
A Cracovia, per un citybreak immersi nella storia d’Europa
E chi se lo aspettava che Cracovia fosse una città così bella e così ricca di attrazioni! Devo essere sincero, prima di partire non mi ero formato un’idea su quello che sarei andato a scoprire. Avevo letto qualcosa in giro su internet, senza approfondire troppo; ho dato un’occhiata ad un po’ di foto su Instagram e a qualche storia su Steller e poi, diverse volte, il meteo. Ad occhio e croce un citybreak nella città turistica più importante della Polonia a metà febbraio aveva tutta l’aria di apparire una vacanza molto fredda.
E, infatti, in tutte le foto che vedevo online la neve era sempre presente. La conferma ce l’ho avuta mentre con il nostro volo Ryanair abbiamo iniziato a sorvolare territori mitteleuropei non meglio identificati. Più ci avvicinavamo alla meta, più neve vedevo dal finestrino. La cosa non mi preoccupava perché nel mio fedele zaino da viaggio avevo tutto il necessaire per affrontare temperature polari.
Alla fine del viaggio posso tranquillamente constatare di avere usato giusto un paio di capi pesanti rispetto ai tanti che avevo portato con me. Il meteo è stato splendido per 3 giorni su quattro. Questo ci ha dato la possibilità di esplorare la città in lungo e largo a piedi e di vedere sciogliere la neve durante l’arco della nostra permanenza. Il giorno della nostra partenza di bianco in città non c’era ormai più niente; niente più tetti ricoperti, niente più prati imbiancati, niente più montagnette ad ogni angolo.
Informazioni utili per una vacanza a Cracovia
La Polonia è un paese che corre veloce verso l’integrazione con il resto dell’Unione Europea, dunque non aspettatevi servizi scadenti o treni mezzi rotti. Tutt’altro! Cracovia è una meta turistica che come mole di visitatori può essere paragonata alle italiane Firenze o Venezia. Tutto è bene organizzato per accogliere decine di milioni di curiosi tutto l’anno. La cosa bella è che questa confusione e questi grandi numeri si avvertono solo presso alcune attrazioni specifiche di cui leggerai più avanti mentre la maggior parte dei luoghi da vedere in città sono facilmente accessibili, senza ressa e quasi sempre a basso costo.
Ci sono comunque alcune informazioni che è utile conoscere nel momento in cui deciderai di farti un weekend (ma vale anche per una vacanza più lunga) a Cracovia:
- La moneta polacca non è l’euro ma lo Zloty (pln) che ha un cambio che si aggira attorno ad un valore simile 1€ = 4pln;
- Se puoi, non cambiare o ritirare contante dai bancomat dell’aeroporto perché avrai un cambio poco vantaggioso, in giro per la città troverai sportelli bancomat ovunque;
- L‘aeroporto si trova a 5 fermate di treno dal centro città. Il collegamento è semplicissimo e ben segnalato;
- Le attrazioni principali da vedere si trovano tutte in 3/4 quartieri confinanti tra loro che possono essere esplorati tranquillamente a piedi;
- I trasporti pubblici funzionano e sembrano anche molto frequenti;
- Dotatevi di 1/2 guide della città. Noi abbiamo usato la guida cartacea della città, edizioni Marco Polo, e l’app Lonely Planet city guide che è consultabile anche offline e infine gli appunti di Francesca, amica che ha vissuto in questa bella città per un po’ e ci ha dato un sacco di consigli utili. Quest’ultimo aiuto forse non lo troverai, ma i primi due si e posso dirti che sono stati utilissimi per farci vivere un sacco di belle esperienze.
Cracovia una città da visitare rigorosamente a piedi
Come scrivevo qualche riga più su, se non si viene colti da bufere di neve o particolari casi di mal tempo, la Cracovia turistica è da girare assolutamente a piedi. Il mio consiglio è quello di trovare un alloggio nel centro storico, in polacco “Stare Miasto“, dal quale poi muoversi agilmente tutto intorno ma con la certezza di tornare a casa in una zona pedonale, comoda e affascinante. Con un po’ di fortuna potrai anche trovare una viuzza tranquilla dove la notte non sentirai il brusio della movida cittadina che sembra essere davvero divertente. Noi abbiamo trovato un appartamento a buon prezzo tramite AirBnb ma se preferisci soluzioni più standard e comunque low cost, sicuramente anche Booking.com può darti una mano a trovare la sistemazione giusta.
Il centro città è quasi sempre pedonale ed è ricchissimo di strade da esplorare dove non mancano mai edifici di pregio storico, targhe che ricordano fatti e personaggi popolari così come in tantissimi posti scoprirai qualcosa sulla vita dell’ex papa Giovanni Paolo II che qui ha studiato clandestinamente per diventare prete e poi è diventato anche Vescovo della città durante il comunismo. Il centro è caratterizzato da tantissimi cafè, bar e bistrò davvero ben curati che offrono sia cibi della tradizione polacca che pasti più international. Tanti sono anche i negozietti di souvenir e gioiellerie in cui l’ambra la fa da padrona mentre nel cuore della Piazza del Mercato (la più grande di questo genere in tutta Europa) tutti i giorni è possibile passeggiare e fare shopping tra tanti banchi che vendono prodotti misti tra la tradizione e i souvenir per turisti. Questo luogo è un po’ il centro e punto di partenza di ogni visita, a piedi o meno. Qui, infatti, si trova la Cattedrale della Vergine Maria, imponente con i suoi campanili in stile gotico. Al suo interno è custodito uno dei pezzi di maggior pregio dell’arte sacra polacca: un altare di legno, rifinito in ogni minimo particolare, che è possibile vedere ogni giorno per poche decine di minuti a partire dalle 12.00. Il biglietto d’ingresso costa 10pnl, poco più che 2 euro. L’interno della cattedrale è molto affascinante ed è sicuramente uno spot da non perdere in una visita a Cracovia.
