
San Leo, il borgo romagnolo invalicabile
Se attraversate la campagna e le colline nei pressi di Rimini e di San Marino, vi sarà impossibile non notare San Leo: la sua rocca, costruita sulla punta estrema di uno sperone di roccia e nitida contro il cielo azzurro, è assolutamente inconfondibile.
Sorta come antico castrum dal nome di Monteferetron (da cui la regione di Montefeltro prese il nome), il borgo acquisì il suo nome attuale intorno al X secolo, e fu luogo di passaggio dei Romani, di San Francesco e di Dante, che citò San Leo anche nella Divina Commedia. Oggi, San Leo è tra I Borghi più belli d’Italia e, nonostante si estenda su uno spazio ristretto, troverete tantissime belle attrazioni religiose e civili da visitare.
Una volta raggiunto il borgo dopo esservi arrampicati sulla salita panoramica, la prima cosa da fare è, semplicemente, passeggiare. Via Montefeltro è la principale del borgo, dalla quale potrete scorgere vicoli accessibili da archi in pietra, botteghe artigiane, ristoranti che servono prodotti tipici, e qualche angolino da cui ammirare il panorama circostante.
In pochi passi si raggiunge la piazza centrale di San Leo, Piazza Dante Alighieri. Qui troverete la Fonte di San Francesco, una fontana costruita nel 1893 in stile neoclassico la cui acqua, secondo la leggenda, avrebbe virtù miracolose. Proprio dietro alla fontana scorgerete il cinquecentesco Palazzo Mediceo che, dal 1996, ospita il Museo d’Arte Sacra, il quale ospita diversi manufatti d’importanza storico-religiosa e provenienti da tutto il territorio intorno a San Leo. Sempre in Piazza Dante Alighieri, infine, potrete visitare la Pieve di Santa Maria Assunta, l’edificio religioso più antico non solo di San Leo, ma dell’intero territorio del Montefeltro; secondo la tradizione, fu proprio San Leo che la edificò.
Basta percorrere una cinquantina di metri per raggiungere il Duomo di San Leo, costruito intorno al 1173 su una protuberanza rocciosa. Le mura in arenaria custodiscono l’interno costruito su croce latina, con un transetto e tre navate divise da pilastri, sormontati da bellissimi capitelli corinzi.
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Dopo il Duomo si trova la massiccia Torre Campanaria, emblematico esempio di stile romanico, costruita in arenaria color ocra. Da qui, passeggiando lungo Via Toselli, si raggiunge il giardino del Belvedere, caratterizzato da un Monumento ai Caduti e, soprattutto, da una meravigliosa vista su tre lati, che ci permette di ammirare il panorama della Valmarecchia, le cime di San Marino e buona parte del litorale adriatico.
A questo punto, è arrivato il momento di raggiungere la sommità dello sperone di roccia su cui il borgo di San Leo è abbarbicato, così da visitare l’edificio simbolo del borgo: il Forte di San Leo. La passeggiata è breve, ma molto ripida: servono scarpe comode! Per chi non volesse camminare, sono spesso presenti servizi di trasporto navetta.
Naturalmente, non è difficile credere che questo forte costruito a partire dal 1441 sia stato uno dei più grandi esempi di architettura militare e difensiva, vista la sua imponenza e la sua posizione strategica. Oggi, però, ospita il Museo della Fortezza, un complesso museale costituito da diverse sale. Con il biglietto d’ingresso è possibile visitare, innanzitutto, la fortezza in sé: una volta all’interno, vi renderete conto di quanto sia maestosa e imponente! Il Forte è costituito da due parti distinte: le mura di cinta merlate, agli angoli delle quali sorgono massicci torrioni circolari, e il Mastio, con torrette quadrate, che rappresenta il cuore della fortezza. Sia all’interno del Mastio che dei torrioni, ci sono molte cose da ammirare: una vastissima collezione di armi dalle più antiche alle più recenti, diversi strumenti di tortura con tanto di descrizioni e foto alquanto raccapriccianti, le antiche prigioni, una mostra fotografica che raffigura la vita quotidiana di San Leo da parecchi decenni fa ad oggi, e molto altro ancora. Sarà davvero piacevole spendere qualche ora in questa fortezza.