
Escursione a Gallicianò, nelle viscere dell’Aspromonte Greco
Le nostre terre sono belle ma friabili. Sì, friabili nel senso che negli ultimi tempi le acque gonfiano le fiumare facendo effettivamente vedere come la natura si riprende i suoi spazi; straripando. In questo contesto ci siamo avventurati nella zona più greca dell’Aspromonte, la bellissima Gallicianò.
Sotto una pioggia battente abbiano iniziato la visita di un paesino che ormai conta circa 40 anime raggiunte tramite la strada che sale verso il paese di Condofuri.
Non mi soffermo certo all’odore di legna bruciata che si può sentire nel pieno del paese; bensì passo subito alle bellezze pressoché abbandonati del cuore greco di questo paese. Un bellissimo museo etnoantropologico che racchiude i segreti del vissuto di questa bellissima terra per poi passare alla chiesa di rito ortodosso che si conserva perfettamente funzionante e bella nella sua semplicità.
Il tempo di capire le nozioni che un bravo architetto, uno dei 40 ultimi highlander, ha provato a trasmetterci durane il nostro errare e veniamo subito catapultati a casa della “Gnura Maria”.
Si proprio lei, un home restaurant venuto fuori dagli anni ’50 ci accoglie con la sua semplicità e genuinità disarmante. Qui dove ho assaporato la miglior qualità e tranquillità che questa terra può offrire.
Salumi, carne di capra cucinata con specifica attenzione al disciplinare che fa venir fuori dei gusti e degli odori unici e soavi.
Il resto? Musiche cantate e suonate, pura vitalità e passioni antiche. Storie che difficilmente possono essere comprese e trasmesse leggendo.
Kalispera. Si Buonasera perchè ognuno di noi almeno una volta nella vita dovrebbe passare e capire nel più duro e crudo Aspromonte cosa sia la genuinità.
Scopri cosa visitare a Gallicianò!
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