
Calabria insolita, castelli e fortezze di Reggio e dintorni
Troppo spesso la Calabria è identificata come regione di mare e di cibo piccante ma in realtà le specificità e i punti di interesse turistico che la regione offre sono ben più differenziati rispetto a quanto emerge dalla vulgata comune. Un tema da approfondire per chi ama la scoperta è sicuramente quello delle decine e decine di castelli, fortezze e torri fortificate sparpagliate lungo i circa 780 Km della regione. Per non parlare delle fortificazioni delle sue zone interne. La ricchezza di questi siti – il più delle volte lasciati all’abbandono del corso naturale della storia (e quindi ancora più affascinanti) – è indiscutibile e il viaggiatore curioso che si dovesse trovare in zona, ad esempio a Reggio Calabria e dintorni, non dovrà farseli scappare.
In un itinerario ideale che è possibile percorrere in una (ma meglio due) giornate da nord a sud nelle immediate vicinanze di Reggio Calabria di castelli e fortezze da visitare ci sarà l’imbarazzo della scelta.
Da vedere a nord di Reggio Calabria
Ad esempio, venendo da nord in direzione Reggio Calabria è imperdibile una visita a Scilla, autentica Perla dello Stretto, in cui la tradizionale pesca al pesce spada fa il paio con un paesaggio naturale mozzafiato. La rocca narrata nell’Odissea di Omero con cui viene identificato il mostro di Scilla ospita il Castello Ruffo. La vista è a dir poco spettacolare: a sinistra l’Etna si staglia imponente a dominare lo stretto, di fronte Capo Peloro dà il là ad una suggestione chiamata “Sicilia” e a destra i coni delle 7 Isole Eolie che si stagliano sull’azzurro Tirreno. Il Castello è visitabile anche se al suo interno è un po’ scarno. Spesso però ospita mostre d’arte ed iniziative legate a feste e tradizioni locali che ne rendono la visita davvero emozionante. Anche se fosse vuoto, in ogni caso, il panorama vi lascerà letteralmente di stucco!

Poco più a sud di Villa San Giovanni si trova Campo Calabro in cui insiste il Fortino di Matiniti. Luogo “selvatico” e non facile da raggiungere, offre probabilmente la migliore visione panoramica dello Stretto di Messina. Al suo interno e nel suo circondario non è raro incontrare gruppo di ragazzi che giocano a soft air o fotografi professionisti che usano questa splendida location per realizzare servizi fotografici di rara bellezza. La costruzione è stata realizzata nel 1888 e costituiva uno dei punti cardine del sistema di difesa militare di questa parte di territorio calabrese. Oggi purtroppo versa in una condizione di abbandono ma è una meta imperdibile per i più curiosi di luoghi originali e ricchi di suggestione.
Fortezze in città
All’ingresso nord di Reggio Calabria si trovano i quartieri di Catona e Arghillà. All’interno del territorio di quest’ultimo è possibile visitare una fortezza risalente anch’essa all’ultimo decennio del 1800: la Batteria da Costa Piano di Arghillà – Gullì o anche Fortino di Arghillà. Oggi il Fortino è il punto di forza del Parco ludico tecnologico ambientale Ecolandia, fiore all’occhiello di tutto il territorio che ospita numerose iniziative culturali e artistiche e all’interno del quale è in atto un’azione di sviluppo in ottica di innovazione tecnologie per la difesa dell’ambiente che lo rende un luogo unico da scoprire in tutta la Calabria. Oltre all’immancabile vista panoramica sullo Stretto di Messina la fortezza conserva ancora il suo fossato di protezione ed è finemente ristrutturata. Al suo interno ospita anche un anfiteatro di nuova costruzione che ospita spettacoli teatrali e musicali e tutto intorno, il parco è costellato da piccoli “mulini” all’interno dei quali hanno preso vita i laboratori di alcuni degli innovatori più green del sud Italia.

All’interno della città di Reggio Calabria non sono poche le costruzioni riferibili a strutture di difesa militare risalenti a tutte le epoche storiche. Dalle mura greche, alle scomparse evidenze di fortificazione medievale fanno da contraltare le più che evidenti mura del Castello Aragonese che domina il centro città a pochi passi dalla Cattedrale e di fronte alla splendida Chiesa degli Ottimati. Il Castello è uno dei principali monumenti della città ma è da molti anni chiuso in fase di restrutturazione. Entro il 2015 dovrebbe essere riaperto nelle sue due torri rimanenti che hanno resistito ad invasioni, terremoti e cattiva amministrazione e tornerà ad ospitare mostre d’arte di caratura nazionale e internazionale. Un pezzo di storia di una città che ha millenni alle spalle.
