Viaggio in Georgia: alla scoperta di Tbilisi e Mtskheta

La scelta della Georgia

Era una sera di fine ottobre, mentre stavo leggendo le ultime notizie di carattere turistico dal mio smartphone, vengo a conoscenza dei nuovi voli che Ryanair effettuerà dall’aeroporto di Orio al Serio verso Tbilisi a partire dall’inizio di novembre.

Avevo già in mente un possibile viaggio in Georgia, ma desideravo andarci per fare un giro completo tra Armenia e Azerbaigian, magari nel periodo estivo o primaverile.

Così inizio a cercare tramite alcune compagnie aeree delle possibili mete per il successivo periodo primaverile, per avere una idea sui relativi prezzi.

Il giorno successivo trovo in Tv un documentario proprio sulla Georgia, mi è bastato vedere uno spezzone in cui si parlava della parte antica di Tbilisi, seguo il mio istinto e la voglia di approfondire le mie conoscenze relative ad una cultura di cui ero poco informato, cambio totalmente il mio piano originale lasciando Armenia e Azerbaigian per un prossimo viaggio e 5 minuti dopo ero pronto con la mia carta d’imbarco: direzione Georgia!

E dopo due settimane, eccomi arrivato al Tbilisi International Airport! Prendo l’autobus numero 37 fuori dal terminal che al costo di 0,50 Gel (0,15€) in poco più di mezz’ora mi porta in centro città.

Consegno i documenti al mio ostello per la procedura di check-in ed esco subito per dare una prima occhiata alla città. Nonostante fosse sera la città era piena di gente, e sinceramente non mi sarei mai aspettato tutto quel movimento alle 23 di un giovedì. Cammino per le vie del centro e trovo un ristorantino in cui mangiare i tipici khinkali, dei ravioli ripieni di carne, formaggio, patate o funghi in base alla propria tradizione famigliare.

L’antica capitale: Mtskheta

I Khinkali

Il giorno successivo decido di alzarmi presto per andare a visitare l’antica capitale georgiana: Mtskheta!

Mentre mi incammino verso la stazione degli autobus, noto che prima delle 10 del mattino la città è semi-desertica a differenza della sera precedente. E fermandomi in un bar per fare colazione, mi confermano che la città è piena di vita fino a tarda notte, ma prima delle 10 del mattino non esce di casa nessuno.

Dopo un ottima colazione con del pane tipico cotto su pietra, mi reco alla stazione degli autobus di Didube (si raggiunge comodamente anche con la metropolitana), presso la biglietteria acquisto una tessera ricaricabile Metromoney al costo di 2 Gel (0,60€), la tessera si può utilizzare sulla metropolitana e sugli autubos con relativo costo del biglietto di 0,50 Gel, e di 0,80 Gel (0,25€) per le marshrutky, dei tipici minibus georgiani. Dopo una decina di minuti trovo la marshrutky che mi porterà a Mtskheta, aspettiamo che si riempa e in circa mezz’ora mi porta a destinazione.

La cattedrale di Svetitskhoveli

Mtskheta è stata capitale fino al V secolo d.C., quando il Re Gorgasali le preferì Tbilisi, resta comunque una meta imperdibile grazie alla sua maestosa cattedrale di Svetitskhoveli, inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO (secondo la tradizione, la tunica di Gesù si trova proprio in questa cattedrale) e grazie alla Chiesa di Jvari, situata in cima ad una collina con una vista mozzafiato, alla confluenza dei fiumi Mtkvari e Aragvi.

Vista dalla chiesa di Jvari

Tbilisi

Il giorno successivo lo dedico interamente a Tbilisi, mi imbatto subito ad un mercatino delle pulci situato lungo il Saarbrucken Bridge, uno dei tanti ponti che attraversa il fiume Mtkvari, e successivamente visito il Georgian National Museum, l’ideale per chi fosse interessato a reperti archeologici e alla storia georgiana (con una grande sala dedicata alla storia dal 1918 alla guerra con la Russia del 2008). Continuo la mia visita della città fino a raggiungere la parte “vecchia” di Tbilisi, è qui che si respira l’aria più autentica della città, crocevia tra stile europeo e asiatico, piena di vicoli tutti da scoprire con case antiche tutte di un colore diverso l’una dall’altra.

Città vecchia

Nella zona della città vecchia si trovano anche le sorgenti termali, da cui prende il nome la città (“Tbili” in georgiano significa caldo). Sempre dalla città vecchia c’è una stradina che porta alla Fortezza di Narikala, collocata su una collina che sovrasta Tbilisi, è la zona più visitata della città, dalla Fortezza infatti parte un sentiero panoramico che porta alla famosa Kartlis Deda, la statua che raffigura la “Madre” della Georgia, con la mano destra che regge una spada, simbolo dell’orgoglio del popolo georgiano nel combattere i nemici e dalla mano sinistra regge una coppa di vino, simbolo della calorosa accoglienza nei confronti degli ospiti.

Sicuramente la parte antica è la più affascinante della città e posso affermare che con un continuo abbassamento del tasso di criminalità, una maggiore apertura al turismo e una continua innovazione urbana, Tbilisi si sta portando al livello di altre capitali europee.

Nella parte “nuova” sono presenti un gran numero di parchi pubblici, musei di livello internazionale, numerosi centri commerciali e opere architettoniche di ultima generazione (come il Ponte della Pace, immagine di copertina di questo articolo, progettato dall’architetto italiano Michele De Lucchi).

Kartlis Deda

Insomma, sono partito seguendo l’istinto dopo aver visto uno spezzone di un documentario, sono tornato arricchito culturalmente e personalmente, convinto di aver fatto la scelta giusta, ho avuto modo di approfondire le mie conoscenze sia dal punto di vista emotivo – grazie all’infinita cordialità della popolazione locale (mangiate in locali tipici! Vi tratterranno come se foste da sempre un loro amico) legata ancora molto alla tradizione e al concetto di famiglia – sia dal punto di vista storico e culturale grazie ai numerosi musei, monasteri e sopratutto ai racconti degli abitanti che amano la propria città e saranno sicuramente orgogliosi di raccontarvi leggende e tradizioni della loro magnifica nazione.

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Matteo Franceschini

Mi chiamo Matteo, ho 21 e sono uno studente di Scienze umane dell’ambiente, del territorio e del paesaggio all’Università Statale di Milano. Viaggio per conoscere nuove culture, usanze, cibi locali e tanto altro con un mio credo e obbiettivo: Viaggiare come crescita personale!


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2 Commenti
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Giusi Carai
Admin
Giuseppina Carai
3 anni fa

Anche io vorrei andare in Georgia! Mi sembra di capire che l’hai trovata accogliente a livello turistico. Posso chiederti come ti sei organizzato con l’alloggio?

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