
7 pose per 7 lettori: un itinerario a portata di libro
È una gioia rara vedere qualcuno che legge. Oggi sempre più spesso il libro è sostituito dal cellulare, nelle mani della gente, e quella felicità a portata di mano è diventata meno poetica.
Appena arrivai alla stazione dei treni di Anversa, tanti anni fa, vidi seduta ad un tavolo una famiglia di lettori: padre, madre e due bambini. Ebbi subito l’istinto di fotografarli, ma fui bloccata da un seccatore. Questa è la prima immagine del mio piccolo giro del mondo dei lettori, ma − come dice la parola stessa − potete solo immaginarla.
Le foto successive, per fortuna, le ho scattate veramente.
1. Anna Frank in Polonia
Sono sul traghetto che collega Sopot, località balneare vicino Danzica, a Hel, situata sulla punta estrema della sottile penisola omonima; prima di salirci ho percorso il molo più lungo d’Europa. La traversata dura parecchio, il tratto di mar Baltico scintilla sotto i raggi di sole. Una ragazzina dai lunghi capelli rossi ne approfitta per leggere il Tagebuch di Anna Frank, precariamente appoggiata al parapetto dell’imbarcazione. Qualche giorno dopo sarei andata, o forse no, a visitare Auschwitz. Ma questa è un’altra storia.
2. Una guida di viaggio nelle mani di un controllore rumeno
Libri e viaggi
Visitando la Romania in lungo e in largo, di gente che leggeva non ne ho vista proprio: siamo ormai lontani dai paesi protestanti del nord e ancora non siamo arrivati in quelli islamici. Però sul treno partito da Orşova (sulle rive del Danubio, vicino al confine con la Serbia) e diretto a Timişoara, ho conosciuto un ex immigrato in Italia che lavorava nella carrozza ristorante. E poi lui mi ha presentato due controllori baffuti in divisa. E insomma tra una coca e una bottiglia d’acqua, mentre fuori scorrevano infiniti campi di girasoli, gli ho prestato la mia guida di viaggio. Ancora mi chiedo se ci abbiano scoperto qualcosa di nuovo tra quelle pagine, magari fuori dalla tratta Orşova-Timişoara.
3. Una deliziosa piccola moschea nel cuore dell’Albania
Addentriamoci nei primi avanposti delle lande islamiche, dove la pratica della lettura, specialmente dei libri sacri, mi è parsa più evidente. Certo, l’Albania non si può dire che sia uno Stato fervidamente religioso, grazie agli sforzi disumani compiuti dal loro storico dittatore per estirparne la pratica. Oggi però il numero di credenti di fede musulmana non solo resiste, ma aumenta, giorno dopo giorno. Basta recarsi alla moschea di Et’hem Bey, nella piazza principale di Tirana, per entrare in un piccolo mondo raccolto e delicato, fatto di tappeti colorati, affreschi floreali, antichi orologi e grandi libri misteriosi tutti decorati.
4. Leggere nel suq di Aleppo
In Siria ho visto molti lettori, non solo nelle moschee, ma anche nei grandi mercati, in attesa di clienti che forse non arriveranno mai. Tra saponi profumati all’olio di oliva, soffici tappeti, orecchini spaiati, scialli decorati e tanta altra paccottiglia, in particolare ha attirato la mia attenzione questo minuscolo cubicolo pieno di tessuti accatastati. Il dubbio mi è rimasto: come faceva questo pover’uomo, miope e con una sciarpa in testa, a concentrarsi nella lettura, circondato com’era da tutta quella confusione? E soprattutto: a cosa serviva, precisamente, l’orologio da polso incastrato così ingegnosamente?
5. Fragili libri nelle mani dei pellegrini etiopi
Spostiamoci ora in in Etiopia. E’ uno dei Paesi più poveri del mondo, il tasso di analfabetismo è spaventoso. Eppure tra i pellegrini convenuti a Lalibela in occasione della festa di San Giorgio, sono tantissimi i libri nelle mani antiche, nodose, nere nere. I libri delle preghiere sono vecchi mille anni, forse sono scritti in ge’ez, la lingua liturgica della Chiesa Copta d’Etiopia. Non si sa come ancora si tengano insieme, ma questo non deve stupire nel magico, incredibile mondo religioso etiopico, rimasto uguale a se stesso da sempre.
6. Un tasso di alfabetizzazione decisamente elevato
Trasferiamoci in India, precisamente nel Kerala, lo Stato meridionale affacciato sull’Oceano Indiano con una particolarità: è stato il primo Stato al mondo ad aver eletto un candidato Comunista democraticamente, nel 1956. Il Partito Comunista, come si vede dall’immagine scattata a Kochi, non ha perso importanza, anzi è da allora che governa il Paese, alternandosi periodicamente con il Partito del Congresso. Gli abitanti del Kerala, oltre a indossare questa specie di gonna-pareo di colore chiaro, godono del tasso di alfabetizzazione più alto dell’India (91%), del più basso tasso di corruzione e di una invidiabile tolleranza tra le diverse religioni.
7. Io e i lemuri
Termino il mio personale giro del mondo della lettura in Madagascar. La lettrice in questo caso è una turista. Italiana. In pratica: io. Qui ero dalle parti di Anakao, sulla costa occidentale e, come si vede dall’immagine, mi stavo semplicemente arrostendo al sole dopo un bel bagno. Di lemuri ne avevo visti già moltissimi, nei diversi parchi nazionali che li ospitano, in varie località del Paese. Gerald Durrell è invece un famosissimo naturalista ed esploratore inglese, nonché scrittore curioso e ironico. Anche al suo sguardo devo essere grata per avermi fatto da guida nella mia esplorazione dell’isola delle meraviglie.
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Bello il tuo racconto , direi più che un racconto è un reportage sulla lettura nei vari angoli del mondo. Ed hai proprio ragione che ormai non vedi più nessuno con il libro in mano. Il cellulare ha sostituito tutto e mi fa piacere che qualcuno resiste, come mostrano le tue foto. grazie!