
Giappone ti amo, due amici e un itinerario da percorrere
In qualche modo si nasce un po’ Giapponesi, si cresce con i loro cartoni, con i loro sogni. Non lo capiamo, ci sembrano strane le loro abitudini, le campanelle delle scuole, la guida al contrario e soprattutto quei triangoli di riso per merenda; per noi sembra qualcosa di ssurdo…
Dovevo andarci, dovevo capire, dovevo assaggiare. Forse qualche anno fà sarebbe stato un viaggio da organizzare in maniera accurata con il dovuto tempo: no, non più! Il sogno è realizzabile e facendo due conti nenche tanto costoso, quindi io ed un amico in un parcheggio di una sera: “senti costa 600 euro a testa con Qatar airways…. Massì lo prendiamolo e ciao…”.
Bene , avevamo il volo, il sogno curioso si fà reale, bene ora il Japan rail Pass per gli spostamenti (in 7 gg viene conseganto a casa perchè è solo per turisti e non si può fare in Giappone) e per gli alberghi avremmo visto strada facendo. Manca una settimana e quello che so tramite il sito Viaggiaresicuri è che il visto te lo consegnano in aeroporto, per mè è sufficiente!
Manca un giorno ed ho visto qualche travelblogger su youtube che ne parla, tra l’altro lo invidio se lo fà come lavoro visto che è il mio sogno ma non importa… prenoto un ostello a Tokyo, mi faccio mentalmente una mini guida per il tour (Tokyo, Hiroshima, Kyoto ed Osaka).
Finalmente si parte per il Giappone!
Partiti, è fine Giugno. Arrivo, fa caldissimo, due zaini, uno davanti piccolo ed uno grande dietro (la cosa ha fatto ridere qualche anziano). Ho internet. I Giapponesi non sembrano molto socievoli, ognuno si fà gli affari suoi e giocano con gli smartphone. Io li guardo e mi chiedo come facciano ad essere a quel livello sul quel gioco perchè ci provo da anni; mi sto perdendo sui dettagli!
Anche con internet comunque non capisco dove andare, bene, domando ad una di loro e subito tutti i pregiudizi sulla loro timidezza mi spariscono, la ragazza ci ha accompagnati deviando il suo percorso facendosi due rampe di scale per accompagnarci con una gentilezza non comune (io essendo debole di cuore me ne innamorai subito, però è finita subito).
In qualche maniera arriviamo in ostello alle 2 del mattino, Tokyo mi sembra poco trafficata, sarà che era notte fonda. Inizia ufficilamente il Giappotour!
Inizio con i templi ed soprattutto inizio con il mangiare qualsiasi cosa offrano i loro 7eleven, a cominciare dai triangoli di riso tanto visti nei cartoni. Diventeranno per me la merenda preferita del viaggio: semplice riso con salmone dentro ed una alga che raccoglie il tutto, semplice ma delizioso e soprattutto molto economico.
Anche il secondo e terzo giorno non vedo un traffico intenso e capisco il perchè finalmente, sono tutti sotto terra con la metro, ogni volta che il treno si ferma smontano in un miliardo e via… Tutti a lavoro, ordine e silenzio impressionanti, vabbè un pò di casino da buoni Italiani ci stava lo stesso.
Fuori da Tokyo, il nostro itinerario alla scoperta del vero Giappone
Via, Tokyo è bellissima ma noi vogliamo vedere il vero Giappone quindi giù ad Hiroshima con lo Shinkansen (850km in 4 ore con poche soste) e soprattutto la cosa più bella del mondo, tra un sedile e l’altro ci saranno stati 1 metro per le gambe, il paradiso della comodità.
Hiroshima
Hiroshima, booking, hotel 3 stelle a 30 euro a testa a notte. Se per loro era un hotel mediocre per noi era extralusso… Giro in città, isola di Miagima. I Giapponesi si sono ripresi, il male della bomba atomica ha lasciato il segno ma è passato, il futuro non aspetta e loro ci sanno fare.
Kyoto
Via! Ora Kyoto, il vero Giappone in una città, ex capitale, si sente la tradizione, si respira la cultura. Ci sono i mezzi di trasporto ma noi… no! Tutto a piedi, vogliamo vedere tutto ed io mangiare il mondo… Qui il tempo si è fermato, i templi sono curati in maniera maniacale, il nostro immaginario è realtà, anzi meglio.
Da quel punto, cioè dal quinto giorno capisci il Giappone, lo ami, lo apprezzi e capisci la cosa più bella che hanno: vivono nel futuro ma la tradizione ed il rispetto svengono prima di tutto. Sai quando lo capisci? Quando loro ti servono qualsiasi cosa; te la danno con due mani e con un inchino, valorizzano l’oggetto specialmente se hanno speso tempo per farlo, è quasi un dono dal cuore, ovunque e su qualunque cosa.
Giappone ti amo (sono debole di cuore non solo con le donne). Abbiamo alloggiato in un appartamento modesto con due camere da letto, una tradizionale occidentale e l’altra con i “materassi” sul pavimento, noi ovviamente la seconda per la full immersion nella cultura nipponica.
Osaka
Cambiamo ed andiamo ad Osaka, non ci colpisce più di tanto, è troppo città città… Noi volevamo i templi ed i giardini zen ed i samurai.
Nara
Andiamo a Nara in giornata. Wow! Qui i cervi sono liberi ovunque e convivono con gli umani, sono furbi, molto furbi però li adoro.
Voglio un vestito da samurai, scopro un parco tematico con la perfetta ricostruzione di un villaggio antico. Fantastico, scopro che noleggiano i vestiti, quelli veri. Scegliamo dal depliant ognuno il suo, vado in camerino ma c’è una signora dentro. Mi parla ma non capisco, inizia il disagio e la vergogna, bene, mi spoglia e capisco che è lei che ti deve vestire. È complicatissimo, pensavo fosse un pezzo unico invece sono almeno 10 indumenti.
Siamo passati da 26enni a bambini di 12 anni, noi siamo diventati l’attrazione per i turisti, due ragazzi occidentali vestiti da samurai imperiali in una ricostruzione del villaggio. L’ora più divertente del viaggio. Ovviamente 2 foto serie, 200 foto invece bizzarre e divertenti.
Il giro è finito, si torna a Tokyo
Mancano due giorni e l’Italia chiama. Si torna a Tokyo e di nuovo mangio solo ed esclusivamente nei baracchini dello street food.
Il viaggio finisce con altre mille ore di volo per casa. Ore che ne è valsa la pena trascorrere, fino all’ultimo minuto. Ha superato le mie aspettative il Giappone, adoro i paesi tranquilli, l’ordine, la puntualità e la pulizia. Tutto è efficiente, tutti ti rispettano.
Avranno i loro problemi ma agli occhi di un turista questo non traspare e questo è fondamentale per il mondo dei viaggi, ti devi sentire sicuro per divertirti ed imparare.
PS: consiglio di organizzare il minimo necessario, solo perdendovi troverete il tesoro.