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Natale a Pozzuoli: una visita diversa

Nelle trascorse festività natalizie è un brulicare di manifestazioni diverse in ogni luogo, paese, città.  Abbiamo deciso di rifuggire da tutte queste attività e ci siamo dedicati con gli amici una visita diversa a Pozzuoli.

Questa cittadina dell’area metropolitana di Napoli molto antica, ed ha cambiato nome diverse volte: dalla prima Dicearchia dei profughi di Sarno che scappavano dalla tirannide, ed ebbero il permesso della città di Cuma per fondare l’odierna città di Pozzuoli.

Poi il nome divenne Fistelia dopo l’occupazione dei sanniti di Cuma e delle sue colonie. Con i Romani il nome divenne Puteoli ed infine Pozzuol. Ma non volevo fare la storia della città, non volevo ricordare che in questa cittadina vi è l’afiteatro, il terzo d’Italia, meglio conservato. Ci sembra superfluo ricordare la presenza della Solfatara, dove nel corso degli anni hanno girato diversi film. Oggi purtroppo chiusa dopo il tragico evento di qualche anno addietro.

Comunque dare un sguardo al Tempio di Serapide è sempre un’emozione incredibile, ma questa volta abbiamo voluto dedicarci ad una passeggiata per il vecchio rione Terra, che negli anni settanta fu abbondonato per il fenomeno del bradisismo, con la conseguente delocalizzazione degli abitanti nella località Monteruscello.

Oggi il Rione Terra è oggetto di recupero ai fini abitativi e di sistemazione artistica, in tale rione sono stati trovati i resti dell’antico tempio dei romani, inglobato nell’attuale Duomo. Una splendida operazione di restauro consente con una visita al Duomo di poter ammirare le varie epoche.

Ma la nostra visita prevedeva un semplice “passeggio” attraverso il centro storico e la visita alla darsena resa fruibile da poco tempo, infatti da questo luogo è stato possibile ammirare il tramonto a pelo d’acqua nel golfo di Pozzuoli.

Complice un cielo terso e sgombro di nuvole e smog, grazie al vento gelido di questi giorni, il tempo ci ha consentito una visione mozzafiato.

In giro per cittadina nell’aria si sente odore di zolfo, quando le bocche della solfatara o di quelle dei vulcani posti sotto il livello del mare emettono vapori di zolfo a seguito attività sempre presente. E’ una sensazione strana da assaporare; questi effluvi di vapori, simili ad odore di uova marce!

Il prosieguo della passeggiata è stato effettuato nel centralissimo Corso della Repubblica, dove è stato installato l’albero di Natale, oggetto di foto dei bambini che potevano correre e giocare liberamente nell’isola pedonale. Difatti l’intero centro storico del rione Terra è stata dichiarato Patrimonio dell’Unesco e reso SOLO pedonale, anche i residenti devono arrivare a piedi alle proprie abitazioni.

E’ stato bello poter finalmente fruire ed assaporare una “visita diversa” alla cittadina, potersi soffermare nei vari bar presenti ed assaggiare una graffa calda (trattasi di una ciambella fritta, ricoperta di zucchero, l’impasto è costituito da farine e patate), fritta al momento, da Ranieri.

Il lungomare Pertini, dove hanno realizzato giardini, piste ciclabili e viali per il passeggio pedonale, tra la strada ed il mare consente una fruibilità del panorama notevole.

Lungo questo Corso ci troviamo al centro del golfo di Pozzuoli, da dove è possibile ammirare gli estremi: capo Miseno e l’solotto di Nisida.

Anche qui la visione a pelo d’acqua del panorama induce senso di tranquillità e serenità nell’animo.

Ormai le ombre della notte hanno preso il sopravvento sulla luce diurna, il panorama diventa uno sfavillare di luci, in lontananza riusciamo a distinguere le luci di Capri, complice il cielo terso.

Abbiamo proseguito lungo via Napoli per rientrare in città costeggiando il mare.

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Dove dormire a Pozzuoli
Pellegrino Villani

Pellegrino Villani

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Nella
Nella
3 anni fa

Descrizione “alternativa” di un luogo molto efficace.

Sergio m.
Sergio m.
3 anni fa

Degna di apprezzamento la scelta di mettere in rilievo le bellezze autoctone dei ns. Territori. Tra spedizioni fuori regione e transnazionali, a volte basta poco per rendersi conto che la pace dell’ animo è raggiungibile anche dalle ns.parti. Dipende da quale punto di vista ci mettiamo ad osservare l’ insieme. Ma credo che il tutto sia riassumibile con le parole di Mozart che, in una lettera al al padre, diceva che conoscere Napoli equivaleva conoscere il mondo intero. E per questo lui voleva venire qui. Ad maiora semper.

Omar
Omar
3 anni fa

Dal racconto descrive la peculiarità di Pozzuoli ed un bel modo alternativo di visitare questa splendida località. La sensazione ancora più forte che traspare nel racconto è l’amore per la propria terra. Complimenti…e grazie per il suggerimento

Rita
Rita
3 anni fa

Un napoletano che sceglie di ….”risvegliare” e “riscoprire” con occhi e cuore diversi angoli ,posti,luoghi,scorci della sua città.
Notevole la scelta della microanalisi storica e dettagliata del luogo inserita nella macroanalisi territoriale del luogo.
Pozzuoli vista con il cuore e ” la pancia” ( secondo cervello).Grazie.

Pasquale
Pasquale
3 anni fa

Stupendo

Anna
Anna
3 anni fa

Pozzuoli, il paese che ha dato i natali a Sofia Loren, non poteva che essere bellissima.

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