella ed il ribelle Saul, decise di ostacolare i loro incontri con i soldati. Ma i due innamorati, forti della passione che li legava, all’arrivo delle truppe si baciarono l’ultima volta e si lanciarono nel vuoto dalla terrazza, per continuare ad amarsi nel mondo delle anime perse. Anche questa, come a Verona quella di Romeo e Giulietta, è una storia dall’epilogo tragico ma di forte impatto emotivo.

Il paese ha un borgo storico pregevole, i lavori in corso che si incontrano durante il percorso stanno restituendo una nuova vita a questo territorio cilentano. Lungo le viuzze del centro storico, che portano alla terrazza e che si affaccia su un panorama mozzafiato, sono stati realizzati percorsi a tema sull’amore. Quando si arriva in alto sulla terrazza, troneggia la statua dedicata a Saul ed Isabella che raffigura i due abbracciati in una posizione molto romantica e tenera. Ai loro piedi una scalinata sui cui gradini sono riportati alcuni versi d’amore e dove di solito gli innamorati possono sedersi ed ammirare il panorama scambiandosi frasi romantiche e sguardi intensi. Per i più malinconici qui è possibile anche assaporare gli ultimi istanti di vita di Isabella e Saul prima di darsi quell’ultimo bacio e volare giù nello strapiombo.
Dunque, se ancora non lo sapevate, anche il Cilento ha la sua storia d’amore contrastata e passionale dal tragico epilogo.

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