A piedi fino a Tomar, i templari e il Convento do Cristo

Era il 9 giugno 2018 quando è iniziato questo viaggio: da Gibilterra a Finisterre a piedi, 1600 e più chilometri, attraversando l’Andalucia, Huelva, la regione di Beja in Portogallo e poi l’Algarve e il Bajo Alentejo. Una volta arrivato a Lisbona ho proseguito ad ovest fino all’oceano e poi sempre a nord fino a Santiago de Compostela e poi Finisterre.

Sono arrivato a Golegã, in Portogallo dopo aver percorso 773 Km. Valeria, la mia compagna, mi ha raggiunto qui ed insieme prosegiuremo fino a Finisterre. Questo è il racconto di 30 km di cammino che abbiamo percorso insieme per raggiungere Tomar.

A piedi alla volta dell’ultimo lembo di terra dell’Europa Occidentale

Partiamo alle ore 8.10 circa dopo colazione in tutta calma, come piace a Valeria. Con l’abitato di Golegã alle spalle, attraversiamo gli ultimi km di campi coltivati per poi iniziare una moderata salita che porta tra i colli, i primi incontrati dopo Lisbona. Il Cammino procede su strada bianca, in mezzo a una fitta vegetazione boschiva caratterizzata dalla costante presenza di querce da sughero ed eucalipto.

Anche qui, come in Galizia e in altre parti della Spagna, le coltivazioni di eucalipto hanno preso il posto degli alberi autoctoni trasformando il paesaggio. L’eucalipto viene coltivato per il legno, è una pianta redditizia perché cresce molto rapidamente. Purtroppo, però, drena completamente il suolo, assorbendo tutte le risorse. Dove cresce l’eucalipto, non cresce nient’altro. Superiamo gli abitati di Atalaia e di Asseiceira, dove pranziamo con pane, formaggio e peperoni crudi, seduti all’ombra di una vecchia chiesa di fronte alla quale si erge un enorme otre utilizzato un tempo per la conservazione dell’olio o delle olive. Almeno credo.

Eccoci a Tomar

Dopo gli ultimi km di saliscendi arriviamo finalmente a Tomar, un tempo roccaforte dei Templari. Qui, da non perdere assolutamente, è il Convento do Cristo, un luogo di una bellezza e magnificenza straordinaria. Vi sono raccolti 400 anni di storia dell’arte e degli stili architettonici portoghesi, che si possono ammirare gli uni sovrapposti agli altri. C’è molto di più, tutta una simbologia e un misticismo che difficilmente si possono incontrare altrove se non qui, in quello che è stato per secoli uno dei quartier generali dell’ordine Templare.

Convento do Cristo, Tomar

Io, senza reali strumenti culturali e le informazioni per cogliere i dettagli di questo luogo magico, mi limito ad ammirarne la sua bellezza decadente e grondante di storia, ad immaginarmi come deve essere stata la vita qui secoli fa, a rimanere a bocca aperta di fronte alla pietra, modellata come fosse stoffa, ai claustri austeri, alle torri e alle colonne intrecciate che potrebbero tranquillamente fare da scenario ad un racconto dark fantasy medievale.

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Viaggiare lungo il Portogallo, questa stretta striscia di terra che costeggia l'Oceano Atlantico e la Spagna per perdersi nell'immensità del suo cielo azzurro. Una terra, la Lusitania che sa di nostalgia, quella dei commoventi paesaggi rurali e di una natura tanto arida quanto maestosa. Le città portoghesi, baciate dal sole, sono un'esperienza coinvolgente per tutti i sensi: le meraviglie di Lisbona, Porto, Coimbra, i sapori semplici e freschi di una cucina deliziosa, l'arte urbana e la sua esplosione di colori e una grande varietà di feste, spettacoli ed eventi culturali. Infine la magia delle isole lontane e sperdute nell'oceano, ad un passo dal Marocco. Le Azzorre, il noto arcipelago dove l'acqua è un elemento ridonante: cascate, onde oceaniche e pioggia decretano il fascino di questo luogo incantato. E Madeira, vulcanica, verticale, selvaggia, cinta da un mare blu e colorata dalla vivacità della vegetazione tropicale. Scopri tutto questo e molto di più a bordo della balena volante!

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Daniele Ceddia

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