
Mondiali Brasile: dalla foresta alla costa, i luoghi dove gioca l’Italia
Scopriamo le città brasiliane che hanno ospitato la nostra nazionale nei Mondiali del 32014, tre luoghi molto diversi tra loro che porteranno gli azzurri a prepararsi a differenti condizioni atmosferiche, spostandosi dalla foresta Amazzonica alla costa.
Manaus e i suoi fiumi
Manaus si trova nel cuore della foresta pluviale, una location impegnativa per il suo clima, ma certamente affascinante dal punto di vista naturalistico e paesaggistico. Da ammirare è lo scenografico “Incontro delle acque”, un fenomeno naturale provocato dalla confluenza delle acque scure del fiume Rio Negro con le acque marrone chiaro del fiume Rio Solimões, che si incontrano per formare
il fiume Rio Amazonas. Per 6 chilometri, le acque dei due fiumi corrono parallele ma non si mescolano. Questo fenomeno succede perché c’è una grande differenza tra le temperature delle acque e la velocità delle loro correnti. Il fiume Rio Negro corre 2 km/ora circa a una temperatura di 22ºC, mentre il fiume Rio Solimões corre da 4 a 6 km/ora, a una temperatura di 28ºC. A Manaus il mare è lontano, ma il letto del fiume è talmente largo che una delle principali attrattive turistiche della città è la Spiaggia di Ponta Negra, dove si può passeggiare, mangiare nei numerosi bar e ristoranti, giocare a pallavolo e ovviamente improvvisare una partitella a calcio sulla sabbia. Poco lontano dalla città si possono esplorare parchi ecologici come il Comunale del Mindù, il Bosco della Scienza o il Giardino Botanico Adolpho Ducke. Il maggior simbolo dell’apogeo economico di Manaus è il Teatro Amazonas, al culmine di un periodo meraviglioso che coincise con la commercializzazione del caucciù, fiumi di denaro furono investiti dai baroni della gomma per ricreare lo stile di vita suntuoso delle élite europee. Nel teatro Amazonas c’è tanto di italiano: fu italiana la ditta che iniziò i lavori di costruzione nel 1884, sotto la supervisione dell’architetto italiano Celeste Sacardim, fu italiana la compagnia lirica che lo inaugurò. Dall’Italia arrivò il marmo di Carrara per le scale, statue e colonne.
Manaus è situata vicino alla confluenza del Rio Negro con il Rio delle Amazzoni, un fiume il cui solo nome evoca scenari naturali maestosi. Ma anche disastrosi. Infatti verso la fine di maggio il livello del fiume che scorre attraverso l’abitato ha inondato un’area centrale della capitale amazzonica e il sindaco, Artur Neto, ha decretato lo stato di emergenza evacuando le famiglie che vivono nelle zone più a rischio.
All’avventura in Brasile
Recife, tutti i colori del Brasile
Recife è una colorata città affacciata sul mare del Pernambuco, uno Stato considerato il fiore all’occhiello del turismo nazionale per i 35 gradi costanti delle sue spiagge e per il verde smeraldo del mare. Certamente è il paradiso dei sub, con oltre cento i relitti sottomarini tra cui immergersi per ammirare i microcosmi formatisi negli anni. La spiaggia da sogno di Boa Viagem (Buon viaggio), considerata tra le spiagge urbane più belle del paese, si affaccia su un mare dalle acque cristalline ed è circondata da palme di cocco. Qui si concentra la maggior parte degli alberghi, dei ristoranti e dei locali notturni, oltre ai negozi di artigianato (tipici sono i manufatti realizzati con la tecnica renda de bilro, un ricamo fatto con il fuso). Le strade del caratteristico centro storico sono strette, con viottoli e viuzze tortuose che si aprono su bellissimi patii. Il quartiere Poço da Panela è una zona tradizionale e pittoresca caratterizzata da edifici, case e palazzi risalenti al XIX secolo, epoca in cui la popolazione di Recife l’aveva scelto come località di villeggiatura estiva. Una menzione speciale va al buon cibo fatto di piatti a base di frutti di mare. I ristoranti servono pietanze tipiche della tradizione gastronomica pernambucana, come la frittata di granchio e aragosta, la torta Souza Leão, il pé-de-moleque (un croccante di arachidi) e la buchada de bode, una sorta di trippa a base di stomaco di caprone ripieno di erbe.
Natal la città del sole
Nota anche col nome di Città del Sole o Città delle Dune, Natal è la capitale dello Stato Rio Grande do Norte. Oggi è una località turistica molto rinomata per due motivi in particolare: la sua vivace vita notturna, con un’ampia scelta di locali e discoteche, e per le sue bellissime spiagge, quasi sempre deserte e di sabbia bianca, le enormi dune di Genipabu, le palme da cocco ed il mare solcato dai surfisti. Pensare che la temperatura media annua è di 28 gradi, non a caso il nome di Città del Sole. Dal punto di vista architettonico, è una città moderna con numerosi spazi verdi e ampi viali, progettata negli anni trenta dall’architetto italiano Giacomo Palumbo. Da vedere assolutamente: il Forte dos Tres Reis Magos, la stuttura difensiva costiera eretta dai primi insedianti olandesi. Per i più piccoli c’è il Natal Aquarium, a Praia da Redinha. Da non perdere anche una curiosità: il più grande albero di anacardi del mondo, il Cajueiro de Pirangi. Il Cajueiro si estende su una superficie di circa 8.500 metri, con un perimetro di circa 500 metri e produce circa ottanta mila anacardi all’anno. La straordinaria crescita si spiega con la combinazione di due anomalie genetiche. In primo luogo, i rami crescono lateralmente e nel corso del tempo, a causa del peso, i rami tendono a piegarsi verso il basso per raggiungere il suolo. Ed ecco la seconda anomalia: toccando il suolo, i rami cominciano a creare radici e poi iniziano a crescere di nuovo, come se fossero le radici di un altro albero. A vederlo infatti da l’impressione che siano più di uno, in realtà sono solo due, quello che soffre di alterazione genetica ed occupa il 95% del parco e un altro pianto qualche anno prima.