
5 cose da non perdere ad Agrigento
Una città che mi ha coinvolto e affascinato è stata Agrigento, la Città dei templi.
Agrigento è una città con delle caratteristiche uniche, con una storia che va dall’antica Grecia a Pirandello. L’impressione che ho avuto tutte le volte che ci sono stato è che sembra di vedere stratificata tutta la storia del meridione di Italia, dalla Magna Grecia, ai romani, ai bizantini, ai normanni, agli arabi… tutti hanno lasciato il loro segno in questa città come in tutta l’isola.
Credo che una dei momenti più coinvolgenti del viaggio sia la pianificazione dei percorsi. Ricercare i punti di interesse, pianificare gli spostamenti, l’alloggio… se sei un viaggiatore incallito puoi capirmi: questa fase rappresenta almeno la metà del piacere. Per questo voglio che sia tu a costruirti un itinerario. Ti lascio però dei consigli, dei classici di questa città da vivere dandogli un sapore diverso.
Ecco cinque cose che non si possono perdere passando per Agrigento:
1 Il centro storico, di stile arabo
La cultura araba mi ha sempre affascinato e in Sicilia gli arabi hanno lasciato una grandissima eredità in molti settori, dalla lingua all’architettura. Il centro storico di Agrigento è un labirinto di vicoli e stradine che ricordano molto una medina araba. Solo che al centro non vi troverete moschee, ma stupende chiese in stile barocco siciliano ed in cima la cattedrale. Il mio consiglio è quello di entrare in un vicolo e perdersi tra cortili e piazze entrando in contatto con l’intima essenza della città.
2 La valle dei templi, ma in treno
La valle dei templi è, a buon ragione, il pezzo forte dell’offerta turistica. I templi hanno un fascino unico e la loro imponenza lascia capire quale sia stata l’importanza per i greci di questa piccola città. Vanno visitati, andare via senza farlo sarebbe un delitto. Avvicinati, tocca il tufo giallo e pensa che queste pietre sono in piedi da migliaia di anni e hanno visto passare romani, normanni, arabi, e probabilmente sopravviveranno ancora per molto.
L’estate scorsa l’associazione delle ferrovie Kaos e la fondazione FS sono riusciti nell’impresa di riattivare una vecchia linea ferroviaria che, partendo da Porto Empedocle, attraversa la valle e arriva alla stazione di Agrigento Bassa. Un’iniziativa che ha trasformato un paio di binari in disuso in un museo dinamico e che ti permetterà di visitare la valle senza soffrire dell’afoso caldo estivo!

3 La scala dei turchi
Non potevo lasciare il mare fuori dalla classifica. Nella provincia di Agrigento, come in tutta la Sicilia, c’è l’imbarazzo della scelta: il mare è stupendo e le spiagge sabbiose. C’è un posto che però mi ha stupito e colpito: la scala dei turchi, una scogliera, così chiamata per via della sua struttura a scalini, fatta di una roccia bianca, la marna, che ti lascerà le mani “imbiancate”, ma ti regalerà una vista unica. Si tratta di una delle due “punte” del golfo di Agrigento, in cui in passato le navi dei pirati e dei corsari si riparavano dalle intemperie; la maggior parte di questi corsari erano di origine turca e da qui deriva la seconda parte del nome.
4 I mandorli in fiore
Febbraio è la stagione magica. Affacciandosi da un uno dei tanti belvedere della città potrai vedere l’incredibile spettacolo delle colline della valle ricoperte di mandorli fioriti. Da non perdere l’appuntamento con la Sagra del Mandorlo in Fiore che si celebra ogni anno a febbraio.
5 I mandorli… in cucina
Saziato il lato sentimentale e culturale, è tempo di spendere due parole sulla gastronomia. In Sicilia si mangia bene con ingredienti semplici e genuini. Le mandorle, (ma anche i pistacchi eh…) sono l’ingrediente fondamentale di alcuni dolci ai quali è difficile dire di no. Vincitore del mio personale contest del dolce siciliano è il croccante. Sia di mandorle che di pistacchio, la semplicità della sua ricetta (frutta secca e miele) è pari solamente alla sua bontà!
Se hai in programma un viaggio in Sicilia non perderti la città di Agrigento e se non hai ancora visitato questa meravigliosa regione… fallo, che aspetti?!
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