flam crociera norvegia

In crociera tra i fiordi: il mio viaggio nel regno di Frozen

Avete presente quando siete così stanchi che anche pensare ad un viaggio avventuroso vi stanca? Forse no, ma a me è successo di voler programmare una bella fuga in un momento di totale stanchezza. Non mancava però, il desiderio di vedere posti nuovi e di strutturare un bel giro. Così ahimè, ho iniziato ad escludere le mete che prevedevano 22 ore tra voli e fusi orari.

Ho quasi trent’anni (non lo dite in giro) ma devo confessarvi che è stato un bel film Disney a ispirarmi! Ebbene sì, non avevo ancora visto Frozen – Il regno di ghiaccio, ambientato in un fiordo della penisola scandinava. Così ho iniziato a studiare il modo migliore per andare alla scoperta di questi luoghi meravigliosi nel modo meno faticoso possibile… ed ecco che trovavo la soluzione dal nome Costa Favolosa che proponeva un itinerario molto interessante per me che non conoscevo per nulla la Norvegia e la Danimarca.

Day 1: un assaggio di Copenaghen per decidere di tornare

Partenza dal porto di Rostock in Germania, la prima tappa sarà Copenaghen dove avevo già l’impressione che le 10 ore a disposizione non sarebbero mai bastate. Seguendo il mio mini itinerario prendiamo il bus 27 che ci porta velocemente a Kastellet un bel parchetto a forma di stella, ne attraversiamo un pezzo per dirigerci verso la famosissima Sirenetta. Più famosa che bella direi, non tanto la statua quanto lo sfondo. Facciamo una foto e ripartiamo. A tratti c’è un piacevolissimo sole che ravviva i colori e rende la città decisamente più bella. Lungo la strada leggo Design Museum, mi piacerebbe vederlo ma penso di non aver abbastanza tempo e confermo già la mia idea A Copenaghen dovremo tornarci almeno per un weekend! Arriviamo al Palazzo di Amalienborg con le guardie che camminano ordinate e notiamo subito il cupolone verde acqua della Marmorkirken.

Proseguiamo fino a Nyhavn, l’antico porto della città. Bello, anzi bellissimo ed io mi accorgo di essere abbinata ai colori delle case! Passeggiare lungo il canale è così piacevole, che percorriamo 15 km senza accorgercene (almeno fino alla sera quando saremo distrutti) continuiamo fino alla biblioteca reale Black Diamonds e ci rilassiamo nei suoi giardini. Incrociamo il palazzo della borsa e Cristiansborg Slot che stanno ristrutturando e proseguiamo verso lo Ströget, la strada pedonale piena di bei negozi. WOW bellissimi sia la strada che i negozi! Mentre ci avviciniamo ai giardini di Tivoli, ci accorgiamo di essere in una stradina carinissima con degli ottimi profumini che provengono dai locali. Sono ancore le 12:30 ma si sa, il Nord ti fa venire fame in anticipo. Assaggiamo lo smorrebrød, una tipica fetta di pane integrale condita con roba buona. Proprio dietro di noi, il Municipio e la statua di Hans Christian Andersen con cui una foto è d’obbligo, in fondo è grazie a lui se sono qui (Frozen infatti è liberamente ispirato alla sua fiaba La regina delle nevi) e mia mamma è testimone della mia passione per la Sirenetta visto che la costringevo a rivedere il cartone in un loop infinito.

Purtroppo per godere dei Giardini di Tivoli ci vorrebbe una giornata intera, per cui decidiamo di visitarli quando torneremo in questa splendida capitale. L’ultima tappa del mio mini itinerario è Christiania, la comunità indipendente fondata da hippie negli anni 70. Zone molto colorate convivono con altre poco curate, ma in generale la situazione è decisamente turistica e non molto hippie. Torniamo verso Nyhavn e riammiriamo le casette colorate e i ponti che si alzano per lasciar passare le barche. Compriamo qualche souvenir e torniamo sulla nave, soddisfattissimi della giornata (e con le gambe KO), dove ci aspetta una bella cenetta coccolati e un po’ di riposo.

Day 2: navigazione nel mar del Nord

Ci avevano detto che il giorno di navigazione sarebbe stato quello a “rischio noia” invece devo dire che è stato un giorno di totale relax. Niente sveglia così lasciamo riposare le gambe poi colazione abbondante nei ricchissimi buffet, sulla nave il cibo è di altissima qualità e ti accompagna quasi ad ogni ora. Sul ponte un sole meraviglioso riscalda i lettini e quando riusciamo a conquistarne uno, ci rilassiamo sotto i raggi. Decidiamo di investire nella SPA per oggi in offerta (2 giorni di ingresso libero dalle 8 alle 22 per 50 euro a persona). Passiamo diverse e piacevolissime ore tra sauna, bagno turco, docce emozionali, idromassaggio, giardino d’inverno e una meravigliosa area relax con letti a baldacchino e musica giapponese, tutto rigorosamente con ampie vetrate vista Mar del Nord. Pensate ancora che la navigazione sia noiosa? Noi assolutamente no!

