
Perché visitare Bosa in Sardegna? Ecco 6 validi motivi
Visitare Bosa è una cosa da fare almeno una volta nella vita. I giovani studenti dell’istituto alberghiero Pischedda del paese sardo ne sono certi e in questo articolo ci accompagnano nella visita attraverso 6 ottimi consigli che vi invoglieranno a prenotare la vostra vacanza da queste parti. Prima di scrivere questo articolo i ragazzi hanno esplorato insieme alla redazione di Gente in Viaggio il paese in lungo e in largo. Abbiamo visitato il castello, invaso digitalmente le Conce e il loro museo, ci siamo aggirati per Sa Costa (il centro storico di Bosa) armati di smartphone per scattare fotografie da condividere sul canale instagram e sulla pagina Facebook. A mò di consiglio by locals, abbiamo scoperto un paio di calette nascoste dove si godono il mare le nostre giovani guide e abbiamo approfondito i temi della ristorazione turistica incontrando un vero cuoco, del ristorante Il Galeone a Bosa Marina. In classe abbiamo incontrato i ragazzi di Nu Adventure che, proprio a Bosa, portano avanti uno splendido progetto di turismo esperenziale mentre per i vicoli abbiamo incontrato pescatori, artigiani e produttori di Malvasia, eccellenza bosana. Così, in un vero percorso di scoperta e racconto (Scopritelling, il nostro gioco di parole) gli studenti del Pischedda ci invitano a scoprire ancora di più di Bosa, così come è successo a noi che li abbiamo accompagnati in questo percorso impegnativo e stupefacente allo stesso tempo.
Adesso però, andiamo davvero a scoprire 6 cose che vi faranno innamorare di Bosa:
Il mare
Bosa Marina è la parte marittima di Bosa. Da qui si possono ammirare stupendi tramonti dalla torre dietro il Muraglione ai caduti di Cefalonia e le sue spiagge bellissime. Per chi ama stare tra le rocce c’è Turas, una frazione della costa che al posto della spiaggia ha appunto molte rocce. Il nostro mare offre diversi frutti tra cui patelle, bocconi e in cima alla lista i ricci, creature da un guscio piuttosto spesso pieno di spine, ma dentro quando è stagione sono pieni delle loro dolci uova che hanno la fragranza del mare. Bosa Marina ha pure una sua festa che si chiama “Santa Maria del Mare”, durante la quale si fa una processione con le barche. Una di queste trasporta la statua della Madonna del Mare dal Ponte Vecchio a Bosa al Muraglione e poi la sera si torna indietro dopo però aver buttato in acqua la corona della Madonna, come segno di buon auspicio per i pescatori. La sera a mezzanotte si va in spiaggia ad ammirare i fuochi d’artificio.
Gabriele Pes
Il Centro Storico e le sue botteghe
Il centro storico io lo propongo perché puoi passeggiare tranquillamente nei suoi vicoli e perché è un buon modo per scoprire qualcosa di originale oltre ai monumenti ecc… Tra gli altri è possibile incontrare tanta gente che ci abita, ad esempio pescatori che lavorano le reti, oppure delle signore che lavorano il filet. Questa é una bella tradizione per le signore ed é pure un passa tempo perché oltre che nelle botteghe alcune lo fanno anche in casa.
Con il filet si fanno ad esempio orecchini, centrini ecc.. che si possono acquistare nelle botteghe dei vicoli.
Maddalena Farina
Le Calette vicino Bosa
A Bosa, oltre la spiaggia principale possiamo trovare numerose calette che si contraddistinguono per la tranquillità e la bellezza che le circonda.
Si possono raggiungere in macchina solo in parte. Per arrivare alla spiaggia vera e propria bisogna, infatti, passare per discese di macchia mediterranea incontaminata in mezzo a rocce e vegetazione abbastanza fitta. Si può considerare come una vera e propria avventura, ma ne vale sicuramente la pena.
