
Weekend a Genova, dove mangiare cucina tipica
Genova ha dato i natali a personaggi illustri come Cristoforo Colombo, Giuseppe Mazzini, Goffredo Mameli, Eugenio Montale, Palmiro Togliatti ma anche Fabrizio De Andrè, Vittorio Gassman e Paolo Villaggio. Musa ispiratrice di numerosi artisti e sportivi nostrani, la città ha un centro storico ricco di luoghi da visitare, dal borgo marinaro di Boccadasse alla Lanterna, dall’acquario alla cattedrale di San Lorenzo. Tra un passeggiata e l’altra però si sa che il cibo è un’altra peculiarità da non perdere. A cominciare dalla famosa focaccia genovese oppure la farinata a base di ceci. Ma dove si possono gustare le specialità tipiche di Genova? Ecco qualche ristorante, per tutte le tasche, dove fermarsi per una sosta gastronomica rigenerante.
Sa’ pesta
Via Giustiniani 16 – tel: 010 246 8336
Aperto solo a pranzo, “Sa Pesta” vuole dire sale pestato che un tempo si otteneva raffinandolo col pestello nel mortaio. Originariamente il locale era luogo di vendita del sale che da “grosso” veniva raffinato per comodità degli acquirenti. In quest’antica trattoria si possono gustare la farinata e le torte di verdure genovesi (20-25 euro).
Antica Osteria di Vico Palla
Vico Palla 15 r – 010 2466575
Un locale storico che ha le sue origini nel 1500 quando marinai e poeti passavano per le vie del porto antico di Genova, fermandosi a mangiare piatti tradizionali di pesce e il famoso stoccafisso. Tra le specialità dello chef Maurizio Capurro, a partire dall’antipasto del fritto tipico con frittelle di baccalà, zucchine e acciughe, per proseguire con il primo ovviamente al pesto e finire con lo stoccafisso (30-35 euro)[/vc_column_text][/vc_raw_html]
Antica Friggitoria Carega
Via di Sottoripa 113 r – 010 2470617
Una sorta di street food alla genovese. Attiva da oltre 70 anni, si distingue per la frittura dei pesci nella storica cornice delle volute medievali dei portici di Sottoripa. Dal fritto di calamari a quello di alici fino alle specialità come i “frisceu”, palline con scorza croccante che cela una pastella salata cremosa aromatizzata alle erbe. Andrea Carega propone anche il polpo bollito, baccalà e farinate tipiche (10-14 euro).
Osteria Marinara A’ Lanterna
via Milano 134 r – 010 256425
Nata per opera di Don Andrea Gallo, oltre trent’anni fa, per i ragazzi della comunità di San Benedetto al Porto e ancora gestita da loro. Nello splendido scenario proprio sotto alla Lanterna, arredata con gusto e semplicità, l’osteria propone un menu dove trofie al pesto e le seppie saltate con insalatina di panissa, mi mischiano alle foto di Don Gallo alle pareti e alla musica di De Andrè in sottofondo (30-35 euro).
Ombre rosse
Vico degli Indoratori 20-22 r – 010 2757608
Qui la cucina tipica ligure si fonde con un pizzico di creatività. Il ristorante si trova tra i vicoli di Genova, dentro un vecchio palazzo nobiliare, l’interno sembra quasi portare l’ospite in un caratteristico bistrot parigino: grandi finestre, luci soffuse e librerie in legno scuro custodiscono antichi volumi. Un piccolo angolo di relax dove gustare trofie al pesto con fagiolini e patate, torte di verdure e pesce azzurro (30-35 euro).
Ostaia da U Santu
Via al Santuario delle Grazie 33, Voltri – 010 6130477
Un angolo di pace, leggermente fuori Genova, vicino al Santuario delle Grazie a Voltri, il ristorante si trova in un antico casolare immerso nel verde tra campi coltivati, boschi e prati. Il menu parla genovese e propone le specialità del territorio come il friscieu di bianchetti o di cipolline dell’orto, i taglierini al sugo del Santo (un ragù di verdure stagionali), lo stoccafisso noci e pinoli, le seppie in umido con piselli e le acciughe in insalata ripiene e fritte (30-35 euro).