
Cuba: spiagge paradisiache, mare cristallino e molto altro
Quando pensi a Cuba, pensi subito a due cose: L’Avana, con i suoi sigari e “el Ron de Cuba”, e a una distesa infinita di sabbia bianca che degrada verso un mare dall’azzurro cristallino. Anch’io ho sempre avuto in mente queste due immagini mentre stavo programmando il mio viaggio in questo paese meraviglioso, ma una volta arrivata a destinazione mi sono dovuta ricredere: Cuba è molto, ma molto di più. Troverete posti meravigliosi e ancora poco conosciuti, visiterete palazzi stupendi e talmente impregnati di storia che vi sembrerà di riviverla, incontrerete gente splendida che si farà in quattro per aiutarvi e che non vi farà mai mancare un sorriso, sebbene le condizioni in cui vivano siano tutt’altro che agiate.
Purtroppo io ho potuto visitare solamente la parte centro-occidentale dell’isola, ma vi posso assicurare che non vedo l’ora di tornarci per visitare tutta la parte orientale, e se fosse possibile tornerei volentieri in alcune cittadine come Trinidad e Remedios.
L’Avana è molto bella, è vero, ma purtroppo si sta già trasformando in una moderna metropoli, con cantieri aperti ovunque, traffico, e “buttadentro” che ti fermano ogni venti metri cercando di attirarti nel loro locale, propinandoti perlopiù menù turistici e neanche molto economici, o guide e tassisti che cercano in

tutti i modi di farti fare il giro della città fermandosi nei posti a loro congeniali con la speranza di ricevere qualche bella provvigione. Il mio consiglio quindi è di fermarsi una o due notti a L’Avana, ma non di più, e di mettersi poi in viaggio verso quella che è ancora la Cuba più autentica.
Partendo dalla capitale, potrete visitare con l’escursione di un giorno la provincia di Pinar del Rio e la Valle de Viñales, dove vedrete le bellissime distese di pini interrotte da particolari formazioni calcaree con la cima piatta (mogotes), solitamente visibili in alcuni paesi asiatici. Non a caso nel 1999 questa valle è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Durante il percorso, fermatevi a visitare una fabbrica di Rum e scoprire come si realizzano i sigari in un’azienda della zona.
Potrete poi riprendere la marcia verso il mare, ma sconsiglierei Varadero, dove sebbene non ci sia stata personalmente, a detta di molti tende sempre più ad assumere il ruolo di Rimini cubana, e proseguire verso Santa Clara per poi arrivare a un bellissimo Cayo della parte settentrionale.
Due città da non perdere per scoprire la storia recente di Cuba
A Santa Clara potrete tranquillamente fermarmi solo qualche ora in quanto non sono molti i luoghi rilevanti dal punto di vista storico-artistico. Dopo una breve passeggiata per Parque Vidal raggiungerete l’imponente monumento dedicato a Che Guevara, composto da mausoleo e museo, e anche se non appartenente alla schiera dei suo fedeli una tappa è d’obbligo. Dopodiché potrete proseguire con la visita del monumento a la Toma del Tren Blindado, un luogo che rievoca il momento della fine della dittatura di Batista e segnò l’inizio del regime di Castro. Proprio qui, infatti, il Che e alcuni suoi fedelissimi fecero deragliare un treno blindato dal quale uscirono 350 soldati armati fino ai denti. Nonostante l’enorme svantaggio il gruppetto di giovani rivoluzionari guidati dal Che vinsero lo scontro.

