Esoterismo e Puglia: la Via Regina

Dove il mare incontra il vento, dove le vie nascondono segreti antichi e dove, per molti, sono celati simboli esoterici e mistici che guiderebbero il pellegrino alla ricerca della Vera Sophia (conoscenza). Scopri un’inaspettata e misteriosa Puglia.

Un luogo sacro ricco di conoscenze ancestrali e di indizi lasciati nei dipinti, negli edifici civili e nelle chiese sacre seguendo un percorso dove cielo e terra si incontrano, dove l’energia scorre in maniera più pervasiva e con forza maggiore aiuta il viandante nella scoperta del divino. L’incontro tra l’umano imperfetto e la perfezione metafisica: è la Via Regina, o Red line, dove l’anima della natura si incarna nell’essere umano, e l’essere umano stesso diventa fonte di energia per la Terra.

Che tu creda o meno ai simboli esoterici, seguire questa via come fil rouge della tua prossima vacanza può dar adito a un percorso insolito alla scoperta di una regione ricca di storia e di misteri. Non sei almeno un po’ curioso?

La Via Regina (o Red Line)

La Via Regina rappresenta una linea immaginaria che ci guida alla scoperta di luoghi spettacolari in Puglia. La leggenda narra che rappresenti non solo un pellegrinaggio alla scoperta di sé e del divino, ma un vero e proprio percorso preparatorio per la ricerca del Santo Graal, simbolo dei misteri della religione. Lungo tutto il tragitto incontrerai luoghi, anche sacri, ricchi di richiami a figure di spicco della religione cattolica o dell’Alchimia, esempi di incontro tra sacro e profano, e simboli dello scontro senza fine tra bene e male.

Un itinerario imperdibile per gli amanti dell’esoterismo, un modo nuovo per scoprire la Puglia per chi è semplicemente intrigato dai misteri. Potresti immaginare di vivere un’avventura come in un episodio di Relic Hunter o in un film di Indiana Jones tralasciando le corse adrenaliniche per salvarsi la vita. 

Scopriamo insieme qualche tappa fondamentale della Via Regina.

Lecce

Uno dei centri nevralgici di questo percorso è sicuramente la città di Lecce. quasi a metà tra costa ionica ed adriatica trovi questa realtà di origini messapiche dove son forti le influenze barocche nell’architettura locale. Molti palazzi del centro e chiese sono ottimi esempi di questo stile nato in Francia ma nascondono una particolarità del tutto personale: sono spesso costruiti in pietra leccese, materiale molto utilizzato localmente non solo per grandi edifici ma anche per piccoli oggetti d’arredo grazie al lavoro di abili artigiani. L’arte barocca, così ricca nei suoi decori, rappresentata da un materiale così povero. Simbolo delle maestose creazioni che l’essere umano può fare (per molti però grazie all’influenza divina).

Lecce nasconde interessanti misteri grazie ai numerosi richiami esoterici-massonici, per questo è una delle tappe fondamentali della Via Regina. Un esempio è rappresentato dalla bellissima Basilica di Santa Croce: gioiello architettonico veramente ammirevole anche solo per l’estrema attenzione ai minimi dettagli della sua facciata. Entrando nella navata vieni pervaso da un senso di stupore. Che si creda o meno al misticismo, o in Dio, proverai forti e inspiegabili emozioni.

 

Secondo i più appassionati dell’esoterismo ciò avviene perché il progetto della chiesa, disegnato da Gabriele Riccardi, si baserebbe sulla pianta del Tempio di Gerusalemme. In essa sarebbero poi stati sapientemente celati compassi e squadre a rappresentare l’incontro tra sacro e profano.

E a proposito del Santo Graal, cercato nei secoli e mai trovato: nel portale dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, sempre a Lecce, son presenti riquadri raffiguranti il ciclo della natività. Ma c’è qualcosa di più? Sembra che rappresentino uno schema, un enigma nascosto, e che il Santo Graal sia presente come indizio per una possibile scoperta. Che possa essere tu l’odierno cavaliere che ritroverà il Santo Graal?

