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Family roadtrip tra Spagna e Francia: la nostra esperienza e qualche consiglio pratico

Un viaggio per sfuggire al caldo del mese di luglio a Cagliari! Era questo il mantra che avevamo in mente io e Alessio quando in primavera abbiamo iniziato a programmare la nostra estate. Quel luglio 2022 era stato davvero faticoso, in città con una bambina di pochi mesi e un’altra impegnata in un centro estivo al mare che non la entusiasmava per niente, anzi: a dire il vero con quel caldo asfissiante nemmeno una bambina di 4 anni aveva voglia di andare in spiaggia. Niente di meglio che pensare a un viaggio al fresco, già ma dove?

Dal viaggio dei sogni al viaggio da sogno

Quale destinazione per il primo viaggio a 4? Definito l’obiettivo principale si sono aperti mille interrogativi: dove andare e soprattutto come? Sul dove interviene quasi subito la componente onirica… io sogno da anni di vivere l’esperienza unica delle maree di Mont Saint Michel un posto che si presume a luglio possa essere fresco. Per una famiglia non milionaria come la nostra però c’è una sola possibilità però per stare così lontano da casa per 3 settimane: viaggiare in macchina, già, ma come dalla Sardegna? Ok la Francia può essere una buona destinazione e ad Alessio viene subito in mente il collegamento navale tra Porto Torres e Barcellona. Dalla capitale catalana al Mont Saint Michel ci sono “solo” 13 ore di macchina, possiamo farcela. Basteranno poche serate per rendersi conto che nelle nostre condizioni sarebbe stato invece davvero proibitivo!

1. Disegnare l’itinerario

Visualizzare sulla mappa la porzione d’Europa che si intende percorrere per arrivare da A a B diventa il primo step del viaggio, almeno con la fantasia. Pressoché impossibile evitare di segnare sulla mappa Q U A L U N Q U E C O S A! Per fare questo ci sono alcuni tool particolarmente utili:

  • Google Maps
  • Via Michelin
  • France Voyage (esclusivamente per la parte francese)

Con due bambine piccole l’imperativo è stato “limitare la durata degli spostamenti in auto” ed evitare le autostrade e così diciamo che il percorso finale è venuto fuori quasi da sé.

Naturalmente abbiamo cercato di orientare il percorso verso esperienze che potessero accontentare un po’ tutti da una bambina di 1 anno (quindi spostamenti brevi, pappe e nanne a orari decenti e libertà di esplorare spazi in sicurezza) a una di 4 (appassionata di preistoria, archeologia, castelli, principesse e shopping) e 2 genitori quarantenni con tante passioni ma realisticamente desiderosi di godersi in serenità questi momenti insieme. Non è stato semplice ma dopo qualche settimana era diventato chiaro che non saremmo potuti arrivare a Mont Saint Michel se non con immensa fatica da parte nostra e delle bambine. Ed ecco un itinerario nuovo non troppo definito di cui ci innamoravamo ogni giorno di più giorno dopo giorno.

2. Prenotare gli alloggi

Inizialmente abbiamo perso molto tempo per capire quali alloggi prenotare. Avevamo capito che sui Pirenei, quindi le primissime tappe, erano molto diffuse le Gites, case vacanza in ambiente rurale. Alcune ci sembravano collocate in posizioni davvero suggestive e avevano servizi utili a luglio come la piscina ad esempio. Solo dopo qualche tentativo ci saremmo resi conto che in alta stagione è pressochè impossibile prenotare una gite per meno di una settimana ma noi avevamo bisogno di più flessibilità.

Alloggi strategici all’arrivo

Arrivando in serata a Barcellona dopo un viaggio in nave di 12 ore e mezza e conseguente pernottamento fuori casa già il giorno prima (Cagliari- Porto Torres è un altro viaggio in pratica) volevamo un alloggio di supporto per la prima notte che non prevedesse l’ingresso a Barcellona città. Un’accurata analisi su Google Maps è servita a individuare strutture e relative distanze dal porto e così su Booking abbiamo prenotato un hotel comodissimo a Tarrassa. Trovare un hotel la prima notte è stato molto comodo perché a quell’ora non avevamo certo voglia di cucinare quindi abbiamo apprezzato molto la possibilità di avere a disposizione un bar con piatti veloci e tapas deliziosi. L’hotel ha anche un ristorante e un centro benessere, perfetti per ricaricarsi prima di riprendere il viaggio.

