
Monti e la Suburra: il rione più antico di Roma
Roma è la città della Storia, ma c’è un luogo (forse più degli altri) in grado di testimoniare tutta la sua importanza durante il corso dei secoli. Quale? Il Rione Monti! Vanta infatti più di 2.000 anni di storia e diviene in questo senso il più antico quartiere cittadino! Sorse in epoca romana già come area residenziale, semplice e popolare e per questo alquanto colorito. Purtroppo oggi lungo le strade del rione, i resti dell’antica Roma sono quasi del tutto inesistenti, ma non è poi così difficile immaginare la numerosa serie di insulae (la più diffusa tipologia di abitazione dell’epoca) che in passato dovevano popolare l’intero quartiere. Le insulae erano infatti alti caseggiati a più piani, con botteghe affacciate su strada a pianterreno e appartamenti ai piani superiori. Qui vivevano famiglie assai numerose e non sempre in condizioni agevoli, anzi, assai frequenti erano per esempio i violenti incendi che scoppiavano al loro interno, visto che erano in parte costruite in legno!
Il quartiere si estendeva fino al centro cittadino, proprio alle spalle del Foro di Augusto: in antico però si chiamava Suburra, dal latino Sub-Urbe e cioè sotto l’Urbe, poichè la città era sorta ai piedi del Palatino! Questo quartiere divenne assai noto nelle cronache dell’epoca anche perché offriva “particolari” luoghi di frequentazione: botteghe, locande e soprattutto lupanari, la cui clientela era principalmente costituita da ladri, prostitute e assassini! Ma vi era anche una parte del quartiere più rinomata, in cui sorsero eleganti domus (l’altra abitazione tipica dell’Antica Roma), lungo l’attuale via Urbana, che nel nome ricorda però il pontefice che si occupò nel XVII secolo della sua sistemazione, Urbano VIII Barberini. Sembra che all’interno di una di queste sontuose domus, sia venuto alla luce anche il grande Giulio Cesare!
Con la caduta dell’impero romano, il quartiere continuò a mantenere intatto il suo carattere popolare durante tutto il corso dei secoli: fu così che alle abitazioni romane si sostituirono quelle medievali e poi gli eleganti palazzetti rinascimentali. Accanto alle più antiche arterie stradali, iniziarono a comparire nuove vie e direttrici; al posto dei luoghi pagani iniziarono ad essere edificate le nuove chiese cristiane.
Cuore del rione oggi è piazza della Madonna dei Monti, punto di ritrovo scelto da molti romani e non solo, giorno e notte. Il nome della piazza si riferisce all’antica chiesa dedicata appunto alla Madonna dei Monti, che non prospetta sulla piazza la sua facciata, bensì il fianco! Immancabile nel centro della graziosa piazzetta (come da buona tradizione romana), la graziosa fontana che per superare il dislivello tipico di Monti – che sorge su più colli come suggerisce il nome stesso – presenta su ciascun lato della propria base un numero differente di scalini!
Alcune delle strade più note, perfette per rilassanti passeggiate, sono via dei Serpenti, via del Boschetto o via di Panisperna. Grande sarà poi la sorpresa raggiungendo la celebre piazza del Grillo, dominata dal palazzo familiare del marchese più bizzarro di Roma, ben noto per gli scherzi che il Marchese era solito fare ai passanti e diventato ancor più celebre grazie alla straordinaria interpretazione cinematografica di Alberto Sordi. Qui inoltre vi è anche la suggestiva Casa dei Cavalieri di Rodi, antica residenza dell’ordine cavalleresco sorta sui resti di epoca romana del Tempio di Marte posto al centro del Foro di Augusto.
L’angolo più suggestivo del rione è probabilmente la cosiddetta Salita dei Borgia, una scalinata che deve il proprio nome alla peccaminosa famiglia di papa Alessandro VI. Qui si può ammirare il bel palazzetto, sempre ricoperto dalla verde edera, che sembra essere stato di proprietà di Vannozza Cattanei, amante di Rodrigo e madre di Lucrezia e Cesare Borgia.
Capolavoro artistico del quartiere è la Basilica di San Pietro in Vincoli, dedicata al principe degli apostoli e così chiamata per le catene che lo tennero prigioniero, i vincoli appunto. Al suo interno è assolutamente da ammirare lo straordinario Mosè realizzato da Michelangelo per la monumentale tomba di papa Giulio II della Rovere! E dopo tanto aver camminato e visitato, ci si merita un po’ di sano relax: uno sfizioso aperitivo oppure, perché no, qualche ottimo piatto della cucina tipica romana, a Monti le trattorie non mancano di certo!
Autore: L’Asino d’Oro Associazione Culturale

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