Sicuramente ti mettiamo in guerdia riguardo ad alcune leggende leccesi: si dice che la notte spiriti inquieti di bambini, bloccati nel limbo tra vita e morte, giochino vicino ad antichi pozzi, ridendo e piangendo sino al sorgere del sole.

San Michele Arcangelo e la Ley Line

Nel borgo di Monte Sant’Angelo si trova un luogo imperdibile per la tua vacanza, patrimonio UNESCO dal 2011, che nasconde in sé simboli religiosi ed esoterici. Si tratta del Santuario in onore dell’Arcangelo Michele di cui si raccontano quattro importanti apparizioni sulla Terra.

Questo edificio sacro è diviso in due livelli di cui quello inferiore particolarmente importante per la sua unicità: è infatti scavato nella roccia. Una grotta dove son conservate le cripte, per questo la visita risulta essere molto affascinante. Ma andiamo un po’ più a fondo riguardo al suo valore esoterico.

Il Santuario è un punto di incontro tra la Via Regina e la Ley Line, ovvero un percorso mistico che collega e unisce tutti i luoghi in Europa dediti al culto per l’Arcangelo che rappresenterebbero centri di forte concentrazione energetica.

Le cripte nello specifico avrebbero un alto valore simbolico: anzitutto è presente una particolare fonte battesimale. Questo sacramento sembra simboleggiare l’iniziazione all’Opera Alchemica. Nel muro della fonte sarebbero poi rappresentate le figure di San Michele Arcangelo, Maria Maddalena e Gesù, in Alchimia: il Mercurio, lo Zolfo e il Sale.

Castel del Monte

Un altro luogo essenziale per il percorso mistico della Via Regina è Castel del Monte, patrimonio UNESCO dal 1996. Una fortezza decisamente riconoscibile, presente persino nelle monete da un centesimo di euro, cattura subito la nostra attenzione per la sua pianta inconsueta. Questo castello venne fatto erigere da Federico II di Svevia nel XIII secolo, colui che veniva descritto da alcuni come l’anticristo, da altri come il nuovo messia.

Pianta ottagonale, cortile ottagonale, 8 torri, 8 foglie sulla chiave di volta, 8 stanze, e così via: il numero 8 è centrale in ogni angolo di questo questo luogo maestoso e misterioso. Sarà casuale? Molti pensano di no: la costruzione è infatti orientata per sfruttare la posizione del Sole durante gli equinozi ed i solstizi, questi ultimi rappresentati da due leoni in marmo presenti sulle colonne della facciata, rivolti rispettivamente a sinistra e a destra.

Ma che si creda o meno a ciò è divertente far caso a tutti questi dettagli che caratterizzano queste realtà. Spesso visitare una città, un edificio, una chiesa, ci porta a fare una semplice passeggiata veloce e disattenta, rischiando di perdere creazioni e lavori di precisione meravigliosi, dimostrazione e simbolo dell’arte italiana. Cercare di trovare in loro significati nascosti, anche senza aver fiducia in essi, può essere la giusta motivazione per non perdere niente di ciò la storia ci ha tramandato.

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La Puglia è il tacco d'Italia, una delle regioni che si estendono di più da nord a sud. Bagnata da due splendidi mari, Adriatico e Ionio, è da sempre crocevia di culture e lingue del Mediterraneo di cui è dominatrice incontrastata nella produzione di olio d'oliva sin dalla notte dei tempi. Io suo particolare paesaggio è prevalentemente pianeggiante con una splendida eccezione nella penisola del Gargano dove monti dalla punta docile e promontori rubano l'attenzione del visitatore ridefinendo l'idea di regione "solo mare e campagna". Le sue città sono pietre preziose incastonate in uno splendido gioiello dai colori, profumi e sapori tanto variegati quanto autentici. Da Lecce a Foggia, passando per Brindisi, Taranto, Bari, Andria, Barletta, ecc ecc è un susseguirsi di scorci da scoprire, castelli ed attrazioni culturali da inserire nella propria wishlist di viaggio. Il mare e i borghi di Puglia?!? Beh, non ne parliamo, una costellazione di piccole realtà tutte da scoprire in un viaggio on the road senza fine. Questa è la nostra Puglia.

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Valentina Casula

Valentina Casula

Alla scoperta del mondo dal 1993.

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