Day 3: Flam avventura in bici tra scenari da fiaba

Entriamo nel Sognefjord, il più lungo della Norvegia e il secondo al mondo. La cosa che ci stupisce di più è questa natura mozzafiato fatta di montagne altissime e cascate ad ogni angolo. In una sua diramazione si trova Flam, un villaggio di 500 abitanti, la nostra seconda tappa. Prendiamo il treno la Flåmsbana che passa in mezzo alle bellissime vallate per arrivare a Mydral dove si collega con la linea ferroviara Bergen-Oslo. Lungo il percorso il treno si ferma per farci ammirare la Kjosfossen una spettacolare cascata. Scesi dal treno prendiamo le bici e percorriamo circa 11 km di verde, fiumi, cascate e qualche casetta sparsa qua e là. Troviamo anche una minuscola chiesetta dove entriamo a curiosare. L’aria è frizzante nei punti d’ombra ma tutto sommato si sta bene in felpa. Torniamo al porto e dopo un giro per i negozietti di souvenir, decidiamo di sederci e godere della pace infinita che trasmette questo posto.

Come concludere questa magnifica giornata? Intanto con una meritata merenda ovviamente (l’aria di montagna fa venire fame), vi ho già detto che le torte sulla nave sono le più soffici che io abbia mai mangiato? E poi dritti sul ponte ad ammirare il romantico tramonto che rende speciale lo scenario già perfetto.

sognerfiord flam

Day 4: Bergen la città da cartolina

Nel nostro programma di oggi non possono mancare le iconiche casette di Bryggen e la funicolare Floibanen che sale fino al monte Fløyen, per cui colazione abbondante e si parte! Facciamo una bella passeggiata e mentre controlliamo la mappa, si avvicina un gentilissimo norvegese che si offre di aiutarci se abbiamo bisogno. Piacevolmente sorpresi da tanta disponibilità ci facciamo dare qualche consiglio e ci dirigiamo verso il quartiere di Bryggen. Lungo la strada incrociamo il teatro, una bella piazza con laghetto e giardini curatissimi. Al porto vecchio ci attende il mercato del pesce dove lavorano tanti italiani e spagnoli, ma è ancora presto per pranzare quindi decidiamo di proseguire sul monte Floyen per ammirare la città dall’alto. Che spettacolo ragazzi! Anche oggi siamo fortunati e c’è il sole per cui ci sediamo ad ammirare il panorama. Facciamo una passeggiata e andiamo alla scoperta del monte super attrezzato sia per gli sportivi che per i più piccoli. Arriviamo fino al laghetto delle fiabe popolato da simpatiche paperelle, l’acqua rispecchia pini e abeti in un verde brillante.

Ritorniamo al mercato del pesce dove i vari profumi decidono per noi… assaggiamo il salame di balena, niente male, ma il salmone è impareggiabile! Decidiamo di perderci nei vicoletti di questa “grande” città col fascino di un borgo, con le sue case in legno che sembrano finte. Anche oggi in prima fila sul ponte per guardare cosa ci offre la costa norvegese… le montagne sono decisamente più basse rispetto a Flam, infatti gli insediamenti cittadini molto più frequenti.

Day 5: Kristiansand

Oggi l’arrivo al porto è previsto a mezzogiorno, quindi sveglia con calma, colazione e siamo pronti all’ingresso nel porto di Kristiansand direttamente dalla SPA. Il panorama ci piace, tanti piccoli isolotti e un bel faro. Anche qui ci accoglie un mercato del pesce molto caratteristico dove ci fermiamo a mangiare, per me la dieta a base di salmone continua. Accompagnato da una birra norvegese che per quanto buona, ci sembra un po’cara (10o corone, che corrispondono più o meno a 10 euro). La cittadina è molto tranquilla, facciamo una passeggiata sul lungomare. C’è una spiaggia con molti giochi per bambini e vari attrezzi che formano una palestra all’aperto. Facciamo un giro per negozi dove ahimè possiamo solo guardare perché Kristiansand non è cara, di più! Ci avventuriamo sulla collina per guardare il panorama ma purtroppo il tempo è un po’ grigio e sta per piovere. Kristiansand non è la meta più entusiasmante del viaggio, così ne approfittiamo per tornare nella SPA della nave e guardare la partenza dalla stanza relax. Anche oggi la Norvegia ci regala un tramonto spettacolare.

Day 6: Aarhus la città dei festival

Sarà il sole, sarà la quantità di giovani per le strade, non saprei ma Aarhus mi piace. Colorata ma ordinata, viva e vivace. Più di 20 gradi ci accompagnano durante la gita di oggi, quindi via felpe e giubbotto! Siamo nella seconda città della Danimarca, importante polo universitario e devo dire che si respira l’aria fresca della cultura e della giovinezza! Mentre passeggiamo lungo il canale, ci imbattiamo in un festival cittadino, palchi e gruppi che provano per la serata, un’esibizione di street artists con bellissimi murales che prendono forma davanti ai nostri occhi. Saliamo sul terrazzo di un centro commerciale che ci offre una bella vista sulla via dei negozi e sul porto. Attraversiamo la tipica via con le casette colorate in legno e ci fermiamo a pranzare al parco in uno stand di street food. Decidiamo di passare qualche ora nel museo d’arte moderna Aros (c’è una riduzione sul biglietto fino ai 31 anni e questo mi fa sentire ancora giovane!). L’atmosfera è fantastica: l’edificio è bello e moderno, le mostre temporanee molto fighe, un concerto di giovani del conservatorio, un bel terrazzo con delle comode poltrone su cui sdraiarsi.

Iniziamo ad essere un po’ malinconici per la fine di questo meraviglioso viaggio e fantastichiamo sul rimanere in Danimarca o magari ricominciare una nuova settimana sulla nave.

Ricapitolando:

  • 1722 miglia nautiche
  • 2 stati
  • 5 città
  • molti tramonti
  • qualche kg in più

Ci sono viaggi che si concludono con tanta voglia di rientrare a casa, altri invece che vorresti non finissero mai. Questo appartiene alla seconda categoria.

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Federica Quattrone

Federica Quattrone

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