interni moschea iran

10 giorni in Iran, Il viaggio del cuore

La Piazza di  Isfahan
Le tombe di Dario e Serse, Naqsh-e Rostam
La Moschea rosa di Shiraz
Moschea di Kashan
Un caravanserraglio a Kashan 

La cosa migliore di un viaggio sono le persone, ho amato tanti popoli nel corso dei mie viaggi ma gli iraniani hanno un posto particolare nel mio cuore. In quella terra mi sono sentita al sicuro, protetta, accolta… Non ho mai avuto, neanche per un secondo, la sensazione che queste persone lo facessero per ottenere qualcosa in cambio e sono certa di non essermi sbagliata.

Ho trascorso dieci giorni in terra persiana nel mese di aprile, un periodo ottimale dal punto di vista climatico.

Ho deciso di comprare il volo intercontinentale e per l’organizzazione delle varie tappe, del visto e degli spostamenti interni (voli, bus e taxi privati), mi sono affidata ad una ragazza che lavora per un tour operator di Isfhan, conosciuta su Facebook in un gruppo dedicato all’Iran. I costi di questo viaggio sono stati davvero contenuti e i servizi ottimi. 

I maestosi palazzi, i giardini fioriti con vasche e fontane, le meravigliose piazze, le vetrate colorate, i mosaici e le maioliche delle moschee, vi faranno sentire dentro ad un mondo fatato. La sensazione che provo quando penso all’Iran é come quando mi sveglio dopo un bellissimo sogno e cerco con la mente tutti i particolari più belli per paura di dimenticarli.

Il mio itinerario di viaggio in Iran immersa nei suoi colori e nella sua ospitalità

Atterrata a Teheran sono partita con la mia guida-driver verso la città santa di Qom, una breve sosta per visitare l’imponente santuario di Hazarat-e Masumeh e la grande moschea. A Qom non troverete tanti turisti, ma é una tappa necessaria per conoscere più a fondo la religione islamica sciita. Dopo Qom sono ripartita per Kashan, una città oasi ai margini del deserto. In questa città ho ammirato il primo giardino persiano, Finn Garden, patrimonio dell’UNESCO. Kashan é anche conosciuta per le sue case tradizionali dotate di cortili interni, con le immancabili vasche rettangolari al centro e svariate fontane. Il giorno seguente sono partita per Isfhan con una sosta ad Abiyanhe, un villaggio ai piedi del Monte Karkas, caratterizzato da strade strette e case di fango rosso. In questo villaggio le donne portano un tipico foulard a fiori. Tutte le donne in Iran, anche le turiste, devono coprire il capo con un hijab, le ragazze più giovani hanno trasformato quest’obbligo in un accessorio modaiolo da abbinare ai vestiti, che lascia intravedere i capelli e dona loro un certo fascino.

Da Kashan la mia guida-driver mi ha portato ad Isfahan, la città iraniana di cui mi sono perdutamente innamorata. La piazza di Isfahan, grandiosa, maestosa, impossibile da rendere con le parole, questa piazza va vissuta, per ammirarne le bellezze dei palazzi che la circondano, le fontane e la gente che la popola. Avrei potuto stare seduta delle ore ad osservare le persone e un pomeriggio, mentre facevo delle foto, mi sono ritrovata ad essere l’ospite d’onore di una famiglia che stava facendo un picnic. L’ospitalità e la gentilezza di questa gente vi stupirà, anche chi non parla inglese troverà il modo di comunicare con voi. Isfahan é anche la città dei ponti che passano sul fiume Zayande Rood e rappresentano una parte importante dell’architettura della città, non perdetevi l’occasione di passeggiare sul lungofiume. La tappa successiva é stata Yazd, la città delle piccionaie, delle torri del vento e dei tetti color sabbia, dai quali si può godere di una splendida vista sulla città storica. Da Yazd ho visitato le torri del silenzio, luoghi sacri per gli zorastriani, dove venivano portati i defunti per restituirli alla natura. In Iran é ancora presente la comunità seguace del profeta Zarathustra, religione che si era sviluppata durante il periodo achemenide, nel VII-VI secolo a.C. 

Con un confortevole vip bus sono arrivata a Shiraz dopo circa 6 ore di viaggio. Shiraz, la città degli antichi poeti, dove il tempo trascorre lento tra le vie del suo antico bazar. Non lontano da Shiraz si trovano i resti dell’antica Persepoli, l’atmosfera che si respira é toccante, in quel momento mi sono sentita parte di quella storia grandiosa!

Da Shiraz ho preso un volo interno della Mahan Air (compagnia ottima e consigliata) che in poco tempo mi ha portata a Theran per la mia ultima tappa persiana. All’aeroporto la mia guida-driver mi stava già aspettando e mi ha portata in giro per questa caotica e affascinante capitale. Tappa da non perdere é il Golestan Palace, entrando vi sembrerà di tornare indietro nel tempo all’epoca dello scià, attorniati da scintillanti mosaici, tappeti, maioliche e oggetti provenienti da ogni parte del pianeta. 

Alla fine di un viaggio in Persia i colori delle maioliche e delle cupole decorate e la maestosità di piazze e palazzi vi resteranno impresse negli occhi; nel cuore sentirete sempre una certa nostalgia pensando all’accoglienza e alla gentilezza del popolo iraniano e forse al ritorno avrete una famiglia adottiva iraniana che vi mancherà. Nel naso resterà il profumo dei fiori, in particolare delle rose che sbocciano nei giardini più belli che avrete mai visto in vita vostra, insieme all’aroma delle pietanze persiane.

Arrivederci a presto cara Persia…

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Ilaria Chiccoli

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