Dal lato opposto del centro storico si trova il Castello di Wavel, imponente complesso fortificato all’interno del quale si trova la cattedrale cittadina visitabile gratuitamente ma non solo. All’interno del castello ci sono diversi edifici storici, molti dei quali sono spazi espositivi sia per collezioni permanenti che per mostre temporanee. Noi qui ci abbiamo visto il celebre dipinto di Leonardo da Vinci “Dama con l’ermellino“. La sala in cui è custodito non contiene praticamente altro e per vederlo si paga un biglietto di 20pnl. Consigliatissimo fare un giro nel cortile del Castello (sempre aperto e gratuito) al tramonto! Momento e luogo perfetto per selfie d’ordinanza e foto davvero suggestive con il panorama cittadino e l’immancabile fiume Wisla (Vistola, in italiano).
Lasciarsi inebriare dall’atmosfera vivace e creativa dei quartieri ebraici
Continuando a camminare in direzione sud, attraverserai un vialone e subito dopo ti troverai già nel quartiere ebraico Katzimierz. Qui infilati nelle strade, tra i vicoli e nei cortili per assorbire l’atmosfera vitale e creativa di tutta questa zona. Malgrado non manchino mai riferimenti culturali e storici al terribile passato vissuto dagli ebrei polacchi durante la seconda guerra mondiale, Katzimierz sembra voler guardare avanti ed infatti è proprio qui che la movida dei giovani artisti ed universitari polacchi trova la sua massima espressione. Tra street art e piazze dedicate allo street food, tra locali e ristoranti di ogni genere ai cibi più semplici della tradizione polacca; non manca proprio niente per chi decide di voler fare serata. Ce n’è per tutti i gusti e la birra polacca (ma in generale tutte quelle dei paesi dell’Europa orientale) è davvero molto buona. Provare per credere!
Sempre proseguendo in direzione sud dal quartiere della movida si passa a Podgordze dove la tragedia dell’olocausto degli ebrei polacchi prende forma in maniera davvero evidente. Non ci sono più sinagoghe/museo ma qui ci si immerge davvero nella tragedia con la bella installazione permanente nella piazza principale del quartiere. Questo divenne il vero ghetto della città dove tanti (non solo ebrei, ma anche rom, omosessuali, comunisti e oppositori del nazismo di ogni genere) venivano radunati prima di partire verso il triste destino dei campi di lavoro. In questo quartiere ad una decina di minuti dalla piazza principale si raggiunge “La fabbrica di Schindler“, oggi museo visitabile, ieri rifugio per una grande quantità di ebrei salvati dal famoso industriale; storia raccontata nel celeberrimo film in bianco e nero “Schindler’s list“.
Tutto intorno al ghetto è un pullulare di cantieri ed edifici moderni in costruzione. Che il paese sia in veloce evoluzione lo si percepisce ad ogni passo in giro per la città. I locali sono in linea con le migliori esperienze europee mentre sempre più rimasugli della storia orientale recente della città e del paese vengono soppiantati da una modernità luccicante ed efficiente, sostenuta da fondi europei, mentre le persone vanno in giro in bicicletta e per strada si vedono davvero pochissimi barboni e mendicanti. Non sappiamo se sia frutto di una politica stringente di un governo di estrema destra che mette ai margini le sacche di difficoltà sociale o se, effettivamente, il benessere che si respira in ogni angolo della città sia così diffuso che sembra quasi che la miseria non esista.
Cracovia mi ha colpito davvero molto per mille motivi. Sicuramente parte avvantaggiata dal fatto che adoro le città che si possono visitare a piedi – trovo che sia il modo migliore per scoprire le tante sorprese che ogni luogo ha da offrire ad un visitatore -, ma anche perché ci ho respirato un’aria davvero dinamica e creativa.
A voler esagerare, ho avuto l’impressione che fosse una città di mezzo tra l’universitaria e pianeggiante Bologna e la splendida e creativa Parigi dove i caffè sono luoghi fondamentali della vita culturale e sociale cittadina e sono sempre pieni di vita.
Sei mai stato a Cracovia? Che ne pensi?
Ricapitolando, possibili tappe di un itinerario a Cracovia che mi sento di consigliarvi:
- Le stradine e i caffè in Stare Miasto, il quartiere antico o centro storico
- Street art e rigenerazione urbana a Kazimierz
- Passeggiata a Podgordze e lungo la Vistola dove c’è anche un ponte pedonale molto carino per belle foto ricordo 🙂
- The Old Sinagogue, un museo sulla storia degli ebrei di Cracovia allestito all’interno della più vecchia sinagoga del quartiere ebraico
- Basilica di Santa Maria, la cattedrale con un altare in legno del 1400
- Tramonto al Castello di Wavel con annessa passeggiata curiosa tra i fastosi palazzi che si trovano all’interno
- La dama con l’ermellino di Leonardo, la trovate sempre al Wawel
- Mercato dei tessuti, si chiama così il mercatino di artigianato locale e souvenir in Rynek Glowny, la piazza principale
- Gita obbligata ad Auschwitz e Birkenau, ma questa è un’altra storia…
Buon viaggio!
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Mi piacerebbe fare un giro mitteleuropeo, secondo te quanti giorni servono per apprezzare questa città? In questi anni ho visitato Praga e Budapest, come la paragoneresti a queste città?
Ciao Enzo! Sai che non ho mai visto Praga e Budapest?
Non posso fare un paragone quindi, però posso dirti che per Cracovia 4-5 vanno benissimo. Sembra ci sia poca roba ma quando poi sei lì ti rendi conto della ricchezza che offre ai turisti