
Padova da gustare: cosa e dove mangiare in città
Eccoci in una terra di sapori, dove socialità e buona tavola si tramandano da generazioni. Una cucina definita di orto e di corte, proprio perché gli ingredienti sono a km 0, coltivati nell’orto e allevati in cortile. Prima di pranzo non può mancare l’aperitivo con l’ immancabile e ottimo Spritz e poi, la lunga tradizione vi conquisterà senza alcun dubbio.
In giro per Padova? Ecco le ricette da assaggiare assolutamente
I bigoli sono l’alimento che maggiormente rappresenta il territorio. Un sapore locale rigorosamente fatto a mano che troverete facilmente nelle botteghe e nei laboratori del centro storico freschi e secchi per le vostre ricette. Semplicissimi e buonissimi, la loro massima espressione la raggiungono conditi in salsa. La salsa però, non è quella a cui state pensando, si tratta di alici, cipolla e vino bianco che amalgamate formano un sughetto cremoso. È il piatto che più racconta Padova, una città vicina al mare eppure così immersa nella campagna.
Il Gran bollito è un altro must della cucina padovana che affonda le sue origini nel seicento. Sappiamo che quella buona forchetta di Galileo Galilei era un fan di questo piatto. Servito anche durante i matrimoni prima dell’arrosto, ha come protagonisti vari tagli di manzo, il cotechino, la gallina padovana o uno dei suoi parenti stretti (l’oca, l’anatra, la faraona). Insaporito da diverse salsette come la mostarda, la salsa verde e il cren(la salsa di rafano), ottimo in accompagnamento con un buon vino rosso novello, ma siamo in Veneto e per i vini dovete solo scegliere!
Proseguiamo il nostro viaggio di sapori arrivando ai dolcetti. Pan del Santo, il Dolce del Santo, amaretti e merletti: tutti dolci legati a Sant’Antonio. Il pan del Santo è un dolce apprezzatissimo, si presenta come un tradizionale ciambellone fatto con uova, zucchero, farina, mandorle, gocce di cioccolato e granella di amaretto. Il dolce di Sant’Antonio, la cui forma ricorda l’aureola del Santo è più elaborato: pan di spagna ripieno di marmellata avvolto in pasta sfoglia. Il merletto è un pasticcino, preparato con uova, farina, burro, mandorle affettate e marsala.
Questo ipotetico pranzo, per cui noi abbiamo già l’acquolina in bocca, si chiude ovviamente con una grappa! Non abbiamo nominato tanti altri piatti tradizionali che vale la pena assaggiare: i vari risotti, con i rovanassi (fegatini di pollo), con il radicchio, con asparagi o piselli, la pasta e fagioli, la zuppa con la verza e ancora l’oca in Onto e gli ottimi salumi.
Dove mangiare a Padova
Passiamo adesso a qualche consiglio pratico su dove assaggiare queste bontà. Iniziamo dal Caffè Pedrocchi, nel centro città, meglio conosciuto come caffè senza porte perché rimase aperto giorno e notte dal 1831 al 1916. Da colazione a cena vi coccola tra prelibatezze e cultura.
Passiamo poi al ristorante Belle Parti nell’aristocratico Palazzo Prosdocim, romantico e in stile Belle Epoque, offre una cucina locale eccellente come la carta dei vini. L’Antica Osteria dal Capo porta tutta la tradizione veneta nei piatti, imperdibili: la zuppe di verdure di stagione servite in pagnotte, il musso in tocio (spezzatino di asino), e le carni di animali da cortile.
Tra gli agriturismi nei dintorni vi segnaliamo invece: l’agriturismo Alba, tra i sapori locali e la natura del Parco dei Colli Euganei; l’agriturismo le volpi nel cuore dei colli, che offre vino e olio di propria produzione; l’agriturismo Podere Villa Alessi dove l’amore per il territorio si fonde con i piatti della cucina.
La lista potrebbe essere infinita per cui vi segnaliamo un sito di approfondimento da curiosare prima della vostra gita a Padova.
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