Molto più recenti ma non meno affascinanti sono i cosiddetti Fortini di Pentimele. In una zona decentrata rispetto al Castello Aragonese, offrono al visitate uno spaccato di passato e presente ricco di contraddizioni e di bellezza da scoprire; in primis la via d’accesso. Franata di recente la strada che porta in cima alla collina di Pentimele i due fortini sono raggiungibili solo attraverso un percorso di “trekking urbano” che si arrampica su una delle principali colline del territorio comunale attraversando giardini, orti e tratti di natura selvaggia offrendo così un’esperienza unica all’interno di una città che conta circa 200.000 abitanti. I due fortini sono protagonisti della crescita di intere generazioni di reggini che qui vi hanno fatto le prime esperienze di coppia, hanno scoperto la vista più emozionante e panoramica su tutta la città e ne hanno appreso la storia recente. I fortini, infatti, sono liberamente visitabili nei loro cuniculi e nelle loro stanze buie dove un tempo militari e soldati erano stanziati in difesa del territorio.
La Motta a sud di Reggio, una testimonianza bizantina
Motta San Giovanni è il primo comune che si incontra a sud di Reggio Calabria e deriva il suo nome dalle antiche dominazioni Normanne e Angione per cui le motte erano “luoghi rialzati”. Oggi il paese vanta un ampio territorio che dalla costa (Lazzaro) si inerpica sulle colline pre aspromontane fino al centro abitato che conta poche migliaia di abitanti. In cima ad una delle colline del comprensorio di Motta si trova una delle principali evidenze dell’Alto Medioevo in Calabria: il Castello di Sant’Aniceto. Il suo percorso storico è quello tipico delle fortezze del Sud Italia: costruzioni tirate in piedi per difendere popolazione e territorio dalle terribili incursioni di mori e saraceni. Infatti, quasi tutte le fortezze della zona ionica calabrese risultano distrutte e semi distrutte mentre Motta Sant’Aniceto è la fortezza meglio conservata. Nel corso dei secoli ha ovviamente registrato numerose modifiche e restrutturazioni che porta con se ancora oggi. Il paesaggio e la vista dalla fortezza sono mozzafiato ma sfortunatamente il Castello non è sempre accessibile. Il consiglio è quello di cercare associazioni, eventi e guide turistiche che hanno l’autorizzazione a far visitare il sito altrimenti chiuso.
Il territorio di Reggio Calabria e dei suoi comuni limitrofi è in realtà ben più ricchi di castelli e fortezze di quanto appena raccontato. Ognuna di esse ha una storia secolare e un fascino unico ma non sempre è facile rintracciarle perché non esiste un vero percorso turistico che le collega e le mostra ai visitatori. Forse, però, questo è uno dei motivi per cui ti consiglio davvero di visitare almeno un castello o una fortezza di Reggio Calabria, perché la miglior guida turistica a Reggio Calabria è la tua fantasia storica!
Troppo spesso la Calabria è identificata come regione di mare e di cibo piccante ma in realtà le specificità e i punti di interesse turistico che la regione offre sono ben più differenziati rispetto a quanto emerge dalla vulgata comune. Un tema da approfondire per chi ama la scoperta è sicuramente quello delle decine e decine di castelli, fortezze e torri fortificate (approfondisci) sparpagliate lungo i circa 780 Km della regione. Per non parlare delle fortificazioni delle sue zone interne. La ricchezza di questi siti – il più delle volte lasciati all’abbandono del corso naturale della storia (e quindi ancora più affascinanti) – è indiscutibile e il viaggiatore curioso che si dovesse trovare in zona, ad esempio a Reggio Calabria e dintorni, non dovrà farseli scappare.
In un itinerario ideale che è possibile percorrere in una (ma meglio due) giornate da nord a sud nelle immediate vicinanze di Reggio Calabria di castelli e fortezze da visitare ci sarà l’imbarazzo della scelta.
Fortezze in città
All’ingresso nord di Reggio Calabria si trovano i quartieri di Catona e Arghillà. All’interno del territorio di quest’ultimo è possibile visitare una fortezza risalente anch’essa all’ultimo decennio del 1800: la Batteria da Costa Piano di Arghillà – Gullì o anche Fortino di Arghillà. Oggi il Fortino è il punto di forza del Parco ludico tecnologico ambientale Ecolandia, fiore all’occhiello di tutto il territorio che ospita numerose iniziative culturali e artistiche e all’interno del quale è in atto un’azione di sviluppo in ottica di innovazione tecnologie per la difesa dell’ambiente che lo rende un luogo unico da scoprire in tutta la Calabria. Oltre all’immancabile vista panoramica sullo Stretto di Messina la fortezza conserva ancora il suo fossato di protezione ed è finemente ristrutturata. Al suo interno ospita anche un anfiteatro di nuova costruzione che ospita spettacoli teatrali e musicali e tutto intorno, il parco è costellato da piccoli “mulini” all’interno dei quali hanno preso vita i laboratori di alcuni degli innovatori più green del sud Italia.