Lasciata Santa Clara alle vostre spalle arriverete a Remedios, una piccola cittadina che è anche uno degli insediamenti coloniali più antichi di Cuba. Questa cittadina è ingiustamente esclusa dai comuni itinerari turistici, cosa di per sé vantaggiosa, in quanto si possono passare veramente delle giornate piacevoli e tranquille, ma dato il rapido sviluppo delle cittadine vicine, sono sicura che presto anche Remedios verrà presa d’assalto. Pernottate quindi almeno una notte in una delle deliziose casas particulares e fate un giro per la piazza (la cui peculiarità è quella di avere due chiese che vi si affacciano), prima di acquistare qualche souvenir presso il mercato locale che ha luogo tutti i giorni. Se per caso vi trovate a Remedios per Natale, non dimenticate che proprio qui la Vigilia di Natale ha luogo la festa nota come Las Parrandas, una festa di fuochi d’artificio in cui l’elemento principale è il rumore e che, oltre ad essere divenuta una delle feste di strada caraibiche più conosciute, la peculiarità è che ha luogo solamente qui e nelle altre città delle province di Villa Clara, Ciego de Ávila e Sancti Spíritus.
Finalmente, relax in riva al mare
Detto questo, possiamo finalmente dedicarci alla parte più rilassante del nostro viaggio, proseguendo verso un Cayo. Prima di imboccare El Pedraplén, la famosa strada rialzata lunga quasi 50 km che vi condurrà presso l’isoletta prescelta, potete fermarvi a Caibarién per pranzo presso l’unico ristorante della cittadina, specializzato in cucina di mare, dove gusterete il migliore granchio di Cuba, o almeno così dicono. A parte questo, purtroppo questa cittadina portuale sembra abbandonata a se stessa e non ha ancora potuto beneficiare delle ristrutturazioni che hanno interessato le altre località, ma forse anche per questo motivo, non ha nulla da invidiare in fatto di fascino.
Una volta arrivati a destinazione, a Cayo Santa Maria, potrete rinchiudervi nella vostra bolla effimera, fatta di mega resort all inclusive, perlopiù appartenenti alle catene Meliá e Iberostar, e vivere alcuni giorni fatti di sole, mare e grandi abbuffate. In questo punto il mare non è quello dei Caraibi, ma è oceano e quindi l’acqua può risultare un po’ fredda a seconda del periodo in cui la si visita, ma i colori sono comunque stupendi. Nella parte nord della costa si trova la spiaggia più lunga della zona, ben 13 km e perfetta per fare piacevoli passeggiate sul bagnasciuga, dedicarsi a giochi d’acqua o… sposarsi. Praticamente tutti i resort, infatti, sono provvisti di gazebo o allestiscono su richiesta location per matrimoni sulla spiaggia.
L’altra opzione è quella di soggiornare sì in resort all inclusive, ma dedicando anche un po’ di tempo ad un’altra attività che non sia l’ozio. Ovviamente non dovete pensare che sia possibile fare visite a chissà quali attrazioni, naturali o artistiche che siano, ma diciamo che almeno c’è una possibilità di fuga dalla sola vita da spiaggia. Innanzitutto, potrete dedicarvi a vari sport acquatici come la gita di un giorno in catamarano con la possibilità di fare snorkeling, una crociera al tramonto, la pesca d’altura o le immersioni al largo. Oppure, soprattutto se avete dei bambini, apprezzerete molto la visita al delfinario, situato all’entrata di Cayo Ensenachos e che è il delfinario più grande dell’America Latina. Oltre ad assistere agli spettacoli con i delfini, potrete anche nuotare con loro. Un’altra attività che potrete fare è la visita al sito storico dove è conservato il relitto della nave San Pascual, che qui si incagliò nel 1933. Un tempo ospitava anche un hotel e un ristorante ora chiusi e partire con una crociera all’ora del tramonto per vedere il relitto, rende tutto molto suggestivo.

Se invece non ne avete abbastanza del vostro resort e volete rifugiarvi in qualcosa di ancora più effimero, sappiate che a Pueblo la Estrella troverete una vera città cubana finta, che ricostruisce fedelmente un villaggio coloniale, con una falsa piazza sulla quale si affacciano negozi, una pista da bowling, ristoranti e addirittura una spa. A proposito di spa, se siete dei grandi fan di piscine e trattamenti termali, fanghi e massaggi, il luogo giusto per voi si trova a Baños de Elguea, a nord di Coralillo. Non è facile arrivarci e l’unico hotel presente non ha nulla di gradevole a vedersi, ma pare che queste acque termali siano un rimedio portentoso per curare le irritazioni della pelle, l’artrite e i reumatismi.
In fin dei conti posso dire che veramente Cuba è un paese speciale, che va scelto si per le spiagge e i soggiorni mare, ma senza dimenticare tutta la ricchezza insita in ogni luogo e nelle persone che vi risiedono e che spero non perda mai, nonostante lo sviluppo turistico che si appresta a vivere dovuto alle recenti svolte storiche.

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Cuba, la isla bonita, il paradiso proibito di spiagge bianchissime, cultura rivoluzionaria e fascino intramontabile. La vacanza per eccellenza, quella alla scoperta di un patrimonio affascinante e di una natura lussureggiante. A fare da sfondo un'enorme varietà di stili architettonici, automobili americane anni '50, sconfinate valli verdi e un mare da sogno. Il tutto tra una battuta di snorkeling e un cubano a L'Avana sognando Hemingway. Ed è proprio la capitale caraibica ad essere definita il cuore pulsante dell'isola: brulicante, frizzante, poetica, invita a perdersi tra le sue stradine lastricate, animate dalla musica che è da sempre cultura e dai sorrisi dei suoi cittadini, spontanei e calorosi. Ma il fascino di quest'isola non finisce all'Avana. Se sei amante del mare, delle passeggiate a cavallo, del mondo rurale e della storia, Cuba è la vacanza che fa per te. È il classico viaggio che vorresti potesse non finire mai.
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