
Il futuro del viaggio tra tecnologia e sentimento
Tom è il viaggiatore del futuro, ma non di un futuro lontanissimo, Tom potrebbe essere il bambino che oggi ha 8 anni mentre tra 10 anni, nel 2024 organizza la prima vacanza con gli amici. Il futuro del viaggio sarà sempre più semantico, personalizzato e geolocalizzato. Queste le conclusioni del primo rapporto “The future of travel“, con cui Skyscanner traccia gli scenari più probabili a partire da tendenze e ricerche già in atto. In un post precedente avevamo in qualche modo testimoniato che importanti cambiamenti per il mondo del viaggio sono consolidati. Sempre piû le tecnologie renderanno l’organizzazione del viaggio e il viaggio stesso un’esperienza emotiva e sensoriale. L’interazione tra domotica e abitanti sarà in grado di individuare il nostro livello di stress e suggerirci il momento migliore per fare un break. Ci stanno già lavorando i creatori di Gliph, delle cuffie che trasmettono un’accurata cascata di immagini suggestive, parole e prezzi già calcolati per ispirare Tom a compiere il prossimo viaggio. le tecnologie disponibili nel giro di una decina d’anni ci permetteranno di avere sempre con noi un agenzia di viaggio virtuale magari dentro un orologio o un accessorio qualsiasi. Un dispositivo basato sull’intelligenza artificiale che avrà imparato a conoscere intimamente le nostre preferenze individuali e costantemente connesso al web. Potrà assumere le sembianze del nostro attore preferito e apparire come un ologramma in 3D a richiesta. Il dispositivo personalizzerà le nostre esperienze di viaggio, pianificherà per noi percorsi e itinerari sulla base delle nostre preferenze (i like su Fb o le condivisioni da qualsiasi sito per dire), e fungerà da guida turistica. Fantascienza? Beh, SAMI è il sistema di Samsung basato sulla Intelligenza Artificiale studiato per monitorare in maniera automatica lo stile di vita e i bisogni, anche quelli sanitari, dell’utente avvalendosi di una conoscenza aggregata pari a 1,5 trilioni di sensori per smartphone e altri device intelligenti che saranno indomabili entro il 2020.
Parallelamente si stanno sviluppando anche dispositivi mobili in grado di capire le nostre risposte verbali come Microsoft Cortana, un assistente personale ad attivazione vocale che agisce da interfaccia umana alla classificazione di email e alle funzioni di ricerca. Una tecnologia altamente personalizzata basata sull’avanzata intelligenza della cloud che nel tempo impara sempre di più sulle persone e sul mondo. Scansionando e incrociando le nostre ricerche online in tema di vacanze, cibo, viaggi e hotel è in grado di svolgere previsioni algoritmiche per fornire suggerimenti di esperienze di viaggio personalizzatissime. Tutti i nostri dati personali che postiamo su Facebook, Twitter, Instagram e altri social network meno noti alle nostre latitudini come Mixi, Sina, Welbo, Cyworld, Orkut e Vine si trasformeranno in itinerari intimi, individuali e sorprendenti completi di tutto punto: dalle gite a tema cibo esotico alle guide ai quartieri in cui è più probabile incontrare persone che condividono i nostri stessi gusti con cui poter socializzare.
Un viaggio nel digital
La rivoluzione verso il Digital Travel Buddy è già intorno a noi. Il marchio russo i-Free ha disegnato un sistema di intelligenza artificiale che processa la domanda di un ascoltatore e fornisce un’appropriata risposta verbale in una frazione di secondo per permettere al bio-robot Frank di intrattenere conversazioni sensate e sequenziali.
La macchina fotografica RealSense 3D di Intel è un altro esempio del tipo di tecnologia che i device di viaggio useranno nel 2020 per riconoscere e reagire alle emozioni umane. Un oggetto che capisce le espressioni facciali e la postura e risponde a comandi verbali.
La stessa Facebook nel 2013 ha lanciato un’unita di intelligenza artificiale e lavora anche per creare un sistema di riconoscimento vocale. L’obiettivo è usare nuovi approcci all’Intelligenza artificiale per dare un senso a tutti i contenuti condivisi dagli utenti per generare nuovi scenari e rispondere ai bisogni degli utenti.
Questo primo rapporto è una miniera interessante di idee e scenari. Le tecnologie e i dati degli utenti saranno sempre più importanti per chi opera nel settore turistico. Chissà se la personalizzazione del viaggio segnerà un punto di rottura nel turismo di massa.
Mentre aspettiamo il secondo rapporto di Skyscanner l’evoluzione la viviamo già sulla nostra pelle. Lo smartphone e il web sono fonti d’ispirazione e agenti di viaggio ormai consolidati.