
Passeggiata nella Napoli storica, tra arte e sapori
Napoli, mi piace definirla la perla del Mediterraneo. Uno scrigno di risorse dal valore eterogeneo ed unico. È proprio per la vastità e la bellezza di queste ultime che, organizzando tempi e programmi, è possibile concedersi esperienze capaci di appagare la nostra sete di conoscenza, quella sete propria di un viaggiatore che brama panorami incantevoli ed attimi incredibili.
La tradizione. Ogni posto al mondo poggia su una fitta trama di tradizioni culinarie, artistiche, archeologiche e naturalistiche e Napoli si configura come una tessitura perfetta di aspetti da conoscere. Abbiamo una giornata, una di quelle tipiche soleggiate del meridione; un venticello di brezza marina che ci accarezza dolcemente il viso e soprattutto abbiamo la nostra sete di conoscenza da appagare.
E allora via!
Immergiamoci in una passeggiata della Napoli storica
La nostra avventura inizia da Spaccanapoli, il cui vero nome è Via San Biagio dei Librai e Via Benedetto Croce, una arteria di tradizione che seguendo il decumano inferiore “spacca” la Napoli in due aree.
Iniziamo il nostro viaggio, partendo da Piazza del Gesù, una delle mete preferite dai turisti, uno di quei posti in cui chiudendo gli occhi avverti la storia mentre aprendoli rendi tangibile una sensazione di grandezza. Ad attendere la nostra vista ci sono la Basilica di Santa Chiara e la Chiesa del Gesù Nuovo, casa del grande Giuseppe Moscati. Una ulteriore bellezza completa il nostro quadro idilliaco: il meraviglioso obelisco dell’ Immacolata; ah, dopo aver visitato queste prime bellezze godiamoci questo sole dalla forza partenopea.
“Ma basta na jurnata ‘e sole e coccheduno ca te vene a piglià…” (P. Daniele)
È una continua sollecitazione dei sensi, Napoli. Le note del grande Pino Daniele arrivano dalla postazione di un artista di strada. L’arte di arrangiarsi e la devozione per i padri Napoletani è la tipicità di questi luoghi.
Profumi e sapori della Napoli più verace
Riprendiamo il nostro viaggio tra la Napoli storica, quella verace e spettacolare. Una città fatta soprattutto di profumi che ti arrivano dai lati della strada, quel profumo inconfondibile di pizza del rosso della lava, bianco dell’abito del suo pulcinella e verde dei suoi pini. E allora lasciamoci andare a questa goduria di sapore, anche essa forma d’arte sublima.
Riprendiamo il nostro viaggio che tra una bancarella d’arte presepiale, nu ‘curneciello regalato e qualche numero al lotto sussurrato, ci porta a Piazza San Domenico Maggiore circondata dai suoi nobili palazzi per poi proseguire lungo San Biagio dei Librai, fino alle sculture del grande Bernini che fanno da cornice alla Cappella del Monte di Pietà.
Quanta storia, quanta bellezza e, e… che profumo di sfugliatella! E vabbè, abbiamo camminato tanto, la pizza ormai è stata digerita a dovere e concediamoci allora sta tazzulella di caffè accompagnata da un pezzo di riccia o un pezzo di frolla prima di continuare questa avventura.
Con quel connubio tra dolcezze napoletane e amaro del caffè, che sembra quasi una poesia di Totò, incamminiamoci lungo San Gregorio Armeno, dove sembra che la magia del Natale si fermi tutto l’anno: l’arte presepiale ed il suo fascino è pronta ad accoglierci.
Tra qualche pastore classico e qualcuno dal volto ben più mediatico, la nostra passeggiata prosegue in un quartiere dove la bellezza è di casa e la vivacità e l’animazione sicuro non manca.
E se proprio, con il calare della sera, la nostra sete da viaggiatore brama qualche sorso da fine giornata, basta tornare a Via San Biagio dei Librai, salirla tutta e godere della bellezza della città dall’alto. C’è da rimanere a bocca aperta!
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L’ultima frase che hai scritto è proprio vera, napoli è famosa per il sole e la sua bellezza luminosa, ma è col calare della notte che si scopre il lato intimo e amaro di questa città, perdendosi nei vicoli o ammirando la luna che si specchia sul golfo.
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