
Autunno incantato in Trentino tra borghi, laghi e boschi
Se c’è una destinazione che vale la pena scoprire in tutte le stagioni, questa è senz’altro il Trentino. L’Autunno in particolare è un periodo magico, intanto perché fuori dall’alta stagione e poi perché come ha scritto qualcuno “Non posso sopportare di perdere qualcosa di così prezioso come il sole autunnale restando in casa. Così ho trascorso quasi tutte le ore di luce nel cielo aperto”. E in Trentino stare all’aria aperta coincide con sognare ad occhi aperti, immersi in un paesaggio fatato dove la natura e gli uomini convivono in armonia. Ecco alcuni consigli per un itinerario autunnale da favola tra borghi, laghi e boschi.
Andar per borghi incantati

In Trentino si trovano ben 11 tra i borghi più belli d’Italia, ci sono migliaia di buone ragioni per visitarli tutti magari tornando in trentino nelle diverse stagioni. Per assaporare il fascino dell’atmosfera autunnale si può iniziare con Vigo di Fassa dove secondo la leggenda, vive Laurino il re dei nani. Ma da queste parti i nani non sono i soli come testimonia la storia vera del “Doss del Ciaslir” un luogo di culto preistorico legato ai processi per stregoneria realmente avvenuti nel 1600. Qui sorge l’affascinante Santuario gotico di Santa Giuliana con affreschi del XV secolo. Altre buone ragioni per visitarlo? Sicuramente i suoi formaggi tipici, come il Cher de Fascia e il Puzzone di Moena e per gli appassionati di tradizioni locali, il museo dedicato ai Ladini della Val di Fassa.
Non lontano dalla rinomata località sciistica di San Martino di Castrozza, ecco Mezzano, altro borgo bello d’Italia; qui in autunno si svolge una festa davvero speciale. Durante la rassegna Cataste e Canzei, le cataste di legna vengono trasformate in installazioni d’arte andando ad abbellire i vicoli del paese. Ogni anno nel periodo della rassegna vengono aggiunte nuove opere che si affiancheranno a quelle sistemata in maniera permanente. Esplorateli con attenzione e vedrete in alcuni angoli, una sedia rossa con una campanella. Se la suonerete arriverà un abitante di Mezzano a raccontarvi un aneddoto sulla comunità. Insomma le buone ragioni per passare anche da questo borgo non mancano. Manco a dirlo, ce n’è una davvero gustosa: è la toséla di Primiero, il formaggio tipico della zona.
Altree idee per una vacanza in Trentino
Laghi di sport e storia

A lungo “lago più bello d’Italia”, il lago di Molveno è uno specchio d’acqua dalle grandi risorse per il Trentino e i suoi visitatori incastonato in uno scenario paesaggisticamente unico, immediatamente ai piedi delle Dolomiti di Brenta. Questo lago ha delle acque così limpide che davvero non ha niente da invidiare al mare. Inoltre, offre la possibilità di praticare tutto l’anno diversi sport. Particolarmente apprezzato dagli appassionati di vela, il lago si presta anche ad attività come la canoa e il sup la cui pratica è favorita da acque tranquille che consentono di rilassarsi tra una pagaiata e l’altra. E per chi non ama gli sport acquatici? Tutt’ intorno si estende la Dolomiti Paganella bike area, 400 km di sentieri da percorrere in mountain bike ai quali si aggiungono i tracciati di downhill allestiti nei tre Bike Park.
Un altro lago arcipremiato è il Lago di Ledro, insignito dalle 5 vele di Legambiente. In Trentino, è solo qui e nel lago di Terlago che si pratica il wakeboard. Il bacino è protetto dai venti, quindi perfetto per fare canoa, specialmente per i principianti. Tuttavia la possibilità di arrivare in canoa fino a una delle tante insenature disabitate conquista anche i piú esperti. Ma la pagaiata più emozionante è quella che arriva al villaggio palafitticolo, scoperto per caso solo negli anni ’20 del secolo scorso durante alcuni lavori di costruzione della centrale ENEL che richiesero un abbassamento del livello d’acqua, oggi è Patrimonio UNESCO. Un’esperienza immersiva e emozionante dentro la preistoria indimenticabile per grandi e piccini.
A spasso nel bosco, tra foliage e favole

I tanti boschi del Trentino in autunno incantano con distese di alberi costellati dalle intense sfumature del foliage. Autunno nel bosco è perdersi per raccogliere gustosi funghi, è il lento e silenzioso incedere all’ascolto del bramito del cervo; ma non solo. Il bosco come nelle favole, risveglia tutti i sensi e ci fa ri-scoprire noi stessi Parte da questo assioma la crescente popolarità di pratiche come il forest bathing, letteralmente il bagno di foresta che include esperienze sempre più popolari come l’abbraccio con gli alberi in un’ottica di riconnessione con la natura che coinvolge tutti i sensi. In Val di Fiemme, il bosco è musica. L’affascinante foresta dei violini, è chiamata così perché era la meta di uno dei più grandi maestri liutai di tutti i tempi: Antonio Stradivari. Si dice che l’artista artigiano venisse qui personalmente a scegliere l’abete migliore con il quale avrebbe costruito i suoi strumenti.
Il Parco del Respiro a FAI della Paganella è tutto da toccare, abbracciando gli immensi alberi. Da ammirare invece il RespirArt, in Val di Fiemme tra i parchi d’arte in ambiente più alti al mondo e Ledro Land Art, dove il folletto El Salvanel guiderà i visitatori in un viaggio fantastico per riscoprire la magia del bosco con streghe, fate e gnomi.