
Bandiere Arancioni: 5 nuovi borghi d’eccellenza per patrimonio e sostenibilità
La Guida della Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano con i suoi 209 borghi d’eccellenza si arricchisce di 5 new entry tutte a sud. Sabato 27 marzo i piccoli comuni italiani che si fregiano del riconoscimento di Bandiera Arancione hanno festeggiato i nuovi arrivati e le conferme per il 2015.
Nel circolo sono entrate: Gerace e Bova nel cuore dell’Aspromonte in provincia di Reggio Calabria, Specchia e Corigliano d’Otranto nel Leccese e Troia nel Foggiano, noto anche per aver dato il nome ad un pregiato vino rosso il Nero di Troia. La Toscana conferma così il primato di regione più arancione d’Italia con 37 borghi ed è seguita da Piemonte ed Emilia Romagna con, rispettivamente, 24 e 20 borghi.
#Bova e #Gerace in #Calabria diventano comuni Bandiera arancione @BArancioni pic.twitter.com/rF8di0IfzB
— TouringClubItaliano (@TouringClub) 27 Marzo 2015
Storia e Progetto delle Bandiere Arancioni
Le Bandiere Arancioni vengono assegnate dal Touring Club dal 1998 a quei comuni dell’entroterra con meno di 15.000 abitanti che soddisfano 150 rigorosi criteri e che, non solo godono di un patrimonio storico, artistico e culturale di pregio, ma che sanno offrire al turista una accoglienza di qualità tutelando il territorio e perseguendo uno sviluppo sostenibile.
Il progetto Bandiere Arancioni serve a tutelare la ricchezza materiale e immateriale di tante piccole realtà attraverso lo sviluppo del turismo slow, a valorizzare le risorse locali come l’artigianato e le produzioni tipiche e a dare impulso all’imprenditorialità del posto anche per quanto riguarda le strutture destinate all’accoglienza. Chi ha già ricevuto il riconoscimento di Bandiera Arancione ogni tre anni deve riconfermare la corrispondenza ai criteri sottoponendosi all’analisi del TCI per verificare che gli standard di eccellenza non siano venuti meno. Si garantisce così al turista il monitoraggio di una qualità costante e si incentivano le amministrazioni comunali a non “cedere” ma a migliorarsi continuamente per non perdere l’attestato.
Come si diventa bandiere arancioni, la metodologia
Tra i numerosi criteri un consistente numero è dedicato agli accorgimenti green che i Comuni hanno attivato per poter offrire una qualità della vita migliore nel rispetto del Pianeta: oggi l’80% dei comuni Bandiera Arancione produce energia da (almeno) una fonte rinnovabile: solare fotovoltaico, solare termico e idroelettrico. I Comuni Bandiera Arancione hanno inoltre una percentuale di raccolta differenziata pari al 49,2%, un dato superiore alla media della stragrande maggioranza dei comuni italiani che si attesta al 42,3%.
Tra i comuni che si fregiano della Bandiera un quarto supera la soglia del 65% di rifiuti raccolti secondo criteri di differenziazione. Per quanto riguarda l’espansione turistica i dati diffusi dal TCI mostrano che dal punto di vista dell’accoglienza nei comuni Bandiera Arancione ogni 1.000 abitanti sono presenti 7 strutture ricettive (2,2 è la media italiana), 6,7 ristoranti (5,7 è la media italiana) e l’offerta dei posti letto è in crescita e raggiunge quota 130.000.
Il presidente del Touring, Franco Iseppi, nel corso della conferenza di presentazione delle nuove Bandiere Arancioni ha ricordato i cinque valori fondanti dell’esperienza di questo premio: collaborazione, sostenibilità, valorizzazione, accoglienza, autenticità, per poi affermare che “per il futuro l’impegno del Touring è nel suo ruolo di civil servant, puntando a una imprenditorialità sociale che veda integrarsi le reti sul territorio legate al Touring: consoli, Bandiere arancioni, Club di territorio, volontariato per il Patrimonio culturale”. Un’articolazione “da rafforzare – ha proseguito Iseppi – in vista di due appuntamenti di grande importanza. Per Expo 2015 il Tci con il motto “Io sono il Po” proporrà momenti di educazione ambientale, e non solo, legati al più importante corso d’acqua del Paese. Il Giubileo straordinario, invece, sarà l’occasione per mettere a punto itinerari del pensiero spirituale che avranno l’asse portante nella Via Francigena”.