All’interno della città di Reggio Calabria non sono poche le costruzioni riferibili a strutture di difesa militare risalenti a tutte le epoche storiche. Dalle mura greche, alle scomparse evidenze di fortificazione medievale fanno da contraltare le più che evidenti mura del Castello Aragonese che domina il centro città a pochi passi dalla Cattedrale e di fronte alla splendida Chiesa degli Ottimati. Il Castello è uno dei principali monumenti della città ma è da molti anni chiuso in fase di restrutturazione. Entro il 2015 dovrebbe essere riaperto nelle sue due torri rimanenti che hanno resistito ad invasioni, terremoti e cattiva amministrazione e tornerà ad ospitare mostre d’arte di caratura nazionale e internazionale. Un pezzo di storia di una città che ha millenni alle spalle.
Molto più recenti ma non meno affascinanti sono i cosiddetti Fortini di Pentimele. In una zona decentrata rispetto al Castello Aragonese, offrono al visitate uno spaccato di passato e presente ricco di contraddizioni e di bellezza da scoprire; in primis la via d’accesso. Franata di recente la strada che porta in cima alla collina di Pentimele i due fortini sono raggiungibili solo attraverso un percorso di “trekking urbano” che si arrampica su una delle principali colline del territorio comunale attraversando giardini, orti e tratti di natura selvaggia offrendo così un’esperienza unica all’interno di una città che conta circa 200.000 abitanti. I due fortini sono protagonisti della crescita di intere generazioni di reggini che qui vi hanno fatto le prime esperienze di coppia, hanno scoperto la vista più emozionante e panoramica su tutta la città e ne hanno appreso la storia recente. I fortini, infatti, sono liberamente visitabili nei loro cuniculi e nelle loro stanze buie dove un tempo militari e soldati erano stanziati in difesa del territorio.
La Motta a sud di Reggio, una testimonianza bizantina
Motta San Giovanni è il primo comune che si incontra a sud di Reggio Calabria e deriva il suo nome dalle antiche dominazioni Normanne e Angione per cui le motte erano “luoghi rialzati”. Oggi il paese vanta un ampio territorio che dalla costa (Lazzaro) si inerpica sulle colline pre aspromontane fino al centro abitato che conta poche migliaia di abitanti. In cima ad una delle colline del comprensorio di Motta si trova una delle principali evidenze dell’Alto Medioevo in Calabria: il Castello di Sant’Aniceto. Il suo percorso storico è quello tipico delle fortezze del Sud Italia: costruzioni tirate in piedi per difendere popolazione e territorio dalle terribili incursioni di mori e saraceni. Infatti, quasi tutte le fortezze della zona ionica calabrese risultano distrutte e semi distrutte mentre Motta Sant’Aniceto è la fortezza meglio conservata. Nel corso dei secoli ha ovviamente registrato numerose modifiche e restrutturazioni che porta con se ancora oggi. Il paesaggio e la vista dalla fortezza sono mozzafiato ma sfortunatamente il Castello non è sempre accessibile. Il consiglio è quello di cercare associazioni, eventi e guide turistiche che hanno l’autorizzazione a far visitare il sito altrimenti chiuso.
Il territorio di Reggio Calabria e dei suoi comuni limitrofi è in realtà ben più ricchi di castelli e fortezze di quanto appena raccontato. Ognuna di esse ha una storia secolare e un fascino unico ma non sempre è facile rintracciarle perché non esiste un vero percorso turistico che le collega e le mostra ai visitatori. Forse, però, questo è uno dei motivi per cui ti consiglio davvero di visitare almeno un castello o una fortezza di Reggio Calabria, perché la miglior guida turistica a Reggio Calabria è la tua fantasia storica!
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Scopri di più su questa destinazione
La Calabria è la punta dello stivale d’Italia, stretta tra il turchese del Tirreno e le trasparenze del Mar Ionio. Un paradiso per gli amanti degli sport outdoor, grazie ai boschi incantati delle catene dell’Aspromonte e della Sila. La terra del mito, della Fata Morgana e dei Bronzi di Riace. Quella dei borghi dal ritmo lento, delle tradizioni millenarie, dei festival musicali. La Calabria dai sapori decisi e piccanti, ma anche di quelli dolci e gentili. Divisa tra asprezze e dolcezze, è una destinazione dove convivono paesaggi vari e contrastanti. Intrisa di ricchezze, è il luogo ideale per una vacanza al mare, ma anche per una pausa in montagna, tra le bellezze di 4 Parchi Nazionali. Per un break di cultura, arte e di enogastronomia. Qualunque sia la tua idea di vacanza, ciò che è certo è che ad accoglierti ci saranno sempre sorrisi sinceri e una terra di indole ospitale. Scoprila con Genteinviaggio!
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Ragazza nata e cresciuta in Calabria legge questo post ed entra in crisi esistenziale. La ragazza sono io. 😀
Non so più in che posto ho vissuto, visto che non conosco QUASI nessuno di questi posti.
Credo di dover dirottare la mia prossima vacanza dalla California alla Calabrifornia, così faccio un bel ripasso di radici!