
Il Giro d’Italia in 6 vini rossi: quali sono e dove trovarli
L’ Italia, si sa, insieme alla Francia, è storicamente uno dei paesi del vino per eccellenza. Ci sono centinaia di varietà di vitigno autoctone esclusive del Belpaese e davvero pochissime di queste crescono altrove. Per questo motivo, sono fondamentalmente due le opzioni che abbiamo per assaggiare un autentico vino italiano:
- rifornirsi in enoteche altamente specializzate
- degustare i vini migliori direttamente in cantina
Da nord a sud, il nostro paese è un vero must per gli enoturisti, siano essi amanti del rosso, del bianco, del rosé, degli spumanti o del passito. Assaggiare il vino in una delle magnifiche cantine sparse nel Paese, che alla produzione agricola aggiungono un’esperienza fatta di buona tavola, storie e emozioni, è una richiesta sempre più frequente da parte dei turisti – e non solo di quelli stranieri. Le cantine offrono la possibilità di fare passeggiate tra i vigneti, immersi in paesaggi di rara bellezza. Dalle Langhe piemontesi fino alla Sicilia, una visita in cantina è spesso un viaggio alla scoperta di un patrimonio artistico e agricolo unico. La poesia del vino si accompagna alla drammatica bellezza di certi paesaggi, a incantevoli tramonti e ai profumi della terra. Tra i vitigni più rappresentativi ci sono certamente quelli a bacca rossa, più fruttati sotto i caldi raggi del sud e più terrosi al nord. Sono vini per occasioni speciali, per brindare con gli amici e le persone amate, e racchiudono nel loro bouquet tutta l’identità delle nostre regioni. Scopriamo insieme quali sono dove trovarli.
Il Nebbiolo principe di Piemonte
Il primo percorso di-vino parte dal Piemonte, in un paesaggio vitivinicolo tanto particolare da essere diventato Patrimonio Unesco. Nelle Langhe, racchiuse tra le Alpi e la brezza che arriva dal mare ligure, nasce quello che forse è il più rispettato dei vini rossi piemontesi: il Nebbiolo, un vino robusto che di solito si beve dopo 7-10 anni di invecchiamento.
Conosciuto con diversi altri nomi, una delle sue varianti più note è sicuramente il Barolo, più robusta e tannica rispetto alle altre. È ottimo degustato in cantina con i Tajarin al sugo e il riso al tartufo.
Valpolicella e i vini del Nord Est
Il Valpolicella e un vino rosso DOC prodotto per la maggioranza nella provincia di Verona, ma anche in Lombardia. Dalle uve del Valpolicella si ottiene l’Amarone, un rosso passito DOCG prodotto esclusivamente nella provincia di Verona. Concedetevi una memorabile verticale di Amarone in una suggestiva casa colonica circondata da muretti a secco con vista panoramica sul lago di Garda, magari abbinato all’omonimo “risotto all’amarone” o a un piatto tipico della tradizione, come la pasta e fasoi.
Tra Siena e Firenze nelle terre del Chianti
Il vino rosso italiano più iconico e di gran lunga il più conosciuto all’estero è senza dubbio il Chianti. Si ottiene da uve SanGiovese, la varietà di rosso più coltivata in Italia, che in Toscana, nelle romantiche colline tra Firenze e Siena, raggiunge punte di vera eccellenza. Assaggiato in una delle tante cantine della zona, tra ville e cascine immerse in un paesaggio affascinante, il Chianti, che diventa anche Brunello a Montalcino, racchiude tanti profumi tipici della cucina italiana. Forse per questo è un vino tanto evocativo da essere considerato universalmente il buon vino rosso per eccellenza.
La sfida dell’Aglianico tra Basilicata e Campania
E arriviamo a sud tra ruvide e suggestive zone collinari, dove da qualche anno si è
ricominciato con successo a produrre l’Aglianico. Un vino complesso e difficile da ottenere, di origine greca, tipico del Vulture Lucano e delle zone interne della Campania (Irpinia e Sannio). Un Aglianico buono può invecchiare anche per decenni nelle suggestive cantine del Vulture. Qui, all’interno di grotte che portano i segni della stratificazione del tempo, assorbe il fascino di una storia millenaria. La cornice ideale per un’indimenticabile degustazione.
Nero d’Avola, passione di Sicilia
Ci spostiamo nell’isola del sole: la Sicilia. Solo qui, nelle contrade siracusane tra Noto e Pachino, questo vitigno fruttato trova l’habitat perfetto, grazie al clima secco e ventilato.
Tanti sono i vini che usano il Nero d’Avola e che hanno ottenuto denominazione DOC e DOCG. Tra questi, il Noto Nero d’Avola e l’Alcamo, prodotti rispettivamente nella Sicilia orientale e nella Sicilia occidentale. Un’occasione in più per visitare le varie cantine dell’isola e degustare i suoi caldi rossi, in abbinamento con i primi piatti più importanti della tradizione siciliana.
Cannonau, elisir di lunga vita
Infine, vi raccontiamo di un vitigno che cresce in Sardegna e ha un’identità forte nel Bel Paese, ma è ancora poco conosciuto all’estero. Parliamo del Cannonau, un vino dal bel rosso granata prodotto nella Barbagia di Nuoro e in Ogliastra, con una particolarità. Pare, infatti, che il vitigno presenti quantità di polifenoli superiore alla media; caratteristica che sembra conferirgli le caratteristiche di un vero e proprio elisir di lunga vita. Che sia il Cannonau il segreto della longevità? Vale la pena scoprirlo con una degustazione in loco in una delle migliori cantine del territorio.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE:
- Le 10 cantine e vini più buoni del Piemonte
- Gita a Boscotrecase tra cantine e tradizioni
- 6 cantine fantastiche da visitare vicino Perugia
- Visita a Palermo tra cultura e cantine di vino eccellente