Le più rinomate sono Cumpoltittu, Cane Malu, Poggiu Culumbu.
Se cercate un’acqua cristallina, una spiaggia pulita e tanta pace, queste spiagge sono perfette per voi.
Marika Brandinu
Il Castello di Serravalle
Il castello di Bosa, chiamato anche Castello Malaspina, è un antica fortezza di avvistamento. Il suo nome proviene dal cognome della famiglia che l’ha edificato.
Si trova sulla cima del colle Serravalle e si può raggiungere percorrendo una lunga salita.
All’interno il Castello non è come lo si potrebbe immaginare. Al suo interno è “vuoto”; c’è una vasta piazza dove si trova la piccola chiesa di “Nostra Signora di Regnos Altos“, all’interno della chiesa sono stati ritrovati anche degli affreschi molto antichi. Oltre alla chiesa e la piazza , il castello offre una bellissima vista su tutta Bosa , grazie a delle torri in cui si può salire per godere dello splendido panorama.
Il castello è molto bello anche perché se vieni a Bosa non puoi non notarlo.
Certo arrivarci è un po’ faticoso, c’è una bella salita da affrontare ma che si può fare sia a piedi che in macchina e mentre si sale si può ammirare uno splendido panorama. Oltre tutto, quando si scende si può approfittare e passare nella “vecchia Bosa” che è piena di casette tutte colorate che appartenevano ai pescatori. Io non sono di Bosa, e come città mi ha sempre affascinata per il mare, per le casette antiche e per i mille spettacoli che ha da offrire. Il castello è la ciliegina sulla torta che rende Bosa una città davvero splendida.
Sofia Salaris
IL CARNEVALE
Il carnevale ha un importanza particolare a Bosa.
Inizia con il Giovedì Grasso, in cui i bambini escono e si mascherano con delle pellicce. Infatti secondo un antico rito le persone andavano a chiedere nelle case qualcosa da mangiare. Al termine della sfilata si recano tutti in Piazza Zanetti, dove vengono distribuite frittelle e vino per tutti.
Il giovedì successivo escono le scuole con i bambini mascherati, e i ragazzi più grandi usciti si mascherano come vogliono. Alla fine della sfilata, una volta terminato il giro del paese, si riuniscono in Piazza Monumento dove ci sono diversi intrattenimenti come musica, giostre ecc.
Infine, il Carnevale Bosano si conclude con due usanze tipiche del paese. La mattina ci si maschera da “S’Attitidu”, ovvero le persone rappresentano il lamento funebre, vestendosi con panni neri da donna. Questi vanno a chiedere un po’ di latte con la tipica frase in sardo “Unu ticchirigheddu de latte”. Mentre la sera ci si maschera di bianco e si va alla ricerca del carnevale che sta morendo. Anche qui si usa una tipica frase che è “Giolzi, Giolzi….Ciappadu”.
Francesca Dasso e Giovanna Rosa Stara
REGNOS ALTOS
È una festa tradizionale che si svolge nelle vie di Sa Costa, la zona al di sotto del Castello Malaspina. Si dice che nel 1847 un bambino trovò tra le macerie del castello una statuina della Madonna, che venne riposta poi nella nicchia della chiesa, all’interno del castello. Questa statuina venne chiamata “Nostra Signora di Regnos Altos”. La festa a lei dedicata si diffuse nella città per venerare la statuina ritrovata. I cittadini ogni anno si riuniscono l’11 Settembre per festeggiare la Madonna, nelle vie di Sa Costa. Si festeggia con degli altarini in ogni via dove vengono anche allestiti dei veri e propri banchetti aperti a tutti i partecipanti. Durante questi banchetti si mangiano alcuni piatti tipici come per esempio “sa favada” e “s’ azzada“. La festa si conclude a tarda notte.
Ti consigliamo di venire a vedere questa festa dove scoprirai un fantastico borgo e i suoi simpatici abitanti.
Francesca Dasso e Giovanna Rosa Stara
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