Alloggi speciali

Viaggiando con due bambine non potevamo prescindere dalla ricerca di alloggi in cui stare per più di 2 giorni con almeno uso cucina. Nello specifico per questo viaggio ci piaceva molto l’idea di trovare alloggi speciali, diversi tra loro e alla fine anche se in maniera un po’ casuale è stato così.

Di base così come per i primi alloggi del pre e post partenza a guidare la scelta degli alloggi è stato l’itinerario e i tempi di percorrenza tra un alloggio. e l’altro. Su Booking abbiamo prenotato i primi 2 hotel e anche il primo alloggio in Francia, un loft mansardato nel casello ferroviario di un trenino turistico che ha decisamente fatto breccia nel cuore delle nostre bambine. Infatti l’alloggio era dotato di splendidi giochi in legno e albi illustrati che hanno fatto sentire a casa le più piccole del gruppo.

Da quel momento anche su AirBnB abbiamo sempre cercato alloggi con giochi per bambini. Una cosa importante per noi era anche la presenza di lavatrice ma poi ci siamo invece concentrati su un altro elemento interessante dato che abbiamo viaggiato a luglio, ovvero la piscina.

Riepilogando ecco tutti gli alloggi del nostro viaggio:

  • 2 hotel 4 stelle (uno in Sardegna e uno in Spagna, con un concetto di stelle molto diverso -vince la Spagna)
  • 1 loft mansardato su casello ferroviario di un trenino turistico
  • 1 casetta di campagna con giardino
  • 1 chalet immerso nel giardino di una villa con piscina
  • 1 agriturismo in un villaggio rurale di soli 30 abitanti
  • 1 mansarda di una vecchia casetta ristrutturata nel centro storico di un piccolo paese con piscina comunale a 200 metri.

3. Visita alle attrazioni e day trip

Viaggiare con due bambine è tutt’altra cosa rispetto a un viaggio di coppia. Con delle bambine ancora piccole come le nostre è molto importante continuare a rispettare le loro routines. Questo soprattutto per la salute mentale dei genitori. Il discorso si applica naturalmente in toto alla nostra piccolina ma in parte anche alla nostra grandina se si vuole che mangi in maniera ordinata e non scleri a una certa ora. Per questo motivo è stato un viaggio quasi alla giornata, abbiamo visitato davvero pochissime attrazioni su prenotazione (le più popolari) e su quelle abbiamo ridisegnato il programma delle restanti giornate.

A parte pochissime eccezioni ci siamo dedicati a una sola attrazione per giornata cercando sempre di agganciare pranzo o cena all’esperienza. Di conseguenza almeno un pasto veniva fatto nella tranquillità dell’alloggio in affitto. Il clima è stato assolutamente favorevole consentendoci di godere dei giardini che tanto avevamo desiderato praticamente sempre.

Viaggio finito: qualche considerazione

Mi rendo conto che in questo articolo non troverete nessun manuale utile nè una vera e propria procedura da seguire. Spero si riesca ad estrapolare un consiglio su tutti: godetevela! Scialatevela, Take it easy! Alla fine la cosa che rimane di più sono i ricordi indelebili dei momenti felici passati insieme, dello stupore dei vostri bambini, della loro insaziabile curiosità anche quando tornati a casa avrete voglia di una vera vacanza. Noi non siamo arrivati a Mont Saint Michel ma abbiamo visto zone di Francia e Spagna che non avremmo neanche mai immaginato e che vi racconterò qui su Gente in Viaggio prossimamente.

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Giusi Carai

Giusi Carai

Curiosa da morire, sogno di lavorare abbastanza per potere al più presto abbandonare tutto e vivere il resto della vita in viaggio per il mondo. Nell'attesa esploro il più possibile la mia isola e l'Europa e quando qualcosa mi piace ve la racconto :)

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