orizzonti d'Africa

Africa on the Road: Zambia – Malawi – Mozambico

Eccomi qui, ancora una volta alle prese con una indimenticabile avventura africana insieme ai miei dodici compagni di viaggio. Ci sono voluti 23 giorni per completare l’itinerario che è cominciato dal parco del South Luangwa in Zambia, attraverso il Malawi, per concludersi sulle isole Quirimbas, in Mozambico.

On the road tra laghi, mare e montagne d’Africa

Gli spostamenti sono stati organizzati con piccoli bus con autista, mezzi locali, treni e piccoli aerei; per dormire abbiamo scelto campeggi e alberghetti. Gli amanti dell’Africa lo sanno, il modo migliore per vivere in completamente questa terra è quello di dormire in tenda nella savana sotto un cielo stellato che sembra avvolgerti in un abbraccio, cullati dai rumori notturni degli animali e dai fruscii delle piante. All’alba siamo partiti per il safari ed ecco lo spettacolo della natura davanti ai nostri occhi: il South Luangwa National Park, un parco imperdibile, soprattutto perché qui è facile avvistare i grandi felini; vi consiglio i safari notturni perché avrete ottime possibilità di avvistare i leopardi.

Dopo un paio di giorni dedicati ai safari, lasciamo lo Zambia, direzione Lago Malawi! Dopo parecchie ore di viaggio finalmente piantiamo le nostre tende nella piazzola di un grazioso campsite

sulle rive del lago, a Cape Maclear. Sveglia all’alba, i pescatori sono già al lavoro da ore, le donne fanno il bucato nel lago, mettono il pesce ad essicare, i bambini giocano e aiutano i genitori e inseguono chiunque abbia in mano una macchina fotografica e ripetono di continuo la parola “jamburé”, che significa “foto”, il loro gioco preferito è quello di farsi fotografare in mille pose e smorfie diverse per poi rivedere la propria immagine nello schermo della macchina e ridere di gusto! Questo luogo è magico, le rive del lago sono piene di vita, di energia, le persone sono accoglienti, ecco perché il Malawi viene anche definito il cuore caldo dell’Africa. Il lago è pieno di pesci coloratissimi; consiglio un’uscita in barca per poter fare un po’ di snorkeling e per vedere le aquile, non le avevo mai viste così da vicino, splendide e maestose.

La tappa successiva ci porta in montagna, Zomba Plateau e monte Mulanje, ci ritroviamo in un inaspettato ambiente alpino; abbiamo dedicato la giornata ad un semplice trekking e ci siamo goduti l’immancabile tramonto dal patio della nostra casa coloniale, dove abbiamo dormito per due notti. Eccoci ancora una volta pronti a rimetterci in viaggo sul nostro bus, direzione Liwonde National Park. Il campsite è un luogo molto suggestivo, il Liwonde Safari Camp, al suo ingressi un enorme babobab accoglie i viaggiatori.

Il Liwonde Nationa Park è una riserva minore rispetto ai grandi parchi africani ma, a mio avviso, imperdibile se ci si trova in zona, la vegetazione è incredibile. Abbiamo fatto un safari in barca lungo il fiume Liwonde, popolato da ippopotami e coccodrilli, sulle rive elefanti con i cuccioli e a fare da cornice baobab, acacie e alberi della febbre gialla, un arbusto simile all’acacia ma di un colore giallo vivo, mai visto nei miei precedenti viaggi africani.

Dobbiamo, ormai, salutare il Malawi per giungere alle nostre ultime tappe in Mozambico. Dopo aver passato il confine a Chiponde e dopo aver sbrigato tutte le formalità doganali, ci dirigiamo nella piccola cittadina di Cuamba, posto strategico per poter prendere il treno l’indomani.

Il treno è stato il viaggio nel viaggio, il mezzo è molto lento e si ferma ad ogni stazione, ed è proprio in queste fermate che inizia lo spettacolo, soprattutto per chi, come noi, ama fare foto: gli abitanti dei villaggi si avvicinano al treno fermo per vendere cibo, pane, acqua, ortaggi e i passeggeri acquistano sporgendosi dai finestrini, un vero e proprio supermercato sulle rotaie!

Arriviamo nella cittadina di Nampula, scendiamo dal treno per prendere un bus privato fino a Ilha do Moçambique. Questa volta abbiamo dormito in un alberghetto gestito da un signore italiano, Ilha è bellissima, con case coloniali affascinanti. Da ilha do Moçambico è possibile fare escursioni in barca per avvistare le balene. Ultima tappa, le isole Quirimbas, con pochissimi turisti, bellissime e incoraminate!

Questa volta i mezzi di trasporto sono piccoli aerei ad elica. Abbiamo dormito alcune notti sull’isola di Ibo, da qui abbiamo visitato le altre isole in giornata e per finire abbiamo dormito due notti sull’isola di Matemo. Il mare è stato il protagonista indiscusso di questa ultima e incredibile parte di viaggio. Di questo itinerario non eliminerei nessuna delle tappe fatte, ognuna mi ha lasciato qualcosa, ma una cosa ve la posso dire con certezza, il Malawi entrerà nel vostro cuore, per non lasciarlo più.

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Dove dormire nel Lago Malawi
Ilaria Chiccoli

Ilaria Chiccoli

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